Lavoro e vita privata: ecco come gli italiani cercano di coniugare le due cose

Bilanciare lavoro e vita privata può essere davvero difficile e no, gli italiani non sembrano cavarsela meglio di altri. Stando ad una ricerca condotta da Viking Italia, 1 italiano su 3 è infelice della sua work-life balance.

Entrando nel dettaglio le cose sembrano ancora più preoccupanti. Un buon 60% degli insoddisfatti ha sofferto di disturbi mentali come stress, ansia e burnout, mentre un preoccupante 13% ha mostrato problemi più gravi.

A rendere pesante la situazione sono principalmente la mancanza di tempo per sé, per la famiglia e gli amici, ma anche gli straordinari non pagati.

C’è qualche differenza tra età, genere e regione?

Ovviamente i dati variano a seconda di età, genere e regione. Pensate ad esempio ai già citati straordinari. Il 67% dei millennials fa ore in più perché necessario all’avanzamento di carriera, mentre i baby boomers, ossia gli over 55, lavorano ore di straordinario perché amano ciò che fanno. Questo però non incide sui livelli di stress, uguali ad ogni età.

Un preoccupante 17% di donne ha ammesso di aver rimandato l’avere figli per colpa del lavoro, mentre il 47% soffre di stress. E gli uomini? Al 40% pesa la mancanza di tempo da dedicare ad amici e famiglia.

Quali sono i benefit ricevuti e desiderati dai lavoratori?

Ma cosa fanno le aziende per aiutare i propri dipendenti? In realtà non moltissimo. Sono poche le aziende che offrono la possibilità di orari flessibili o di lavorare da casa. Anzi, al contrario la maggior parte delle imprese tende a fare pressione sui lavoratori per farli stare oltre le ore di lavoro.

Il risultato? Il percepito dei lavoratori peggiora ulteriormente: 1 italiano su 4 crede che alla propria azienda non importi proprio nulla della Work-Life balance dei suoi impiegati.

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