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Anonymous avverte Elon Musk dopo l’acquisizione di Twitter

Se arriva la verifica dell'identità il gruppo abbandonerà il social

Dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, ogni utente del social ha detto la sua: compreso il collettivo hacker Anonymous. Infatti gli hacker hanno commentato uno degli obiettivi immediati che Musk vuole mettere in pratica dopo aver comprato la piattaforma.

Anonymous avverte Elon Musk dopo l’acquisizione di Twitter

L’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk ha messo in preallarme moltissime persone. Gli azionisti del social perché dovranno vendere le quote a Musk, i dipendenti di Twitter perché devono capire come sarà il futuro della piattaforma. Ma anche tantissimi utenti che cinguettano sul social hanno detto la loro su Twitter.

Musk ha spiegato di voler “rendere Twitter migliore che mai con nuove funzioni, rendere l’algoritmo open source per incrementare la fiducia, mettere fine agli spam bot e autenticare tutte le persone. Twitter ha un potenziale enorme: non vedo l’ora di lavorare con l’azienda e la comunità di utenti per sbloccarlo“.

Posizioni che molti condividono. Ma non Anonymous.

Twitter modifica

Gli hacker, tramite l’account @YourAnonNews, fanno sapere che l’autentificazione degli account non sarebbe compatibile con la loro attenzione all’anonimato. NON farci verificare la nostra identità come fa Facebook, altrimenti ce ne andiamo”.

Il collettivo ha più volte twittato riguardo i propri colpi, anche noi lo abbiamo più volte utilizzato come fonte per i colpi nella sua cyber war contro la Russia. Ma lo hanno sempre fatto nascondendosi dietro l’anonimato professato dal loro stesso nome. Autentificare l’account sarebbe impossibile per il gruppo.

Musk sembra deciso riguardo questa novità ma potrebbe cambiare idea visto il numero di account anonimi sulla piattaforma. Sul tavolo non ci sono ancora proposte tecniche, probabilmente non le vedremo prima dei sei mesi necessari alla conclusione dell’acquisizione. Quindi il tempo di trovare una soluzione c’è. Vi terremo aggiornati.

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Source
Tech EveryEye

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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