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BOOMing: l’arte emergente entra nel metaverso

Sarà la prima metafiera d’arte in Italia

Prendete carta e penna (o smartphone e polpastrello) e segnatevi questo neologismo: metafiera.

Prima di spiegarvi cos’è, anche se l’avrete già capito, sappiate che l’Italia avrà la sua prima metafiera d’arte dal 20 al 23 gennaio prossimi.

Beh: la metafiera altro non è che una fiera virtualmente allestita nel metaverso. E l’evento in questione, pioniere nel nostro Paese, è la seconda edizione di BOOMing Contemporary Art Show, fiera di arte contemporanea in programma dal 20 al 23 gennaio 2022 a Bologna nello spazio di DumBO, Binario Centrale.

BOOMing online: di necessità virtù

Sulla home di BOOMing possiamo leggere: “La fiera è stata rinviata a data da destinarsi a causa della situazione sanitaria nazionale. La fiera online su Lieu.city sarà comunque attiva dal 20 al 23 gennaio”.

L’evento fisico è dunque rimandato alla primavera del 2022. Ma questo rinvio offre in qualche modo anche un’opportunità: quello di trasferire la sede della fiera nel mondo virtuale.

booming

Le parole dell’organizzatrice

Lo spiega bene Simona Gavioli, organizzatrice di BOOMing Contemporary Art Show: “Ogni gallerista allestirà esattamente come avrebbe pensato gli spazi reali. Saranno organizzati talk, visite guidate e lo staff sarà presente per guidare i visitatori all’interno della fiera. Questo per il 2022. In futuro stiamo già pensando a come sfruttare al massimo il potenziale offerto dallo spazio virtuale in cui vige un’unica regola: non ci sono limiti.”

BOOMing e il metaverso

Ma parlare di virtuale oggi significa quasi automaticamente parlare di metaverso.

E infatti il luogo in cui si svolgerà BOOMing sarà Lieu.city, un potentissimo software e allo stesso tempo un social che permette di allestire, appunto virtualmente, grandi mostre d’arte.

Come? Dando la possibilità di collocare in modo dinamico migliaia di opere in centinaia di stanze (virtuali).

E così, dal 20 al 23 gennaio, Lieu.city ospiterà una fedele riproduzione degli spazi del binario centrale di DumBO. C’è entusiasmo tra le varie figure che stanno organizzando questa versione alternativa del BOOMing Contemporary Art Show.

L’opinione di Lieu.city

Deodato Salafia, fondatore di Lieu.city e presente a BOOMing la sua galleria Deodato Arte, ha le idee chiare su potenzialità e limiti del metaverso. Dice Salafia: “Tutto ciò che è asincrono sopravvivrà, mentre ciò che è sincrono cadrà in disuso. La prima sperimentazione di metaverso nasce agli albori della TV negli anni Trenta, Lieu.city ne è solo la naturale conseguenza.

Non mangeremo mai una carbonara nel metaverso, ma potremmo commuoverci per un’opera, come già avviene da novant’anni con la TV. Abbiamo iniziato questa avventura nel 2019, ben prima della pandemia. È stato un credo forte, e ancora lo è, perché la fruizione immersiva è tuttora agli inizi. Diciamo che siamo alla TV in bianco e nero degli anni Trenta, ma il futuro arriva in modo incredibilmente rapido e i Re Magi che lo annunceranno saranno i visionari che hanno osato”.

La pandemia e l’evoluzione delle mostre d’arte

Simona Gavioli si dimostra invece preparatissima sull’evoluzione, necessaria ma non necessariamente dolorosa, di mostre e fiere d’arte in tempo di pandemia. Queste le sue parole: “Nel corso del 2020/2021 molte fiere d’arte hanno fornito digital viewing rooms in sostituzione o in abbinamento alla esperienza fisica. BOOMing ha voluto completare il percorso ed osare sino in fondo, offrendo un’esperienza immersiva nel metaverso Lieu.city.

La pandemia ha fatto emergere con forza il distinguo tra contenuto e media. Oggi sappiamo più di prima quale informazione ognuno di noi può veicolare tramite le tecnologie e quale valore aggiunto ha l’interazione fisica. Questa consapevolezza ci spinge a sperimentare una fiera in digital twin, con l’opportunità di offrire il massimo di due media, quello meta e quello fisico che, compenetrandosi, allungano la catena del valore”.

BOOMing e gli NFT

Un perfetto esempio di passaggio dell’arte dalla realtà fisica a quella virtuale, che affollerà il BOOMing, è rappresentata dagli NFT.

Dal 20 al 23 gennaio su Lieu.city ci sarà anche Zanini Arte, tra le prime gallerie a credere nella cosiddetta criptoarte. I due direttori della galleria, Alfredo e Davide Zanini, sono convinti che in futuro l’universo dell’arte virtuale affiancherà e non soppianterà quello dell’arte tradizionale.

Ecco cosa hanno detto: “Gli NFT sono una nuova opportunità per il presente e il futuro dell’arte: un nuovo mezzo per gli artisti, una nuova fruizione per i collezionisti. Ciò non implica assolutamente il tramontare dell’arte tradizionale ma una possibilità ulteriore di avvicinare un pubblico più ampio all’universo dell’arte attraverso un medium differente.

Gli NFT sono una forma di evoluzione dell’arte che progredisce in parallelo allo sviluppo della tecnologia. Il nostro intento è di far congiungere i due mondi, il fisico ed il virtuale, che in questo momento viaggiano su binari paralleli ma separati. Nel nostro stand, nel momento in cui BOOMing sarà allestita in presenza, saranno presenti sia le opere fisiche che gli NFT”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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