Attacco hacker contro l’Ucraina: il commento di Darktrace

Se l’invasione dell’Ucraina sembra (per ora) essere uscita dai programmi futuri dell’esercito della Russia, all’orizzonte c’è un’altra possibile guerra e questa volta ci sono di mezzo gli hacker. Si tratta, infatti, di una guerra digitale. Il Governo dell’Ucraina ha, infatti, annunciato di essere stato colpito da un attacco informatico. I siti del Ministero della Difesa e di due banche pubbliche sono stati colpiti dall’ennesimo attacco DDoS.

Ucraina ancora sotto attacco informatico

Un attacco hacker verso siti governativi ucraini era stato registrato anche lo scorso mese di gennaio, poche settimane prima che la situazione diventasse ancora più tesa lungo i confini tra Russia e Ucraina. Almeno per il momento, i responsabili del nuovo attacco hacker non sono stati identificati. Le autorità componenti continueranno le indagini. Ad analizzare la delicata situazione registriamo l’intervento di Justin Fier, Director of Cyber Intelligence & Analytics di Darktrace.

Il commento di Darktrace

Secondo l’esperto, individuare i colpevoli di quest’attacco non è facile e scontato. Sottolinea Fier: “Questo attacco potrebbe essere stato scagliato, ad esempio, da qualcuno che vuole approfittare della situazione già estremamente tesa in Ucraina”. Alla fonte di quest’attacco, quindi, potrebbe esserci qualsiasi cybercriminale e non per forza qualcuno direttamente collegato con la Russia.

Da notare che Fier commenta anche la scelta di portare avanti un attacco DDoS: “Questi attacchi, non particolarmente sofisticati, sono relativamente facili da mitigare ma i cybercriminali sanno bene che un episodio del genere farà notizia, scatenando una controversia globale senza tuttavia realizzare abbastanza danni da provocare una reazione di contro-attacco cyber.”

Per il futuro, inoltre, è necessario prestare la massima attenzione a possibili nuovi attacchi. L’esperto di Darktrace sottolinea: “L’industria informatica aveva già messo in guardia il mercato sulla possibilità di un attacco imminente ai sistemi finanziari e fino a quando non emergeranno ulteriori dettagli, tutte le organizzazioni dovranno prestare la massima attenzione agli allarmi lanciati dai propri governi e dalle istituzioni.”

   

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