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La recensione di As Dusk Falls: affrontiamo le conseguenze delle nostre scelte

Una famiglia in viaggio e l'altra in fuga, ammesso che vi sia differenza

Con As Dusk Falls lo studio di sviluppo Interior Night, nato da una costola di Quantic Dream, ci regala una spettacolare avventura narrativa, il cui confine tra videogame e serie TV interattiva è estremamente labile. Le vite di due famiglie, apparentemente diverse ma accomunate dagli stessi problemi, si incrociano in un Motel nel mezzo del deserto dell’Arizona, in una torrida estate del 1998. As Dusk Falls comincia così, con una famiglia in viaggio e l’altra in fuga, ammesso che vi sia differenza tra le due: scopriamo di cosa si tratta in questa nostra recensione.

Pubblicato per PC e Xbox il 19 luglio 2022, As Dusk Falls è distribuito da Xbox Game Studios, ed è disponibile dal day one sul catalogo Game Pass. Il gioco mescola elementi punta-e-clicca con una narrativa aperta basata sul decision-making: ogni scelta influenzerà gli avvenimenti, e le possibilità sono pressochè infinite. Non solo: le decisioni che prenderemo si alterneranno su due archi temporali diversi – presente e passato – e attraverso due capitoli (chiamati libri) caratterizzati da un ulteriore salto temporale.

As Dusk Falls: il destino di due famiglie si intreccia al Desert Dream Motel

La vicenda segue il viaggio di Vince Walker, un uomo di mezza età che sta attraversando la Route66 insieme alla sua famiglia (sua moglie Michelle, sua figlia Zoe di 6 anni e suo padre Jim), per trasferirsi dalla California al New Mexico. Nel mezzo del deserto del Nevada l’auto di Jim si guasta a causa di un quasi incidente con un pick-up guidato da tre teppistelli: i fratelli Holt.

La famiglia si ritrova così a soggiornare nel Desert Dream Motel, che viene poi rapinato dagli stessi Holt. A questo punto vestiremo i panni di Vince, e dovremo prendere decisioni importanti, per garantire l’incolumità della nostra famiglia. Ogni scelta però ha delle conseguenze, e impareremo a capire che niente è come sembra. Saremo infatti ostaggi dei fratelli Holt, mentre la polizia – capitanata dall’enigmatico e spietato sceriffo Dante – tenterà le negoziazioni. Scopriremo ben presto però che non esiste un vero confine tra buoni e cattivi, soprattutto se tutti sono immersi nella propria disperazione.

Nel secondo libro del gioco seguiremo invece le vicende dopo la fuga degli Holt. Inoltre, con un balzo in avanti di 14 anni, ritroveremo Zoe, ormai ventenne e cresciuta dopo i fatti del Desert Dream, ma che ancora si porta dentro gli eventi di quella terribile notte.

La psicologia dei personaggi

Viene in mente una canzone de I Cani chiamata Wes Anderson. Nel testo Niccolò Contessa canta: “E i cattivi non sono cattivi davvero. E i nemici non sono nemici davvero. Ma anche i buoni non sono buoni davvero”. Ciò che infatti rende As Dusk Falls un piccolo gioiello è proprio la cura dei personaggi, con uno storytelling che, sebbene presenti qualche piccola e trascurabile falla, tiene i giocatori incollati allo schermo.

Sarebbe troppo facile infatti partire dal presupposto che i rapinatori sono i cattivi e che della polizia ci si può fidare. L’attenta psicologia dei singoli personaggi, mai bidimensionali, ci restituisce un ecosistema vivo di persone, tutte mosse da precise motivazioni. E starà solo a noi approfondire le loro backstory e le dinamiche che li muovono, scegliendo chi sono i cattivi e chi i buoni. Cattivi e buoni che, anche in questo caso, saranno relativi solo alla nostra condizione: quella di ostaggi.

Con uno stile artistico ben curato, un doppiaggio in italiano perfettamente reso, e una quantità infinita di variabili, As Dusk Falls ci mette di fronte alla cruda realtà: ogni scelta, anche quella apparentemente più piccola, ci spiana la strada ad un preciso destino. E ogni uomo, anche quello più spietato, ha un passato e delle motivazioni. Da questo punto di vista il gioco ci ricorda che nulla andrebbe mai dato per scontato, soprattutto se si è ostaggi nel deserto con la propria famiglia.

Altro tema ricorrente è quello della paura. La paura del buio della piccola Zoe, quella di perdere la propria famiglia di Vince. La paura di rimanere solo dell’anziano Jim – che nasconde molti segreti irrisolti – e quella di non essere in grado di essere l’uomo di casa di Tyler Holt, il più grande dei tre fratelli.

Il gameplay di As Dusk Falls: semplice ma funzionale

Come giocatori il nostro compito sarà quello di scegliere tra varie opzioni, che come detto influenzeranno significativamente sulla trama. Oltre a ciò il gioco ci propone dei piccoli mini-game e delle situazioni in stile punta-e-clicca. Il tutto formerà il carattere, l’intuito e i riflessi dei nostri personaggi. Tratti che verranno poi riassunti al termine di ognuno dei sottocapitoli che compongono i due libri.

I giocatori che ci ritroveremo a comandare saranno Vince e Jay Holt (il più piccolo e docile dei fratelli) nel primo libro, e l’ormai adolescente Zoe e ancora Jay nel secondo. In qualsiasi momento potremo decidere di rigiocare una determinata scena, effettuando scelte diverse, e facendo evolvere la storia in un verso nuovo. A tal proposito ci viene in aiuto una grafica che ci mostra l’evoluzione narrativa data dalle scelte intraprese.

Inoltre è possibile giocare a As Dusk Falls in co-op (sia in locale che online) fino a 8 giocatori. In questo caso ogni player voterà per una scelta, e l’opzione più votata vincerà. Perfetto per una serata tra amici alternativa.

Tirando le somme: com’è As Dusk Falls?

C’è da dire che non è stato semplice, soprattutto all’inizio, abituarsi alla grafica a scatti che caratterizza la narrazione. Tuttavia dopo un iniziale disorientamento, che potrebbe portare ad abbandonare il titolo nel giro di 10 minuti, ci è risultato impossibile staccarci dallo schermo. La storia è semplicemente scritta troppo bene per annoiare, e poco importa se la narrazione palesa delle piccole falle. Ad ogni scena scopriremo qualcosa di più, che ci farà ricredere costantemente sulla natura dei personaggi che incontreremo.

Il gioco riesce nell’incredibile risultato di immergerci nei panni dei personaggi che comanderemo, rendendoci protagonisti dell’azione, senza mai dimenticare quali sono le nostre priorità. Ci ritroveremo di fronte a importanti dubbi etici e morali, e non di rado sarà necessario trovare il giusto compromesso per ottenere ciò che vogliamo: la sicurezza della nostra famiglia.

Tirando le somme, As Dusk Falls è un piccolo gioiello, la cui rigiocabilità è pressochè illimitata, garantita dalle variabili narrative. La possibilità di fruire dell’esperienza in co-op non fa che aggiungere a questo titolo che, vi assicuriamo, vi terrà col fiato sospeso.

PRO

  • Disponibile su Xbox Game Pass
  • Elevata rigiocabilità
  • Co-op fino a 8 giocatori (online e in locale)
  • Narrativa 
  • Tridimensionalità di tutti i personaggi
  • Stile artistico spettacolare
  • Passaggio fluido tra le varie storie e linee temporali 
  • Doppiaggio in italiano

CONTRO

  • Le animazioni a scatti potrebbero infastidire
  • Ci sono alcune forzature nella storia (sebbene trascurabili)
  • La quantità di variabili potrebbe risultare confusionaria a chi preferisce una trama lineare
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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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