Activision Blizzard non se la sta passando bene negli ultimi mesi, a causa delle accuse di molestie sul posto di lavoro. Come se non bastasse, dopo le ultime notizie riguardanti il CEO dell’azienda, Bobby Kotick, altri giganti del mondo videoludico stanno iniziando a commentare questa situazione: tra di essi troviamo anche Sony e Microsoft.
Sony e Microsoft commentano la situazione di Activision Blizzard
Di recente la delicata situazione che sta vivendo Activision Blizzard si è complicata ulteriormente. Pochi giorni fa il Wall Street Journal ha pubblicato un altro rapporto secondo il quale il CEO dell’azienda, Bobby Kotick, era a conoscenza, da parecchi anni, delle molestie sessuali sul posto di lavoro. Il WSJ ha inoltre riferito che Kotick non è riuscito a informare il consiglio di amministrazione di “tutto ciò che sapeva” su alcuni incidenti, tra cui un rapporto del 2018 con una ex dipendente vittima di violenza da un supervisore.
Nonostante il rapporto del Wall Street Journal, il CEO di Activision Blizzard rimane a capo dell’azienda e continua ad avere l’appoggio del consiglio di amministrazione. Quest’ultimo, all’inizio della settimana, ha dichiarato che rimane fiducioso nella leadership di Kotick.
Tuttavia, l’azienda adesso è costretta a prendere seri provvedimenti riguardo un gran numero di dipendenti. Inoltre, come se non bastasse, deve fare i conti con i commenti dei big del campo videoludico. Di recente sia Microsoft che Sony hanno commentato la vicenda di Activision Blizzard.
Le parole di Phil Spencer
Nei giorni passati il capo di Xbox, Phil Spencer, ha inviato una e-mail simile al personale Microsoft.
Spencer ha detto che il team di leadership Xbox è “disturbato e profondamente turbato dagli eventi e dalle azioni orribili” di Activision Blizzard. Il messaggio di Spencer si riferisce alle nuove accuse secondo le quali Kotick era a conoscenza di abusi sessuali e molestie nella società.
Tuttavia Phil Spencer è andato anche oltre, dicendo che sta “valutando tutti gli aspetti” del rapporto lavorativo di Microsoft con Activision Blizzard. Inoltre sta “facendo continui aggiustamenti proattivi”: in poche parole vuole sottintendere che, finché la situazione rimane invariata, la partnership tra le due società potrebbe soffrire.
“Personalmente ho forti valori per un ambiente accogliente e inclusivo per tutti i nostri dipendenti di Xbox”, ha detto Spencer in una dichiarazione. “Questa non è una destinazione ma un viaggio che faremo sempre. La leadership di Xbox e Microsoft è al fianco dei nostri team e li sostiene nella costruzione di un ambiente più sicuro per tutti”.
In risposta al rapporto, un portavoce di Activision ha detto che la società rispetta il “feedback” dei suoi partner e si sta “impegnando con loro ulteriormente” sulla questione. Il rappresentate di Activision Blizzard ha anche rivelato:
Abbiamo spiegato nel dettaglio gli importanti cambiamenti che abbiamo implementato nelle ultime settimane e continueremo a farlo. Ci impegniamo per assicurare che la nostra cultura e il nostro posto di lavoro siano sicuri, diversi e inclusivi. Sappiamo che ci vorrà del tempo ma non ci fermeremo finché non riusciremo ad offrire il miglior posto di lavoro alla nostra squadra.
Le critiche di Sony
Anche Jim Ryan, il CEO e Presidente di Sony, ha deciso di commentare la vicenda. Ryan ha affermato di essere rimasto scioccato e preoccupato da quanto sta accadendo. Più di tutto, Ryan critica il modo in cui Activision Blizzard sta affrontando la storia.
Jim Ryan, come Phil Spencer, ha inviato una e-mail ai suoi dipendenti Sony. Nel documento inviato, afferma:
Sono scoraggiato e francamente sbalordito nel sapere che Activision non ha fatto abbastanza per combattere una cultura profondamente radicata basata su discriminazione e molestie. Ci siamo rivolti ad Activision subito dopo la pubblicazione dell’articolo per esprimere la nostra profonda preoccupazione e per chiedere come intendono rispondere alle affermazioni presenti nell’articolo.
I problemi però non terminano qui perché la pressione su Kotick per dimettersi sta crescendo in modo spropositato. Più di 150 dipendenti hanno organizzato uno sciopero all’inizio di questa settimana per chiedere le sue dimissioni. Inoltre altre centinaia di persone hanno firmato una petizione fatta circolare nei giorni passati per chiedere lo stesso.
Kotick ha precedentemente indicato che intende condurre l’azienda fuori dal suo attuale caos. Tuttavia se entrambi i capi delle due principali piattaforme console dovessero decidere che sarebbe meglio non avere nulla a che fare con un individuo simile, il consiglio di amministrazione di Activision Blizzard potrebbe non avere altra scelta che licenziarlo e sostituirlo.
Sony o Microsoft si rifiuterebbero mai di vendere i giochi di Activision Blizzard?
Questa situazione ovviamente fa sorgere una domanda: se Bobby Kotick, nonostante tutto, dovesse ancora mantenere la posizione di CEO dell’azienda, quale sarebbe la risposta di Sony e Microsoft? Come abbiamo sottolineato poco fa, Kotick ha il completo sostegno del consiglio di amministrazione. Tuttavia questa situazione potrebbe cambiare nel momento in cui due big del campo videoludico come Sony e Microsoft decidessero di non vendere più i videogiochi dell’azienda.
Se qualcuno come Sony si rifiutasse, ad esempio, di vendere Call of Duty nei suoi negozi, il consiglio d’amministrazione sarebbe costretto a rivedere la sua posizione nei confronti di Kotick. Non si tratterebbe di togliere il gioco per pochi mesi, come è successo con Cyberpunk 2077 – anche se, in quel caso, la situazione era piuttosto diversa. Il videogioco è stato rimosso perché non funzionava su una piattaforma.
In questo caso, invece, si parlerebbe di toglierlo per un periodo indefinito. In ogni caso un’azione simile costerebbe, sia a Sony che Activision Blizzard, una quantità significativa di entrate. Ovviamente però costerebbe di più ad Activision, sia in dollari che in stampa. Questo perché si tratterebbe di una mossa così importante che nessuno potrebbe ignorarla, nemmeno il consiglio di amministrazione o gli investitori.
Dubitiamo che Sony arrivi a tanto ma, come possiamo intuire dalla e-mail inviata da Jim Ryan, la società esige dei cambiamenti concreti da parte di Activision Blizzard. Le parole, come possiamo notare, non servono a molto: il pubblico ma soprattutto Sony e Microsoft, hanno bisogno di azioni.
Una risposta concreta però potrebbe arrivare dal pubblico che potrebbe decidere di non comprare, di comune accordo, i titoli di Activision Blizzard. Al momento però queste sono tutte ipotesi e non possiamo fare altro che attendere una risposta da Sony, Microsoft e la stessa Activision Blizzard.
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