Amazon, come molte altre aziende, si sta impegnando per ridurre gradualmente le emissioni di carbonio negli anni, stimando l’azzeramento completo entro il 2040. Questo nobile obiettivo, però, sembra davvero difficile per il colosso dell’e-commerce: secondo gli ultimi dati, infatti, sembra che lo scorso anno emissioni di Amazon siano addirittura aumentate.
Amazon vuole azzerare le emissioni di carbonio, ma per ora ci sono solo cattive notizie
Nonostante l’impegno dell’azienda a ridurre la propria impronta di carbonio, le emissioni di Amazon sono cresciute del 18% l’anno scorso, secondo il rapporto annuale sulla sostenibilità pubblicato nelle ultime ore.
Gli acquisti online infatti sono aumentati durante il 2021 ma l’azienda ha anche ampliato rapidamente il numero di operazioni nei magazzini. L’azienda ha raddoppiato la sua rete di centri di rifornimento durante la pandemia per tenere il passo con il picco della domanda, a un ritmo che ha superato le vendite dei consumatori. Amazon ha registrato una perdita netta di 3,8 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2022, la maggior parte della quale proveniva da un investimento in più magazzini e personale.
Per l’intero 2021, le attività dell’azienda hanno emesso l’equivalente di oltre 71,54 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Per un confronto, è una volta e mezza la quantità emessa dal governo degli Stati Uniti nel 2019, come riporta Engadget.
Le stime sono poco attendibili?
Un fattore importante da considerare, inoltre, è che queste cifre sarebbero molto sottostimate. Amazon, nei suoi calcoli, include le emissioni dei suoi magazzini e della sua rete logistica, ma utilizza una sorta di “scappatoia”.
Il colosso infatti conta solo le emissioni di carbonio per i prodotti a marchio Amazon, che rappresentano circa l’1% delle vendite totali. Per il 99% rimanente, i venditori di terze parti eseguono autonomamente il conteggio delle emissioni di carbonio, indipendentemente dal fatto che tali vendite siano realizzate tramite il magazzino di Amazon o meno. E, molto probabilmente, un gran numero di questi rivenditori non soddisfano la soglia minima per dover comunicare obbligatoriamente le proprie emissioni.
Nonostante gli esperti ambientali siano molto preoccupati per l’inquinamento di Amazon, in particolare per le spedizioni urgenti, nel rapporto l’azienda continua a dichiarare di voler raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2040. In ogni caso, sembra che attualmente l’azienda abbia deciso di sospendere o ritardare la costruzione di 18 nuovi magazzini, come riporta USA Today, che avrebbero potuto aumentare ancora di più le emissioni.
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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