Avete mai sentito parlare di carbon footprint? Definita come “impronta ecologica”, questa è un parametro che ci permette di calcolare – e quantificare – scientificamente l’impatto che ogni nostra attività quotidiana ha sulla salute del pianeta. In sostanza, si tratta della stima della quantità di gas ad effetto serra emessi nel corso della nostra vita. Ognuna delle abitudini che abbiamo, dalla scelta della dieta all’acquisto di capi d’abbigliamento, ha un forte impatto sull’ambiente. E la società di consulenza inglese Carboonfootprint permette di dare un valore all’inquinamento che produciamo. Un italiano, ad esempio, produce in media 7.05 tonnellate di CO2. Scopriamo come.
Carboon footprint: qual è la vostra impronta ecologica?
La nostra vita sulla Terra è una forma di inquinamento. Una conclusione a cui tutti siamo arrivati oramai da un po’. Ma quali sono le abitudini e le attività quotidiane che hanno un maggior impatto sull’ambiente? Senza dubbio, la nostra dieta, soprattutto per chi consuma grandi quantità di carne rossa, considerata il nemico numero uno del nostro pianeta. Per una sola porzione di manzo, infatti, vengono prodotti fino a 15 kg di gas serra. Una quantità notevole se consideriamo che il tofu è la proteina vegetale più inquinante, ma impatta l’ambiente meno di un decimo di tutte le proteine animali. Insomma, mangiare carne rossa non aiuta il pianeta.
Ma attenzione, perchè potreste favorire il surriscaldamento globale anche indossando i jeans. L’industria della moda, come abbiamo già detto più volte, è senza dubbio una tra le più inquinanti al mondo. Studi rilasciati dall’ONU, infatti, testimoniano che la produzione di abiti ha rappresentato almeno il 10% di emissioni di gas serra nell’atmosfera negli ultimi dieci anni. Una percentuale destinata a crescere entro il 2030, soprattutto per via dell’ascesa del fast fashion. Ma tra tutti i capi di abbigliamento, i jeans risultano essere quelli più ad alto impatto ambientale: nella produzione si consumano tra i 7500 e 10000 litri di acqua, pari al fabbisogno di una persona in 10 anni di vita. E indossarli porta all’emissione di 34 Kg di gas serra.
Se siete amanti dei Levi’s 501 e volete calcolare la vostra carbon footprint, vi suggeriamo di farlo con estrema calma, perchè potreste risultare tra i principali protagonisti del surriscaldamento globale. Soprattutto se alle vostre abitudini di abbigliamento aggiungete quelle di trasporto. Come potete facilmente immaginare, ben il 25% delle emissioni di gas serra nell’atmosfera proviene dai mezzi di trasporto. Un solo passeggero al volante è in grado di produrre 171 grammi di CO2 al chilometro. E forse vi stupirà sapere che non è neppure il dato peggiore. Un volo domestico, infatti, è senza dubbio inquinante, considerando che emette nel complesso 254 grammi di CO2 per ogni chilometro percorso.
Infine, lasciatevi stupire con un dato sconcertante. Se siete soliti inviare decine di email al giorno, sappiate che state contribuendo al surriscaldamento globale. Ebbene sì, otto email emettono la stessa quantità di CO2 di un’auto al chilometro. Anzi, è stimato che un’azienda con 100 dipendenti – che inviano in media 33 email al giorno per 220 giorni – produca 13.6 tonnellate di CO2. Una cifra pari a ben 13 viaggi di andata e ritorno da Parigi a New York in aereo. Ma perchè le email inquinano così tanto? Semplicemente perchè prima di arrivare al destinatario vengono copiate decine di volte dai server che hanno il compito di inviarle a destinazione. Un passaggio che consuma energia elettrica, ed inquina di conseguenza.
Insomma, se volete davvero calcolare la vostra carbon footprint dovete considerare più di un solo aspetto della vostra vita quotidiana. Ma scegliete bene quando farlo, perchè potreste scoprire di contribuire alla dstruzione del pianeta.
- Editore: La nave di Teseo
- Autore: Bill Gates , Andrea Silvestri
- Collana: I fari
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