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Abbiamo provato DJI Avata 2: sempre più divertente!

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DJI Avata 2 è arrivato.
Erede del primo drone FPV di DJI nato per essere alla portata di tutti, la nuova generazione si presenta sul mercato con un po’ di interessanti novità. E nuovo è anche il prezzo, con la versione “base” che parte da ben 999 €.
Ne vale la pena? Per scoprirlo l’abbiamo provato per una manciata di giorni e ora siamo pronti a raccontarvi come si comporta sul campo.

DJI Avata 2: cosa devo sapere?

Il nuovo DJI Avata 2

Andiamo con ordine: DJI Avata 2 è un drone FPV, First Person View. Questo significa che, rispetto agli altri, prevede la visuale in prima persona con un visore che riceve in tempo reale le immagini catturare dal drone.
Il risultato è un’esperienza estremamente immersiva che per altro vi aiuta ad avere un eccellente controllo del drone perché non dovete guardarlo da lontano e capire com’è girato o dedurlo fissando il controller o lo schermo del telefono.
Voi siete il drone.
Sapete dove state andando, cosa state inquadrando, dove volete andare, quanto margine di manovra c’è, quanto siete alti/lontani/veloci.

DJI Avata vs DJI Avata 2: cosa cambia?

DJI Avata 2 in volo

Come anticipato, ci sono diversi upgrade rispetto alla prima generazione. Il primo è il sensore, più grande rispetto al primo Avata: abbiamo un CMOS da 1/1,3″, 12 megapixel, con la visione super grandangolare da 155° e la capacità di gestire meglio scenari con scarsa luminosità.
La fotocamera consente scatti e video HDR aerei immersivi fino a 4K/60fps e filmati in slow motion a 2.7K/120fps. A disposizione anche la modalità D-Log M a 10 bit così potete agire in post-produzione e dare il giusto mood al vostro girato.

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A disposizione due tecnologie per la stabilizzazione:

  • DJI RockSteady riduce le vibrazioni della fotocamera persino nei voli ad alta velocità o in condizioni di vento forte;
  • DJI HorizonSteady blocca le riprese su un orizzonte livellato anche in caso di virate brusche o forti oscillazioni.

Inoltre, quando l’impostazione EIS non è attiva, Avata 2 supporta Gyroflow per stabilizzare ulteriormente le riprese in post-produzione.

Abbiamo anche una nuova paraelica e nuovi sensori fisheye binoculari che consentono di effettuare voli a bassa quota o al chiuso, migliorando la stabilità e la sicurezza del volo.
A garantire la sicurezza ci sono anche la funzione Return to Home (RTH), che si innesca automaticamente alla perdita del segnale o in caso di batteria scarica, un tasto dedicato del nuovo controller per bloccare il drone in qualsiasi momento e la modalità Tartaruga, per raddrizzare il drone qualora atterrasse capovolto.

le novità di DJI Avata 2

Cresce anche l’autonomia ma non aspettatevi incrementi drammatici: DJI dichiara 23 minuti che, dopo la nostra prova, si conferma una stima piuttosto accurata. Una volta scarico ricaricare con il cavo USB-C oppure usate una delle altre due batterie in dotazione. Tra l’altro ora la stazione ricarica permette di trasferire l’energia rimanente da più batterie a quella con il livello di carica più alto.

Abbiamo anche la nuova trasmissione video O4 con una distanza massima di 13 km, una latenza di soli 24 ms, una qualità delle immagini ad alta definizione di 1080p/100fps e un bit-rate massimo di 60 Mbps. Il design a due trasmettitori, quattro ricevitori e quattro antenne garantisce elevate prestazioni anti-interferenza e consente ai piloti di concentrarsi completamente sul volo senza ulteriori preoccupazioni.

Segnaliamo anche la presenza di una memoria interna da 46 GB così la microSD non è più obbligatoria.

Un controller ancora più comodo

DJI RC Motion 3, il nuovo controller di DJI Avata 2

DJI ha deciso di modificare anche il controller incluso in confezione. Debutta così l’RC Motion 3 con un riposizionamento dei tasti che abbiamo trovato più intuitivo del precedente: in un breve tutorial e siete pronti a partire e a compiere acrobazie in maniera del tutto naturale.
Potreste quindi ottenere riprese con flip di 360 gradi in avanti e all’indietro, effettuare un rollio agilmente e darvi al drifting.

A nostro avviso è il modo più semplice e intuitivo di pilotare un drone, soprattutto perché vedete quello che vede lui. O quasi.

Il nuovo visore è spettacolare!

DJI Avata 2: la prova con DJI Goggles 3

Qui entra in gioco il nuovo visore, DJI Goggles 3.
L’abbiamo indossato per un po’ e non abbiamo potuto fare altro che apprezzarlo: è comodo ed è facile da adattare alle proprie esigenze, con tanto di diottrie regolabili. E no, per poterlo impostare non dovete impazzire perché il tutorial vi accompagna passo passo e nel giro di pochi secondi sarete pronti a vedere perfettamente gli schermi micro OLED a 10 bit che avete davanti, con frequenza di aggiornamento fino a 100 Hz e trasmissione a bassa latenza.

Ora poi basta un doppio tocco del visore o dell’apposito tasto del controller per passare dal drone alla visione in tempo reale di quello che vi circonda, senza togliere il visore. Un ottimo modo per rimanere in contatto con ciò che succede anche se siete in volo o in procinto di volare.

Volete condividere l’esperienza con qualcuno? Il feed di DJI Googgles 3 può essere visualizzato sull’app DJI Fly e trasmesso a un altro dispositivo fino a 5 metri di distanza. Inoltre, è possibile utilizzare un cavo per condividerlo su un display o su un altro visore Goggles 3 tramite la modalità “Audience”.

La nostra prova di DJI Avata 2

DJI Avata 2 come funziona

Come anticipato abbiamo passato qualche giorno con DJI Avata 2 e ci siamo divertiti parecchio.
La configurazione è immediata: aprite l’app DJI Fly e seguite passo passo le istruzioni che vi aiutano ad aggiornare tutto e a far comunicare tra loro i vari elementi.
A quel punto siete pronti a volare.
Accendete il drone, il controller e il visore, indossate quest’ultimo e poi vi divertite. Pochi movimenti sul joystick vi aiutano ad entrare nel menù, cambiare i settaggi o scegliere la modalità, con quella per principianti che aiuta i meno esperti a familiarizzare con il drone FPV di DJI.
Un tocco sull’apposito tasto e avviate la registrazione video di ciò che accade, dando la possibilità a chi vi sta vicino di seguire tutto su uno smartphone.

Il visore non pesa, non dà fastidio e non risulta scomodo neanche dopo un uso prolungato. Considerando che il “prolungato” è comunque relativo visto che ogni 20 minuti dovrete toglierlo e cambiare batteria.
Il controller è leggero e intuitivo: decollate e atterrate con un tasto, vi spostate con un movimento del polso e accelerate con il grilletto posteriore. E questo è tutto ciò che vi serve sapere per iniziare.

Insomma, DJI Avata 2 è semplice da usare e potenzialmente alla portata di tutti.

Prezzo e disponibilità

“Potenzialmente” perché ovviamente dobbiamo fare i conti con il prezzo.
DJI Avata 2 è disponibile per l’acquisto a partire da oggi su store.dji.com e presso la maggior parte dei rivenditori autorizzati in diverse configurazioni:

  • DJI Avata 2 Fly More Combo (Batteria singola) a 999 € con DJI Avata 2, DJI Goggles 3 e DJI RC Motion 3;
  • DJI Avata 2 Fly More Combo (3 batterie) a € 1.199 € con DJI Avata 2, DJI Goggles 3, DJI RC Motion 3, 1 Stazione di ricarica a due vie, 2 batterie extra e 1 borsa a tracolla.
  • DJI FPV Remote Controller 3 è in vendita a 149 €;
  • il Set di filtri ND per DJI Avata 2 costa infine 69 €.

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Autore

  • Erika Gherardi

    Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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