Elon Musk ha pubblicato il codice sorgente di Twitter

Questa promessa Elon Musk l’ha mantenuta: ha pubblicato una parte del codice sorgente di Twitter, piattaforma di cui è proprietario da alcuni mesi, su GitHub, portale dedicato allo sviluppo di applicazioni open-source. Questa mossa potrebbe avere un impatto enorme per Twitter e per il mondo dei social media in generale. Infatti, diventa possibile per chiunque – dagli influencer agli hacker che creano bot – sapere come portare un tweet al successo. Fra le prime informazioni, infatti, ci sono i valori che ricevere un like o un retweet hanno per portare il vostro post al vertice della timeline.

Elon Musk ha pubblicato il codice sorgente di Twitter: ecco cosa emerge

Il codice sorgente di Twitter è il cuore della piattaforma. È il meccanismo che mantiene funzionante il social. In particolare, è il software che seleziona, ordina e filtra i tweet da mostrare agli utenti nella sezione “Per te“, basandosi su vari fattori come le preferenze, le interazioni, le tendenze e la rilevanza dei contenuti. Questo algoritmo ha un grande impatto sulle informazioni che riceviamo, sulle opinioni che formiamo e sulle conversazioni che avviamo.

Finora, il codice sorgente di Twitter era un segreto aziendale, come quello di altri social network come Facebook, Instagram o TikTok. Questo significa che non sapevamo esattamente come funzionava, quali criteri usava e quali effetti aveva. Per capire il successo di un tweet, bisognava fare tentativi e raccogliere i risultati: questo poteva generare sfiducia sul funzionamento dei suggerimenti della piattaforma.

Elon Musk ha deciso di cambiare questa situazione. Da quando ha acquistato Twitter a fine ottobre 2022, in una rocambolesca operazione da 44 miliardi di dollari, ha promesso di rendere l’algoritmo open source. Già a marzo 2022 aveva sondato i suoi follower sull’idea, scrivendo: “L’algoritmo di Twitter dovrebbe essere open source“. Quando ancora non era il proprietario della piattaforma. E il 31 marzo 2023, ha mantenuto la sua parola e ha pubblicato su GitHub due repository, chiamati “the-algorithm” e “the-algorithm-ml”, contenenti grandi porzioni del codice sorgente di Twitter.

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Cosa rivela l’analisi del codice sorgente di Twitter

Analizzare il codice sorgente di Twitter è un’operazione per esperti. Chi conosce il linguaggio informatico utilizzato nelle sue parti può comprendere cosa fanno i singoli comandi, ma comprenderne l’effetto è un’operazione per chi se ne intende. Come Aakash Gupta, ex-dirigente di aziende tech come Epic Games e Google, che ha pubblicato cosa il codice sorgente di Twitter svela sul suo profilo sul social e in maggior dettaglio su Substack.

Un’analisi del codice di Twitter ha rivelato come l‘algoritmo del social network valuti diversi fattori per determinare la visibilità di un tweet. Tra questi, i “mi piace” sembrano essere il fattore più influente. Infatti, sono in grado di moltiplicare fino a 30 volte la portata di un post. Seguono le condivisioni, che hanno un effetto 20 volte maggiore, e le risposte, che hanno invece un impatto minimo.

Questo implica che Twitter favorisce i “mi piace” rispetto alle risposte. In altre parole, un contenuto che riceve molti “mi piace” viene promosso molto più di un contenuto che suscita molte risposte. Un post molto discusso non pesa altrettanto di un tweet molto apprezzato.

L’impatto di immagini e link esterni

Anche l’aggiunta di immagini è utile, fungendo da moltiplicare per le raccomandazioni nella pagina Per Te. Ma molto meno dei “mi piace” e delle condivisioni.

Invece, inserire un link verso un sito esterno, come un articolo o un video su YouTube, viene spesso penalizzato come “spam”. A meno che il profilo non abbia già una buona popolarità: in questo caso, la penalità viene attenuata. Questo dovrebbe permettere di bloccare lo spam pubblicitario, ma garantire la condivisione di articoli di giornale da parte delle testate che le pubblicano – comprese il New York Times, anche se ora ha perso la propria spunta dorata di account ufficiale.

L’impatto delle segnalazioni – e di Twitter Blue

Altri aspetti emersi riguardano le segnalazioni di abuso o spam o il fatto di essere “mutati” da un altro utente sono fattori negativi, che quindi riducono la portata di un tweet. Qualcosa che ci aspettavamo funzionasse in questo modo.

Meno scontato (e destinato a suscitare discussioni) il pagare per l’abbonamento a Twitter Blue. Infatti, farlo aumenta la portata di chi raggiungerete con i vostri tweet: un incentivo a pagare il servizio.

Invece, le accuse di disinformazione comportano una penalità. Ma anche i post che trattano di Ucraina sono svantaggiati dall’algoritmo di Twitter, indipendentemente da come trattano l’argomento.

Il codice sorgente di Twitter e i cluster di profili

Un altro elemento interessante emerso dall’analisi del codice sorgente di Twitter raggruppa ogni utente in un cluster, cioè un insieme più ampio di profili simili. Una sorta di bolla, in base al profilo. Ciò significa che i contenuti coerenti con il gruppo in cui Twitter ha collocato un profilo favoriscono la sua portata. Al contrario, contenuti meno consoni diminuiscono fortemente la portata di un tweet.

In altre parole, se Twitter riconosce che pubblicate spesso di tecnologia, per esempio, un post sulle vostre vacanze lontano da PC e smartphone potrebbe non avere il successo cui siete abituati.

Ma anche il rapporto tra numero di persone seguite e numero di follower ha la sua importanza.

Cosa significa la pubblicazione degli algoritmi del social

La pubblicazione del codice sorgente di Twitter potrebbe avere diversi impatti sul social network gestito da Elon Musk. Il primo e più immediato riguarda la discussione riguardo il software. Musk può tornare a far parlare del proprio social in maniera positiva, dopo i tanti problemi dell’ultimo periodo, dimostrando di aver mantenuto la propria parola sul codice sorgente – ignorando quelle rimaste ancora sospese.

Resta invece da valutare l’impatto sull’opinione pubblica non tanto del gesto, quanto del contenuto dell’algoritmo. Questa prima analisi fa emergere il modo in cui il social gestisce quello che ci presenta davanti agli occhi. E sebbene i primi riscontri siano interessanti più in cave marketing, il fatto che, per esempio, penalizzi la discussione sull’Ucraina di certo farà discutere diversi esperti.

E nelle prossime ore le analisi si moltiplicheranno: resta da vedere se saranno positive oppure negative. Vi terremo informati a riguardo.

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