Apple rifiuta l’aumento dei prezzi dei chip TSMC

Secondo quanto riferito dall’Economic Daily News, Apple ha rifiutato di accettare un aumento di prezzo dal suo unico fornitore di chip, TSMC. A quanto pare, infatti, la compagnia di Cupertino è del tutto contraria all’idea di aumentare le spese il prossimo anno. Ma andiamo a vedere i dettagli della questione.

Chip TSMC: Apple rifiuta di accettare l’aumento del prezzo

TSMC, il più grande fornitore di Apple, ha pianificato di aumentare i suoi prezzi dal 6 al 9% per il prossimo anno, a seconda del processo di fabbricazione. Un incremento alquanto gravoso, considerando che i componenti della compagnia sono già il 20% più costosi di quelli di tutti i competitor. D’altronde, le fonderie più piccole hanno aumentato i propri prezzi negli ultimi anni a causa dei maggiori costi di materiale e logistica. TSMC, infatti, ha speso circa 100 miliardi di dollari in nuovi investimenti per i prossimi tre anni, quasi costringendo gli stabilimenti ad aumentare i prezzi e trasferire i costi aggiuntivi sui clienti.

A seguito di trattative, Apple ha apparentemente rifiutato di accettare ulteriori aumenti di prezzo per i chip TSMC. Il che rende alquanto complessa la situazione del fornitore. Certo, è vero che TSMC produce tutti i chip in silicio personalizzati di Apple, ma si stima anche che la compagnia di Cupertino rappresenti più di un quarto dell’intero fatturato di TSMC, il che significa che le due società sono fortemente legate una all’altra. Nonostante questo, un miglioramento delle prospettive di fornitura dell’industria dei semiconduttori, indipendentemente dall’inflazione, pare abbia rafforzato il rifiuto di Apple di acconsentire agli aumenti dei prezzi. Aspettiamo allora di capire come si evolverà la situazione.

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