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Code Vein provato in anteprima al Gamescom, ecco le nostre impressioni

Colonia – In occasione del Gamescom di quest’anno tenutosi a Colonia, abbiamo avuto modo di provare in anteprima Code Vein, il nuovo action RPG di Bandai Namco.

Il titolo era stato già annunciato nel 2017 ma a causa di alcuni rallentamenti nella produzione e nella volontà del publisher di pubblicare un gioco migliore, la sua uscita, inizialmente prevista per il 2018, è stata posticipata al 27 Settembre 2019. Questa scelta impopolare è servita per offrirci un prodotto completo?

Code Vein

I primi minuti del nostro hands-on ci hanno subito immerso nel mondo di Code Vein e di quell’atmosfera tetra che caratterizza il gioco. Si tratta infatti di un Action RPG ambientato in un mondo post-apocalittico abitato ormai da pochissimi superstiti. Al centro della trama del gioco c’è una società segreta di sopravvissuti chiamata Vein. L’ultimo vero gruppo di superstiti che lottano per la sopravvivenza grazie a preziose abilità ottenute in cambio dei loro ricordi e della sete si sangue. I membri della Vein che si arrendono pienamente alla sete di sangue diventano i Perduti, fantasmi demoniaci che si aggirano nelle rovine del mondo.

Il protagonista del gioco è un membro dei Vein. Sebbene durante la nostra prova il personaggio era già pre-impostato, Bandai Namco ha assicurato che la personalizzazione dei personaggi sarà ampiamente soddisfacente. Accanto a noi, durante la nostra discesa negli inferi, c’era Io, una misteriosa ragazza dotata di poteri curativi e potenti attacchi a distanza che ci ha aiutato nella nostra lotta contro i Perduti. I nemici sono ben caratterizzati e diversificati e faranno di tutto per ucciderci, dopotutto si tratta di un vero e proprio Souls-like. La morte è infatti dietro l’angolo e, nonostante si sia trattato di un livello relativamente semplice, durante la nostra proviamo siamo morti parecchie volte.

È vero però che spesso e volentieri i nemici non presentano un’AI sconvolgente. Dopo aver preso dimestichezza con i comandi, siamo riusciti ad aggirarli con fin troppa facilità e, anche quando sono presenti più nemici contemporaneamente, raramente attaccavano insieme. Questo può essere dovuto però alla semplicità dei livelli iniziali. Aspettiamo di provare la versione completa del gioco per confermare o smentire questa caratteristica.

Il soulslike post-apocalittico

Quello che salta subito all’occhio in Code Vein è la grande possibilità di personalizzare il gameplay e i combattimenti in base al nostro stile di gioco. Le armi a disposizione, infatti, sono moltissime. Tra grosse asce, spade veloci e armi ibride, le possibilità sono moltissime. Durante la prova abbiamo munito il nostro personaggio di un’affascinante spada/fucile in grado di colpire i nemici a distanza per poi affettarli una volta a portata di spada. In Code Vein, infatti, non è possibile specializzare i personaggi in una classe ben precisa. Il gioco permette infatti di cambiare la propria specializzazione in qualsiasi momento del gioco grazie ai Blood Code. Quest’ultimi permettono al personaggio di usare determinate armi e poteri unici.

Uccidere i nemici da un grande senso di soddisfazione. La grafica in stile anime rende perfettamente l’atmosfera voluta dai suoi ideatori e gli schizzi di sangue che fuoriescono ad ogni colpo rendono il giocatore completamente immerso nell’azione. Essendo i protagonisti dei veri e propri vampiri, il sangue è un elemento indispensabile del gioco che permette di utilizzare attacchi alternativi o poteri speciali che cambiano a seconda della propria specializzazione o arma utilizzata. Si tratta di piccoli pretesti che arricchiscono però il gameplay con interessanti varianti.

Durante la nostra prova non sono mancati, ovviamente, momenti eccessivamente vivaci dove ci siamo trovati più volte disorientati a menar fendenti in aria. Da questo punto di vista la telecamera non aiuta. Troppo spesso, infatti, non segue le spalle del personaggio o lo segue troppo da vicino facendo perdere il rapporto con lo spazio che ci circonda. Si tratta di un difetto non da poco per un gioco di questo tipo dove la consapevolezza dei posti in cui nascondersi o rotolare è fondamentale.

Conclusioni

In definitiva Code Vein ci ha divertito e non poco. Gli elementi alla Dark Souls immersi nello stile anime possono essere una combinazione vincente se si riesce però ad aggiustare delle piccole imperfezioni in termini di combat-system e telecamera. Non ci resta che aspettare la prova completa del gioco e alla nostra recensione.

Nel frattempo vi ricordiamo che Code Vein uscirà il 27 Settembre su PlayStation 4, Xbox One e PC. Una demo del gioco sarà invece disponibile a partire dal 3 Settembre. 

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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