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Attacco hacker agli ospedali di Milano: un ransomware ha bloccato parte dei sistemi informatici

Ecco le prime informazioni sull'attacco hacker registrato il 1° maggio

Tra domenica 1° maggio e lunedì 2 maggio si è registrato un potente attacco hacker ad alcune strutture ospedaliere milanesi gestite dall’Asst Fatebenefratelli Sacco. L’azienda gestisce gli ospedali Luigi Sacco, Fatebenefratelli e Oftalmico, il presidio Macedonio Melloni e l’ospedale Vittore Buzzi oltre a diverse altre strutture sanitarie sparse sul territorio. Per effetto dell’attacco hacker, i sistemi informatici aziendali sono andati in tilt. A colpire i sistemi dell’Asst Fatebenefratelli è stato un ransomware.

Attacco hacker agli ospedali di Milano: ecco cosa è successo secondo le prime ricostruzioni

L’attacco hacker di tipo “ransomware” ha bloccato parte delle infrastrutture informatiche dell’Asst Fatebenefratelli Sacco. Nelle ore immediatamente successive all’attacco sono state attivate le procedure d’emergenza per isolare il ransomware e limitare il più possibili i danni. Da notare che i servizi sono stati temporaneamente sospesi per proteggere l’intera struttura.

Non ci sono conferme sulla sottrazione dei dati personali

Il ransomware è un tipo di attacco hacker che blocca i sistemi informatici per poi sbloccarli dietro il pagamento di un riscatto. Le aziende che non hanno un backup dei dati sono costrette a pagare tale riscatto per poter entrare in possesso dei dati. Secondo le prime ricostruzioni, al momento non ci sono conferme in merito alla sottrazione dei dati sensibili e dei dati personali degli utenti. I sistemi sono in fase di “progressivo ripristino” stando a quanto riferito dalla Regione Lombardia.

Da notare che la Regione ha anche confermato che fino alla giornata di oggi 3 maggio “i pronto soccorso e i punti prelievo dei presidi ospedalieri dell’Asst Fatebenefratelli Sacco saranno in grado di accettare gli accessi dei pazienti in maniera limitata e solo attraverso modulistica cartacea”. Le indagini sono ancora in corso con l’obiettivo di capire le cause che hanno permesso agli hacker di aggirare le difese informatiche della struttura. Nel frattempo, i sistemi sono stati potenziati con un innalzamento del livello di guardia.

 

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