Batterie cinesi, dopo il gas è la nuova dipendenza dell’Europa

Tutto quello che nutre ci distrugge, la massima si sposa bene in fatto di batterie cinesi, dopo il gas è la nuova dipendenza dell’Europa.

Così la Cina mette al guinzaglio l’Europa

Silenziosa e produttiva, la Cina in estate fa esplodere il mercato auto Russo al +131,5%. Ora, lavora alacremente per mettere le mani sull’Europa, con le batterie per le vetture.

Attenzione, è vero che il save the date per la transizione elettrica si avvicina. È vero, anche, che l’Ue con l’avvento del conflitto è stata scaltra ad affrancarsi dalla dipendenza del gas dalla Russia, grazie alla Cina.

Ma, l’anticipazione di Reuters è lo sgancio di una mina, anticipando il documento preparato dalla presidenza spagnola dell’Ue, che sarà sul tavolo del prossimo consiglio europeo.

Letà dell’oro della Cina?

La dinastia Tang è considerata da molti storici l’età d’oro dell’impero cinese. Ecco la storia si potrebbe ripetere stando al documento visionato da Reuters. Questo sarà sul tavolo dei leader europei al prossimo consiglio europeo. Precisamente è in programma a Granada, in Spagna, il 5 ottobre.

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Un’agenda rovente

La Commissione europea nel piatto farà trovare le proposte, per ridurre il rischio di un’eccessiva dipendenza dell’Europa dalla Cina.

E qualcuno già si chiede: come si potrebbe arginare tutto questo?

Sempre come si legge da Reuters, con la necessità di una diversificazione verso l’Africa e l’America Latina. 

Ancora, come ne scrive Reuters, il documento pone l’accento che a causa della natura intermittente delle fonti di energia rinnovabile come il solare o l’eolico, l’Europa avrà bisogno di modi per immagazzinare l’energia per centrare l’obiettivo di azzeramento delle emissioni di anidride carbonica entro il 2050.

Sempre il documento riporta: “Questo target farà salire alle stelle la domanda di batterie agli ioni di litio, celle a combustibile ed elettrolitiche, che si prevede si moltiplicherà tra le 10 e le 30 volte nei prossimi anni”.

Ricordiamoci sempre che di Celle e di batterie la Cina è il massimo produttore mondiale. “Senza l’attuazione di misure incisive, entro il 2030 l’ecosistema energetico europeo potrebbe avere una dipendenza dalla Cina di natura diversa, ma con una gravità simile, a quella che aveva dalla Russia prima dell’invasione dell’Ucraina”, come riportato nel documento.

Verso il 2030

L’Europa potrebbe non aver fatto bene di conto?

Il dubbio sorge, visto che la Cina per la produzione di batterie al litio e di celle al combustibile, di grande importanza per il funzionamento di auto elettriche, smartphone e sistemi di stoccaggio, è un forte leader.

Soprattutto, l’ipotesi paventata nel documento rischierebbe di innescare un’altra salassata del settore senza precedenti, come sta già avvenendo per il caro carburante.

Sì, l’Ue sì è affrancata dalla Russia per quanto riguarda l’approvvigionamento dal gas, ma la scelta sta gravando pesantemente nei portafogli di numerose nazioni, inclusa l’Italia.

 

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