Ultimamente podcast degli argomenti più svariati stanno ravvivando il palinsesto dei maggiori editori. Di recente vi abbiamo presentato Flipper, prodotto da Chora Media e condotto da Fabrizio Pregliasco, in cui la politica viene spiegata al grande pubblico con parole semplici e con una grande quantità di numeri e dati.
È prassi sempre più diffusa, poi, quella di affidarsi a volti noti del mondo della cultura e dello spettacolo. Esempio tra i più recenti è quello di Paolo Nori, che per Chora Media ha scritto (e letto, poiché è sua la voce narrante) il podcast Due volte che sono morto, ascoltabile su Rai Play Sound.
E lo scorso maggio sempre Chora Media ha prodotto Chiedilo a Barbero, podcast di argomento storico che si può ascoltare su Spotify e su Apple Podcast, il cui protagonista è il celebre storico, scrittore e divulgatore Alessandro Barbero. Così celebre che il sottotitolo di Chiedetelo a Barbero è, nientemeno, Il podcast che stavate tutti aspettando! (punto esclamativo incluso).
Barbero e i podcast
Chiedilo a Barbero ci pare il primo podcast in cui il notissimo professore di storia Alessandro Barbero è chiamato a parlare della sua disciplina in episodi ex novo.
Nel senso che nelle maggiori piattaforme sono presenti già da tempo contributi audio di Barbero. Che, nella quasi totalità dei casi, riportano sue conferenze e lezioni (ignoriamo se il professore abbia o meno avallato queste operazioni).
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Ma cos’è Chiedilo a Barbero?
Cos’è Chiedilo a Barbero
Chiedilo a Barbero è un podcast di Chora Media e Intesa Sanpaolo On Air. Ha periodicità settimanale, e la prima puntata è stata mandata in streaming il 19 maggio scorso.
In ciascuna puntata Davide Savelli (responsabile editoriale di Chora Storia, che ha scritto il podcast insieme a Barbero) legge alcune domande degli ascoltatori (a volte, in realtà, sotto forma di messaggio vocale: è la modernità, bellezza) a cui Barbero risponde.
Ogni puntata, della durata inferiore ai 20 minuti, ruota attorno a un argomento specifico.
Contribuiscono alla realizzazione del prodotto anche Anna Iacovino (cura editoriale, assieme a Savelli), Lia Chiòvari (produzione esecutiva), Luca Micheli (supervisione del suono e musiche), Riccardo Mazza e Lucrezia Marcelli (fonici di studio), Mattia Liciotti (post-produzione e montaggio del suono assieme a Luca Micheli).
Il podcast
Ogni puntata del podcast, dicevamo, ruota attorno a un argomento. Che non corrisponde a un mero episodio storico, ma piuttosto a una curiosità, di cui si costruiscono nascita e sviluppo cronologico.
Alcuni esempi: quando sono nati gli occhiali? Quali le loro prime testimonianze nei documenti? E quando nascono, hanno già le stanghette?
Oppure: chi è stato Ario? E c’entra con la presunta purezza della razza ariana?
Come ogni bravo storico, Barbero indaga le ricadute sociali e politiche degli avvenimenti grandi e piccoli. E come ogni bravo divulgatore, il professore si abbandona a felici digressioni.
Nel quarto episodio, per prendere solo un esempio, si comincia con una valutazione su quante persone, e quanto tempo, sono occorsi per la costruzione delle grandi piramidi dell’antico Egitto. Da lì si passa a parlare di quando sono nati i muratori, per poi ritrovarsi a fare un ragionamento sull’origine di certi cognomi italiani.
L’interdisciplinarità
Le puntate di Chiedilo a Barbero sono insomma libere scorribande attraverso i secoli e i vari ambiti di studio. E dunque hanno, tra le altre cose, il merito di ricordarci che la storia non è una somma di nomi e date, ma un meccanismo causale, che vale sia in senso sincronico (le cose che succedono in un determinato periodo) che diacronico (nel tempo, appunto).
Per questo, Barbero nel secondo episodio spiega l’impossibilità di studiare la storia al contrario, partendo dal presente e andando a ritroso.
Alessandro Barbero
E poi, naturalmente, c’è Alessandro Barbero.
Di cui noi tutti conosciamo, oltre che l’eccellente preparazione, la passione, quasi la verve. Se da un lato spiace, trattandosi di solo audio, non vederlo sobbalzare sulla sedia come uno studente che sa la risposta giusta e non vede l’ora di darla, dall’altro – ascoltando Chiedilo a Barbero – ci si ricorda di come la voce sia uno degli elementi fondamentali della buona riuscita di un podcast.
Barbero accelera, rallenta, alza e abbassa il volume, fa percepire tutto il suo stupore e il suo entusiasmo. Addirittura, nei passaggi fondamentali scandisce le parole come farebbe un genitore che legge le favole ai bambini per farli addormentare.
Forse gli addetti ai lavori, prima di lamentarsi del fatto che nel nostro Paese i numeri del podcast non sono ancora straordinari, dovrebbero tenere a mente Chiedilo a Barbero e le tre caratteristiche che lo contraddistinguono: storie belle, raccontate bene e sorrette da una voce coinvolgente.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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