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Lettera a Cloe Bianco, non possono impedirci di sognare un’Italia migliore ed inclusiva

Ciao Cloe

e adesso di cosa rideranno?
Adesso contro chi punteranno il dito?
A chi daranno la colpa nei loro post sui social?
Da chi difenderanno i loro sani valori adesso?

Te lo dico io Cloe, troveranno sicuramente qualcun altro.
Troveranno un’altra persona transessuale da prendere di mira, lo rifaranno con una persona omosessuale, punteranno il dito contro una persona nera, contro una con l’accento dell’est o con gli occhi a mandorla.
Per loro l’importante è che siano gli altri, ma non essi stessi.
I “cattivi” e quelli “sbagliati” sono sempre gli altri.

Quando capiranno che gli altri in realtà sono anche loro?

Al posto tuo Cloe potevo essere io e come noi due tantissimi “altrə”.

Anche tu ti sei chiesta perché ce l’hanno con te Cloe?
Anche tu ti sei chiesta cosa hai fatto di male per meritarti tutto ciò?

Non c’è cosa più brutta di non essere accettati ed essere respinti per quello che si è.
Vai a spiegar loro che anche te sei fatto di carne, che anche te respiri la stessa aria, che vivi delle tue emozioni e nelle tue vene scorre lo stesso sangue rosso.
Sembra assurdo vero Cloe?
Sembra assurdo dover ripetere quel che ci insegnano fin da bambini, che siamo tutti uguali, ma è crescendo che ci complichiamo la vita, o meglio dire la complichiamo agli altri.

Veniamo al Mondo abituati a vivere seguendo delle regole, ma non scordiamoci che se vogliamo e se le riteniamo ingiuste le possiamo correggere.
Nel tuo blog lo ripeti di continuo Cloe, ripeti quanto sia necessario in Italia la messa in atto dei diritti umani fondamentali delle persone transgenere, basati sui principi di depatologizzazione e autodeterminazione.

Come te anch’io, insieme ad altrə, lotto per rendere l’Italia un paese migliore ed inclusivo.

Come dici te Cloe, siamo noi le persone coraggiose, pertinaci, affermative di sé, transgenere e non transgenere, disposte a rompere gli schemi e i rapporti costituiti nella società italiana, i quali sono sempre più lontani dalle culture avanzate favorevoli alla dignità e ai diritti delle persone.

E sai cosa Cloe, siamo tantissimə, tantissimə a vedere un Mondo a colori, lontani dal buio che per anni ci ha oscurati.

Persone mediocri che si accontentano dei piccoli voli, come un gabbiano di scogliera, non troveranno mai adatte a loro questa nostre proposte Cloe, lo ripeti anche te nel tuo blog.
Per migliorare questo paese bisogna desiderare di volare alto e voler realizzare i nostri desideri, come il gabbiano Jonathan (Il Gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach), ossia realizzare in Italia quello che è già realtà in altri Paesi, dove da loro anche i gabbiani di scogliera si nutrono normalmente della dignità e dei diritti umani fondamentali.

Non posso impedirci di pensare,
non possono impedirci di sognare,
non possono impedirci di lottare,
sia quando c’è il sereno, sia quando il cielo è grigio, come adesso che non ci sei più Cloe.

Ti saluto Cloe, ma non lo faccio in italiano, lo voglio fare nella lingua che per anni e anni ho dovuto parlare a bassa voce per non essere etichettato come “l’altro”.

Lamtumirë, prehu në paqe. ❤
Arbër

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