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App Store accusata di ospitare app scam

È quanto afferma su Twitter lo sviluppatore Kosta Eleftheriou, creatore di FlickType

Svariate app scam che fatturano milioni di euro sarebbero ospitate su App Store. E Apple, consapevole di questo, non fa nulla. La pesante accusa proviene da Kosta Eleftheriou, sviluppatore e creatore di FlickType.

Le app truffa avrebbero invaso lo Store di iOS, movimentando un considerevole giro di denaro sotto gli occhi di Apple. Che, secondo  Eleftheriou, sottovaluta pericolosamente il problema.

Le app scam su App Store: l’accusa di Kosta Eleftheriou

Il polverone sollevato da Kosta Eleftheriou riguarda le app clone presenti su App Store. Lo sviluppatore ha denunciato la presenza di applicazioni fasulle, che spesso non funzionano e scalano le classifiche di visibilità e gradimento grazie a un cospicuo numero di false recensioni.

Il teatro della denuncia è stato Twitter, dove Eleftheriou ha spiegato i dettagli della sua scoperta. Tutto è iniziato con l’individuazione di un’app rivale, KeyWatch, che prometteva a chi l’avesse scaricata funzioni a oggi inesistenti. E non solo. Oltre il danno, la beffa: questa fake app utilizzava il video promozionale dell’app creata da  Eleftheriou, per attirare potenziali clienti sui social network.

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Chi è Kosta Eleftheriou

Eleftheriou, ex ingegnere software per Google e poi sviluppatore di Pinterest, è il creatore dell’app FlickType, entrata nella classifica delle top 20 app dell’App Store.

FlickType è una tastiera per Apple Watch particolarmente utile a chi ha problemi di vista. FlickType ha una versione gratuita e due versioni premium a 6,99 o di 10,99 euro (e su questa doppia versione premium torneremo).

L’intervento di Eleftheriou su Twitter

“Negli anni – ha twittato Eleftheriou – ho lavorato duramente per creare quella che penso sia la migliore app per tastiera di Apple Watch al mondo”. Poi prosegue con amara ironia:  “Anche se credo di aver raggiunto il mio primo obiettivo e persino di aver creato una delle app più pagate del 2020, alla fine non sono riuscito a stare al passo con la concorrenza. Ma non per ragioni che avrei potuto prevedere”.

A questo punto, lo sviluppatore entra nei dettagli: “Innanzitutto, hanno creato un’app che sembrava mantenere le promesse di una tastiera per orologio, ma era praticamente inutilizzabile. Quindi, hanno iniziato a fare una pesante pubblicità su Facebook e Instagram, usando il video promozionale della mia app”.

Nei successivi tweet, Eleftheriou mostra una serie di valutazioni e recensioni non veritiere dell’app scam KeyWatch. In questo modo, continua, si possono “spingere rapidamente le app truffe in cima ai risultati di ricerca, lasciando gli sviluppatori onesti e laboriosi nella polvere. Un vecchio problema che non è facile da risolvere, ma che è alla base del motivo per cui scoprire le vere app di App Store è così difficile”.

Infine, dopo aver allargato il discorso ai tanti truffatori che affliggono lo store iOS, Eleftheriou fa una dichiarazione sconsolata: “Poiché i truffatori sono disposti a infrangere le regole dell’App Store e ad abbandonarsi a comportamenti non etici che personalmente non prenderei mai in considerazione, è impossibile per me competere con loro”.

app scam App Store

La reazione di Apple

Dopo la segnalazione di Eleftheriou, Apple ha rimosso dallo store l’app incriminata, KeyWatch, e altre fake app simili. Tuttavia non sono ancora stati chiusi gli account degli sviluppatori di applicazioni scam, che sarebbero in grado di guadagnare centinaia di migliaia di dollari al mese dagli abbonamenti.

Apple si è così espressa su The Verge: “Prendiamo sul serio il feedback relativo alle attività fraudolente, indaghiamo e prendiamo provvedimenti su ogni segnalazione. L’App Store è progettata per essere un luogo sicuro e affidabile per gli utenti, e una grande opportunità per gli sviluppatori di avere successo. Non tolleriamo attività fraudolente sull’App Store. Solo nel 2020, abbiamo chiuso oltre mezzo milione di account sviluppatore per frode e rimosso oltre 60 milioni di recensioni degli utenti considerate spam”.

Le app truffa e la crociata di Eleftheriou

La scoperta di un’app clone su App Store è stato solo l’inizio. Kosta Eleftheriou ha ampliato l’indagine ad altre app fasulle, e ha messo a disposizione un indirizzo mail dove segnalare le app truffa. Diversi sviluppatori hanno subito preso parte all’iniziativa.

Una delle proposte dell’ex ingegnere di Google sarebbe quella di pensare a far nascere uno store concorrente ad App Store, con un maggiore controllo sugli sviluppatori che vi accederanno.

Secondo Eleftheriou, la condiscendenza di Apple nei confronti delle fake app deriverebbe dal fatto che l’azienda di Cupertino incasserebbe il 30% su ogni download, compreso quelli delle app scam.

app store

Problemi di trasparenza anche per lo stesso Eleftheriou?

La denuncia dello sviluppatore arriva in un momento il cui il controllo antitrust è massimo, ed elevatissimo il numero di cause legali dei concorrenti riguardo la gestione aziendale dell’App Store. Che nel 2020 avrebbe portato nelle tasche di Apple oltre 64 miliardi di dollari e che continua ad avere numeri da capogiro.

Sembra però che nemmeno l’app dello stesso Eleftheriou, FlickType, sia del tutto priva di ambiguità. Quando la si tenta di scaricare, appaiono due identiche voci, “FlickType Premium”, al costo una di 6,99 e l’altra di 10,99 euro, senza alcuna chiara spiegazione sulla differenza di prestazioni tra una versione e l’altra.

Si immagina che se Kosta Eleftheriou vorrà ergersi a paladino della trasparenza, dovrà intervenire quanto prima sulla propria applicazione.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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