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La bufala della settimana: Ricciardi e il green pass

Interrogazione del M5S per una dichiarazione di Ricciardi

Cari e affezionati lettori della rubrica, questo mercoledì ci prenderemo una pausa. O forse sarebbe meglio dire una mezza pausa.

Perché da una parte sì, abbandoneremo momentaneamente l’analisi delle fake news dei no vax. Che, come abbiamo imparato, di settimana in settimana si fanno sempre più fantasiose e più involontariamente ridicole.

Resteremo tuttavia nell’ambito che più di tutti in questi mesi sta alimentando notizie più o meno infondate: quello della pandemia. Che vede nei vaccini anti Covid e nel green pass i due argomenti preferiti dai dispensatori di bufale.

Solo che stavolta il personaggio preso di mira per una fake news (o meglio, accusato formalmente da un movimento politico) non è un cittadino sconosciuto. Né un politico dal dubbio curriculum o uno scienziato dalle posizioni equivoche e osteggiate dalla comunità scientifica.

A finire nella bufera stavolta è nientemeno che Walter Ricciardi. Ovvero non solo un igienista ma anche, e soprattutto, il consulente scientifico del Ministro della Salute Roberto Speranza.

Cosa è accaduto? Chi e in che modo ha attaccato Ricciardi? E soprattutto, cosa avrebbe detto, e quando, il consulente di Speranza, per aver suscitato un simile polverone? Scopriamolo assieme.

Chi è Walter Ricciardi

Vale prima la pena di ricordare che Ricciardi è il consulente scientifico del Ministro della Salute dal febbraio del 2020. E si è sempre distinto per le sue posizioni intransigenti nei confronti della pandemia. Al punto da essere stato ribattezzato Mister Lockdown quando, nel febbraio del 2021, aveva appunto chiesto un nuovo lockdown generalizzato per contrastare il Covid.

Ora però la polemica che lo vede protagonista riguarda una dichiarazione sui green pass. Vediamo cos’è successo.

fake news

Le dichiarazioni di Walter Ricciardi a Che tempo che fa

Tutto è accaduto nella puntata di domenica 13 febbraio di Che tempo che fa.

Nella seguitissima trasmissione condotta da Fabio Fazio, è abitudine fare il punto sull’andamento della pandemia.

L’accusa contro il consigliere scientifico muove dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani, componente della Commissione di Vigilanza Rai, dalla capogruppo in Vigilanza Sabrina Ricciardi e da Carmen Di Lauro.

Il bersaglio è duplice: Walter Ricciardi per le dichiarazioni rilasciate. Ma anche Fabio Fazio, per non essere intervenuto a correggere il tiro.

È scattata addirittura un’interrogazione parlamentare. Nella quale si può leggere: “Nella puntata dello scorso 13 febbraio della trasmissione Che tempo che fa, in onda su Rai3, Walter Ricciardi, consigliere scientifico del Ministero della salute, ha fatto delle dichiarazioni in merito all’utilizzo delle certificazioni verdi Covid 19 ingannevoli rispetto alle indicazioni dello stesso Ministero.”

Le imprecisioni sul green pass

I passaggi successivi del testo spiegano in cosa consisterebbe la fake news di Walter Ricciardi. Il quale “ha spiegato che i green pass ci consentono sostanzialmente di frequentare gli ambienti al chiuso in maniera sicura perché chi è vicino a noi non è infetto e non può contagiarci. Ma sul sito del ministero invece si chiarisce perfettamente che anche chi ha tutte le dosi di vaccino contro il Covid-19 può ammalarsi e trasmettere l’infezione agli altri. Il servizio pubblico dovrebbe tutelare i cittadini e gli utenti dal rischio di diffusione di fake news sull’epidemia da Covid-19. Per questo chiediamo di sapere se l’azienda ritenga compatibile con un’informazione corretta ed equilibrata le dichiarazioni riportate e perché il conduttore non abbia fermato la diffusione di una fake news”.

Un argomento caldo

Per ora né il consigliere di Roberto Speranza né la Rai sono intervenuti in merito all’interrogazione.

Che certamente si inserisce in un dibattito quanto mai attuale. Dal momento che il 31 marzo, data della fine dello stato di emergenza, si avvicina. E una delle cose da valutare sarà proprio la procrastinazione o meno del green pass.

Peraltro sono proprio di Ricciardi le freschissime dichiarazioni secondo cui ci sono evidenze scientifiche che mostrano un decadimento della protezione della terza dose a partire dal quarto mese dopo la somministrazione. Quindi, ha aggiunto il consigliere scientifico, da marzo si inizierà con la quarta dose per i più fragili.

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C’è bufala e bufala

Pare piuttosto evidente che Walter Ricciardi abbia preso un granchio.

I motivi della dichiarazione imprecisa, reputiamo, possono essere due. Il primo, un umanissimo lapsus. Il secondo, una generalizzazione un po’ troppo sbrigativa, allo scopo di sottolineare una volta di più l’importanza del completamento del ciclo vaccinale (e quindi dell’ottenimento del super green pass).

Un errore che in effetti non ci si attende da chi riveste una carica simile. Ma che non può essere paragonato, per gravita e intenzioni, alle fake news che con impressionante frequenza vengono messe in Rete dai no vax, allo scopo di generare confusione e ansia nei cittadini.

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Autore

  • Claudio Bagnasco

    Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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