Nel tentativo di arginare il problema persistente dei bot su X (o Twitter per i più nostalgici), Elon Musk ha introdotto una nuova politica a pagamento che rappresenterebbe una nuova una svolta verso la monetizzazione del social network.
Risolvere il problema dei bot rendendo X a pagamento?
Da quando Musk ha acquisito Twitter, la questione dei bot è rimasta una spina nel fianco della piattaforma, senza mostrare segni di miglioramento. Di fronte a questa sfida, Musk sembra propenso ad adottare misure radicali.
Recentemente, all’interno dell’applicazione, sono emersi indizi che suggeriscono l’introduzione imminente di un abbonamento annuale per i nuovi utenti. Questa sottoscrizione permetterebbe l’accesso completo alle funzionalità del social, inclusa la possibilità di postare e mettere “mi piace”. I nuovi utenti potranno tuttavia scegliere di non procedere al pagamento della quota, entrando così in una waitlist di tre mesi. Al termine dei 90 giorni di attesa, questi potranno utilizzare X gratuitamente, con tutte le funzionalità previste dal social.
La manovra – come anticipato – mira a scoraggiare la creazione di account falsi gestiti da bot. Non solo però, è anche l’ennesima invettiva di Elon Musk per capitalizzare gli introiti di un social che – dalla sua acquisizione – ha perso quasi la metà del suo valore.
Cosa sappiamo della soluzione a pagamento di Twitter
Il codice sorgente dell’app rivela un messaggio chiaro: “Per pubblicare e interagire, abbonati. I nuovi utenti non verificati dovranno versare una piccola quota annuale per poter scrivere sul sito, comprese azioni come pubblicare, mettere ‘mi piace’, aggiungere ai segnalibri e rispondere. Questa misura è volta a ridurre la presenza di bot e spam, migliorando così l’esperienza per tutti. Seguire gli account e navigare su X rimarrà gratuito.” (via GizChina)
Elon Musk ha confermato personalmente questa novità attraverso Twitter/X, affermando che “Purtroppo, un piccolo costo per permettere ai nuovi utenti di postare rappresenta l’unica soluzione per fermare l’avanzata dei bot”.
Al momento non è chiaro questa cifra a quanto ammonterà. Nel frattempo, proprio in queste ore, Elon Musk ha confermato l’ondata di licenziamenti che si sta per abbattere su Tesla. Secondo le stime, oltre il 10% dei dipendenti della società si ritroverà senza lavoro.
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