Quando la pezza è peggio del buco: DAZN aveva promesso un indennizzo per scusarsi a causa dei disservizi, tuttavia il voucher non funziona per più di due ore.
DAZN: quando la pezza è peggio del buco
DAZN sempre più nell’occhio del ciclone. Dopo i recenti disservizi che hanno fatto infuriare i tifosi, arriva un’altra brutta figura per il servizio di streaming. Difatti l’azienda aveva promesso uno sconto di 20 euro per gli utenti che hanno riscontrato problemi per le partite del 23 settembre. Tuttavia, il voucher per richiedere l’indennizzo, non ha funzionato per più di due ore, spazientendo ulteriormente gli utenti. Ecco come DAZN oggi ha proposto il rimborso:
«Ciao Xxxx, sappiamo che giovedì 23 settembre tra le 18.30 e le 19.00 hai riscontrato difficoltà ad accedere alla nostra App. Ci scusiamo per l’accaduto e, come annunciato già nel tardo pomeriggio di giovedì, oltre ad esserci attivati prontamente per risolvere la problematica, abbiamo deciso di indennizzare tutti i clienti che hanno subito il disservizio. Per questo motivo ti offriamo la possibilità di richiedere un voucher gratuito del valore di 20€ utilizzabile sullo Store Digitale del tuo fornitore terzo di servizi di pagamento alle condizioni da questo applicate. Per richiedere il tuo voucher clicca qui sotto e acconsenti alla ricezione del voucher sulla pagina web dedicata entro il 01/11/2021».
Ma oltre il danno la beffa, in quanto cliccando sulla richiesta di rimborso compariva una schermata di errore. Il Corriere della Sera fa sapere che DAZN aveva anche promesso un mese gratuito per coloro che avevano riscontrato difficoltà con l’App. Sempre il Corriere spiega che “il voucher va richiesto solo da quegli utenti che effettuano il pagamento attraverso fornitori terzi (come Apple, Google e Amazon)”. Per tutti gli altri non sarebbe necessario nessun processo di rimborso, dato che avrebbero già ricevuto un mese gratis come indennizzo.
DAZN ha dichiarato che i disservizi dietro il rimborso sarebbero stati causati da un picco di traffico. Tutti gli utenti, ricevuta la mail, hanno avviato la procedura intasando così i server. Dopo circa due ore di errori e frustrazioni, il servizio è tornato attivo, e gli utenti hanno potuto ricevere il tanto agognato rimborso.
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