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La bufala della settimana: Bolsonaro e il vaccino

Il Presidente indagato dalla Suprema Corte del Brasile

Sarà una ben magra consolazione, ma le fake news sul Covid non hanno terreno fertile solo in Italia.

Va aggiunto che non sono inventate e fatte circolare sul web soltanto da persone che spesso mantengono l’anonimato o si riuniscono in gruppi, magari creati ad hoc su Telegram.

Ci sono anche presidenti di Stati non certo marginali che, oltre ad avere gestito la pandemia in modo per lo meno criticabile, non perdono occasione di fare dichiarazioni palesemente antiscientifiche sul Covid.

Vi ricordate quando l’ex presidente americano Donald Trump aveva detto che si poteva sconfiggere il Coronavirus iniettandosi del disinfettante?

Se la bufala vi era sembrata clamorosa, ce n’è una più recente che forse la supera per fantasia (e avventatezza).

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che sul Covid ha probabilmente fatto tutti gli errori possibili, ha dichiarato che chi si vaccina contro il Coronavirus rischia di contrarre l’Aids.

Vediamo più nel dettaglio la sua dichiarazioni. E le reazioni, nonché le azioni, che le sue parole hanno suscitato.

Bolsonaro e il Covid: la bufala sull’Aids

Jair Bolsonaro, il presidente che se ne va in giro senza mascherina sottostimando gli effetti del Covid, guida un Paese che si trova al terzo posto assoluto al mondo per numero di contagi dall’inizio della pandemia.

Il poco onorevole podio lo ha fatto tornare sui suoi passi? Niente affatto. Bolsonaro ha semmai dichiarato che chi si vaccina contro il Coronavirus contrae l’Aids.

Le sue parole risalgono allo scorso 21 ottobre scorso, durante l’abituale diretta social che il presidente fa ogni settimana. La puntata in questione, che conteneva notizie gravemente antiscientifiche, è stata rimossa da Facebook, Youtube e Instagram.

Nella trasmissione, Jair Bolsonaro ha citato un non meglio specificato report britannico che avrebbe individuato una correlazione tre diverse persone vaccinate contro il Covid-19 e una loro successiva diagnosi di positività all’Aids. La disinformazione è stata diffusa dal presidente per cercare giustificare la sua posizione contro la campagna di immunizzazione.

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L’indagine della Corte Suprema

Ma quest’ultima sparata di Bolsonaro sul Covid è stata troppo grossa per passare inosservata.

La Corte Suprema del Brasile ha infatti aperto un’indagine. A prendere la decisione è stato il magistrato Alexander de Moraes, dopo una richiesta fatta da una commissione del Senato che ha accusato Bolsonaro di “crimini contro l’umanità” per la sua gestione sconsiderata della pandemia. Oltre che per queste dichiarazioni.

Bolsonaro e il green pass

Chi pensa che l’apertura di un’indagine nei suoi confronti, e con motivazioni così gravi, abbia fatto ravvedere Bolsonaro sul Covid, purtroppo si sbaglia.

Sono infatti recentissime le dichiarazioni del presidente brasiliano critiche verso il green pass.

Bolsonaro ha detto di voler cambiare la legge, in modo che sia il Governo ad avere poteri esclusivi per fissare le regole sul green pass, che è già in vigore in svariate città brasiliane. Ed essendo lo stesso Bolsonaro apertamente contrario al passaporto vaccinale, non è difficile pensare che se la legge cambiasse si andrebbe verso l’annullamento del certificato verde.

“I sindaci e i governatori non possono avere questa libertà. So che la maggior parte non lo sta adottando, ma ci sono alcuni che stanno già minacciando di licenziare,” ha detto il Presidente.

Più di 200 comuni hanno già adottato il green pass, e con la comparsa dei primi casi di variante Omicron nel Paese in molti hanno chiesto al Governo di limitare l’ingresso in Brasile a chi esibisca un certificato vaccinale. Ma naturalmente Bolsonaro, contrario anche all’uso delle mascherine e del distanziamento sociale, ha ignorato l’allarme.

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L’ultimo rapporto del Censis

Ma le sconsiderate affermazioni di Bolsonaro sul Covid non devono fare sentire più al sicuro gli italiani.

Nel senso che il nostro rapporto con le bufale, come settimanalmente testimoniamo con questa rubrica, non è dei più felici.

Il cinquantacinquesimo rapporto del Censis sulla situazione sociale del nostro Paese ci mostra dei dati piuttosto impietosi.

Tanto per fornire qualche numero, per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni di cittadini) il Covid non esiste. Se per il 10,9% il vaccino è inutile, per il 31,4% è un farmaco sperimentale e le persone che si vaccinano fanno da cavie. Per il 12,7% la scienza produce più danni che benefici.

Il 5,8% dei nostri connazionali crede che la Terra sia piatta, per il 10% l’uomo non è mai sbarcato sulla Luna, e addirittura il 19,9% è convinto che il 5G sia uno strumento per controllare le persone.

Scrive il Censis: “Perché sta succedendo? È la spia di qualcosa di più profondo: le aspettative soggettive tradite provocano la fuga nel pensiero magico”.

E ancora: “È un sonno fatuo della ragione, una fuga fatale nel pensiero magico, stregonesco, sciamanico, che pretende di decifrare il senso occulto della realtà”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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