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Podcast narrativo di Antonio Iovane: lo abbiamo letto per voi

La nostra recensione

Il podcasting è un fenomeno in costante crescita. Al punto che, da qualche tempo, nell’ambiente circola una battuta, secondo la quale ogni anno ci si ripete la formula: Questo è l’anno del podcast.

La battuta sta a indicare da una parte, con una certa dose di autoironia, che il fenomeno del podcasting non ha certo la diffusione planetaria e capillare dei social media. Ma, dall’altra, che si tratta senza dubbio di un mezzo di comunicazione capace di destare sempre più interesse.

E questo, forse, proprio in opposizione ai social. Le varie piattaforme, in effetti, ci consentono di effettuare un numero sempre crescente di azioni: basti pensare all’ambizione di Elon Musk di rendere Twitter “l’app totale”.

Il podcast, invece, impone un coraggioso ritorno alla primitività. Gli elementi in gioco, in fondo, sono due: una storia da raccontare e una voce che la racconta. Certo, effetti audio e ulteriori voci possono colorare la narrazione. Ma se la storia, l’intreccio e il ritmo non tengono, l’ascoltatore spegne e si mette a fare altro.

Sulle virtù e le peculiarità del podcast narrativo ha scritto un volume (che si intitola proprio così, Podcast narrativo) Antonio Iovane, uscito per i tipi di Gribaudo. Lo abbiamo letto per voi.

cover Podcast Narrativo

Podcast narrativo

Virtù e peculiarità del podcast narrativo, dicevamo. Che si esplicitano nel sottotitolo del volume: Come si racconta una storia nell’epoca digitale.

Ma anzitutto, cos’è un podcast narrativo? Lo dice la locuzione stessa: è un podcast che si occupa, attraverso un numero definito di puntate, di sviluppare una narrazione, una storia.

Quindi un podcast narrativo somiglia a cosa?

Cos’è (e cosa non è) un podcast narrativo

Pensando a una storia che si sviluppa in più episodi, verrebbe da pensare agli ottocenteschi romanzi d’appendice.

Ma qui, naturalmente, c’è in gioco la voce. Un podcast narrativo è dunque simile a una trasmissione radiofonica? No, perché lì i tempi sono strozzati e di solito una puntata è chiusa in sé. E non è nemmeno un monologo, visto come un podcast narrativo può giovarsi della presenza di più voci (e punti di vista).

L’autore individua allora quattro parentele del podcast narrativo: con il radiodramma, con il giornalismo d’inchiesta, con il non-fiction novel (ovvero la narrativa che racconta fatti di cronaca) e con il teatro di narrazione.

Come costruire un podcast narrativo: la scelta della storia

Uno dei momenti più avvincenti per chi vuole provarsi con un podcast narrativo è la scelta dell’argomento. Che tuttavia è anche uno dei momenti più pericolosi.

Una buona storia, infatti, deve essere avvincente sin da subito, e congegnata in modo che l’attenzione dell’ascoltatore sia sempre desta.

Tra le tante norme indicate da Iovane, ricordiamone due, entrambe indispensabili per non correre il rischio di annoiare. La prima è l’antica differenza tra fabula e intreccio: si sconsiglia vivamente di raccontare una vicenda seguendo il rigido ordine cronologico degli eventi.

La seconda, trattandosi di un podcast, è quella di non cadere mai nella monotonia della voce narrante. Pericolo da cui si sta alla larga modulando la propria voce. E non solo.

La pluralità di voci

Un altro modo infallibile per vivacizzare un podcast narrativo è quello di inserire una pluralità di voci al suo interno.

Non, o non soltanto, nel senso di più narratori che si alternano nell’esporre la storia. Una narrazione è spesso un’operazione tra il giornalistico e il poliziesco: per ricostruire un avvenimento o una biografia si dovrà dunque interpellare, o meglio intervistare, un buon numero di persone.

Ecco: quelle testimonianze audio renderanno di certo più appassionante e vario un podcast narrativo.

Scrittura e registrazione

Dopo la fase di documentazione c’è quella, altrettanto delicata, in cui si struttura il podcast e lo si scrive. Qui, naturalmente, si possono adoperare strumenti e trucchi della narrativa: dai flashback alle anticipazioni, dalla creazione della suspence alla calibrazione tra le parti affidate alla voce narrante e quelle lasciate agli altri personaggi (persone reali intervistate, o creazione ad hoc di ulteriori narratori o di personaggi realmente coinvolti nella storia narrata).

C’è poi il momento della registrazione: qui Iovane passa rapidamente in rassegna gli strumenti necessari, su cui altri autori (in libri che abbiamo recensito) si sono soffermati più a lungo.

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Proporre un podcast

Infine, in Podcast narrativo vengono forniti alcuni utili consigli su come proporre il proprio lavoro agli editori.

Chiudono il volume una bibliografia e una sitografia. Oltre, naturalmente, al consiglio di ascolto di alcuni podcast narrativi di successo.

Insomma: chi ha una storia nel cassetto e vuole mettersi all’opera?

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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