Il mondo dei videogiochi guarda alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti con crescente attenzione. Anche se il settore videoludico non riceve sempre una grande attenzione nei dibattiti politici, l’esito delle elezioni americane potrebbe influenzare significativamente il futuro dei videogiochi, tanto per gli sviluppatori quanto per i consumatori.
Con Donald Trump e Kamala Harris in corsa per la presidenza, le loro posizioni su temi come l’intelligenza artificiale (AI), la protezione dei consumatori, il diritto alla riparazione, l’antitrust e la regolamentazione della violenza nei videogiochi potrebbero modellare il panorama videoludico per gli anni a venire.
Elezioni americane e videogiochi: quali sono le posizioni di Trump e Harris?
Con il voto presidenziale di oggi (5 novembre 2024), l’industria videoludica potrebbe affrontare importanti cambiamenti in base a chi sarà eletto. Le posizioni dei candidati sulle tematiche che riguardano la violenza nei videogiochi, l’uso dell’intelligenza artificiale (IA), e le questioni legate alla protezione dei diritti dei consumatori potrebbero avere ripercussioni dirette sul settore. Ecco una panoramica delle questioni principali.
Violenza nei videogiochi e primo emendamento
Il dibattito sulla violenza nei videogiochi e la sua correlazione con episodi di violenza reale è emerso più volte negli anni. Talmente tanto da sembrare quasi anacronistico, dato che è un tema che risale ai primi Grand Theft Auto. Nonostante ciò, Donald Trump ha dichiarato che la violenza nei videogiochi “crea mostri”, legando questi contenuti a problemi sociali. Già nel 2018, da presidente, aveva incontrato rappresentanti del settore per discutere la questione, senza però introdurre normative specifiche.
Harris, al contrario, ha evitato dichiarazioni forti sul tema, nonostante il coinvolgimento, come procuratrice generale della California, nel caso Brown v. Entertainment Merchants Association, che nel 2011 ha visto la Corte Suprema vietare una legge che limitava la vendita di giochi violenti ai minori. La sentenza, che Harris supportava per il suo ruolo istituzionale, è stata una vittoria per l’industria videoludica e il Primo Emendamento (che garantisce la libertà di parola, di culto e di stampa).
Al momento nessuno dei due candidati alle elezioni americane 2024 ha definito chiaramente le proprie intenzioni sul fronte delle regolamentazioni per i videogiochi violenti, con Trump che sembra porsi in maniera meno tollerante. La questione potrebbe tornare sul tavolo in futuro.
AI e videogiochi: le elezioni americane saranno decisive
Come ben sappiamo, l’intelligenza artificiale è diventata un tema di discussione centrale anche nei videogiochi, con strumenti come le AI generative che promettono di automatizzare alcune fasi di sviluppo.
Kamala Harris ha espresso il proprio supporto all’AI Bill of Right, testo del 2022 in cui si promuove la sicurezza delle tecnologie AI e la protezione dei dati personali, con una regolamentazione mirata a preservare il lavoro umano. Del resto il 2023 sarà ricordato come l’anno degli scioperi di Hollywood.
Donald Trump, invece, propone una strategia orientata all’innovazione e alla libertà di sviluppo dell’AI, criticando le regolamentazioni attuali e promettendo di annullare alcune norme.
Per l’industria dei videogiochi, una vittoria di Trump potrebbe significare meno regolamentazione e un uso più esteso delle AI nelle produzioni. Al contrario, con Harris presidente, le aziende potrebbero dover rispettare normative più rigide per garantire che le AI non ledano i diritti dei lavoratori o la privacy.
Diritti dei consumatori: dati e microtransazioni
Le politiche sui diritti dei consumatori sono importanti per i giocatori, specialmente riguardo alla protezione dei dati, alla proprietà digitale e alla monetizzazione.
Kamala Harris ha sostenuto la Federal Trade Commission (FTC) in azioni contro pratiche commerciali scorrette, mentre il primo mandato di Trump ha visto l’eliminazione di alcune protezioni dei consumatori, come la neutralità della rete (poi ripristinata dall’amministrazione Biden).
La monetizzazione aggressiva tramite loot box e microtransazioni è un’altra area in cui una politica a favore dei consumatori potrebbe portare vantaggi. Tuttavia, nessuno dei due candidati ha esplicitamente preso posizione su questo aspetto, anche se una proposta di legge presentata nel 2019 sul controllo delle microtransazioni potrebbe tornare all’attenzione del Congresso.
Antitrust e fusioni: fa scuola il caso Activision Blizzard-Microsoft
Il settore videoludico è caratterizzato da numerose fusioni e acquisizioni. Il caso più recente e controverso è sicuramente la costosissima acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft (proprietaria di Xbox) che ha scatenato una lunga battaglia legale con la già citata FTC. Un dibattito incentrato soprattutto su eventuali pratiche anticoncorrenziali (ad esempio Xbox, avendo la proprietà dei titoli Activision, potrebbe renderli esclusivi sulle proprie console a discapito di competitor come PlayStation e Nintendo)
Trump e Harris potrebbero adottare approcci diversi in materia di antitrust. Durante il suo mandato, Trump ha avviato indagini contro le principali aziende tech, mentre Harris dovrebbe probabilmente continuare la linea dura di Biden, sebbene la sua posizione sui mega-accordi non sia stata molto discussa in campagna elettorale.
Un’amministrazione Trump, inoltre, potrebbe ridurre le regolamentazioni, consentendo alle grandi società di consolidarsi ulteriormente. Al contrario, Harris, se eletta, potrebbe rafforzare i controlli, favorendo una maggiore competitività e contrastando i monopoli.
Diritto alla riparazione – L’impatto delle elezioni americane sul settore dei videogiochi
Il right to repair (diritto di riparare autonomamente o attraverso servizi indipendenti) è un tema molto sentito tra i consumatori di tecnologia e giochi, poiché impedisce che i produttori detengano il controllo esclusivo delle riparazioni.
Kamala Harris appoggia il diritto alla riparazione, già sostenuto dall’amministrazione Biden con un ordine esecutivo. Trump non ha preso posizioni esplicite su questo tema, ma ha ospitato un incontro sul diritto alla riparazione presso la FTC.
Poiché questa è una questione trasversale, il diritto alla riparazione potrebbe ottenere maggior supporto a livello nazionale indipendentemente da chi sarà il prossimo presidente.
Condizioni di lavoro e sindacati
L’industria videoludica negli ultimi anni ha visto un aumento dei sindacati e delle azioni collettive per migliorare condizioni di lavoro come i turni di “crunch” (periodi di lavoro intensivo) e i salari.
Kamala Harris si è esposta a tutela dei diritti dei lavoratori, e ha sostenuto il CHIPS Act per incoraggiare la produzione tecnologica e l’occupazione negli Stati Uniti. Trump, al contrario, ha dichiarato la sua contrarietà a sindacati e proteste.
Un’amministrazione Harris potrebbe favorire i sindacati nel settore dei videogiochi, mentre una presidenza Trump potrebbe ridurre le tutele per i lavoratori.
Diversità, Equità e Inclusione (DEI)
In un periodo in cui il sostegno alla diversità e all’inclusione nell’industria è un tema caldo, Trump e Harris presentano posizioni molto diverse. La questione è molto discussa negli Stati Uniti, e riguarda soprattutto i programmi d’inclusione chiamati DEI (Diversity, equity and inclusion programs). Questi mirano ad eliminare barriere d’ingresso basate sul sesso, l’identità di genere, l’orientamento sessuale e la cittadinanza.
Kamala Harris ha promesso di proteggere i diritti civili e di promuovere l’inclusione, mentre Trump ha dichiarato di voler eliminare i programmi DEI nel settore pubblico e privato. L’industria potrebbe quindi trovarsi a dover affrontare un’ulteriore riduzione del supporto a iniziative inclusive, se Trump venisse eletto.
Tirando le somme: che effetti avranno le presidenziali USA sul mondo dei videogiochi?
Per queste – e tante altre ragioni – il risultato delle elezioni presidenziali del 2024 potrebbe avere effetti profondi per l’industria videoludica statunitense. In generale Donald Trump tende verso una deregulation che favorisce l’innovazione e la crescita del mercato. Al contrario Kamala Harris appoggia una linea più regolata, orientata alla protezione dei lavoratori e dei consumatori.
Il futuro dei videogiochi e delle persone che vi lavorano sarà, quindi, influenzato dalle scelte politiche che il prossimo presidente adotterà in settori chiave come l’intelligenza artificiale, l’antitrust e i diritti civili. Nel frattempo non ci resta che attendere: le elezioni americane cominciano ufficialmente oggi.
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