La Banca Centrale Europea (BCE) sta per fare il prossimo passo nel reinventare il denaro del Paese mentre marcia verso la creazione di un euro digitale. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
L’euro digitale della BCE
I responsabili politici decideranno in giornata se passare ad una fase esplorativa, che secondo il presidente Christine Lagarde potrebbe richiedere circa due anni. In definitiva, i cittadini europei potrebbero avere in mano una moneta virtuale della banca centrale entro la metà di questo decennio.
“Toccherà la vita delle persone in un modo molto intimo”, ha detto Lagarde a Bloomberg Television domenica. “Quello che abbiamo sentito dalla gente è che vogliono che la privacy sia protetta. Allo stesso tempo dobbiamo assicurarci che non acceleri il riciclaggio di denaro o il finanziamento del terrorismo, quindi dobbiamo trovare il giusto equilibrio per ogni aspetto.”
Se la BCE intraprende questa strada, probabilmente seguirà le orme della Cina, in cui le prove sono iniziate in diverse città. Le Isole dei Caraibi Orientali che condividono una banca centrale, tra cui Grenada e St. Kitts e Nevis, hanno già lanciato la propria valuta digitale. La Federal Reserve degli Stati Uniti e la Banca d’Inghilterra stanno invece esaminando le possibilità per i loro Paesi.
La ricerca e le osservazioni ufficiali ritraggono l’euro digitale come un sistema di pagamento veloce, facile da usare, sicuro – e, cosa cruciale per la Lagarde che ha criticato le criptovalute private – non Bitcoin. Ecco cosa sappiamo finora.
Non proprio contanti
Il sito web della BCE rivela che un euro digitale sarebbe “come le banconote ma digitale”. In realtà, una caratteristica chiave di banconote e monete – la capacità di effettuare pagamenti che sono contemporaneamente anonimi e offline – sarà difficile da replicare.
La Riksbank svedese ha notato che le valute digitali dovranno essere verificate da un sistema mastro remoto per evitare la contraffazione, compromettendo l’anonimato.
La BCE sembra averlo riconosciuto, rivelando in un rapporto dell’anno scorso che “l’Eurosistema sarebbe nella posizione migliore per conquistare la fiducia dei cittadini europei con uno strumento di pagamento offline” e che “l’anonimato potrebbe dover essere escluso”. Tuttavia è stato evidenziato un approccio “selettivo” alla privacy.
Il sistema potrebbe quindi permettere l’esecuzione di alcuni tipi di transazioni senza registrare l’identità del pagatore e del beneficiario. La BCE ha promesso almeno un risultato, dicendo che “un euro digitale non sostituirebbe il contante ma, piuttosto, lo completerebbe”.
Angoscia bancaria
Le banche commerciali sono preoccupate per ciò che l’innovazione significherebbe per loro. Uno scenario di rischio è che i clienti spostino i loro depositi verso la sicurezza percepita della BCE.
Per ridurre questo rischio, il membro del comitato esecutivo Fabio Panetta ha suggerito un limite di circa 3.000 euro digitali ($3.550). Le banche, quindi, avranno ancora molto da fare. La BCE non vuole avere a che fare direttamente con centinaia di milioni di titolari di conti.
Ha rivelato che mentre si farebbe carico dell’infrastruttura tecnologica e della supervisione, ha anche segnalato una preferenza per avere intermediari che forniscono l’accesso all’euro digitale.
Politica monetaria dell’euro digitale della BCE
La pagina web della BCE sull’euro digitale ha poco da dire sulla politica monetaria ma il rapporto dell’anno scorso ha mostrato che potrebbe essere uno “strumento potente”.
Considerando che gli euro digitali non possono essere facilmente accumulati, questo strumento potrebbe rimuovere alcuni importanti ostacoli. Inoltre renderebbe anche l’helicopter money (politica monetaria non convenzionale per cui una banca centrale crea del denaro e lo distribuisce direttamente ai consumatori) più facile da implementare. Lagarde e il suo predecessore Mario Draghi hanno etichettato questa politica di ultima istanza come una decisione che spetta ai governi piuttosto che alle banche centrali.
La Lagarde ha mostrato entusiasmo per un euro digitale ma non ha insistito su di esso. Ha inoltre rivelato di non avere fretta di essere tra i primi ad implementarlo. Eppure, la riunione che si terrà oggi sembra destinata a portare questo strumento più vicino. Non ci resta che attendere il verdetto della riunione.
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