La recensione di DJI Osmo Action 4: l’anti-GoPro?

Un sensore più grande, migliori prestazioni in condizioni di scarsa luminosità e l’introduzione delle registrazioni in Log.
Potremmo sintetizzare così le novità di questa DJI Osmo Action 4.
Novità che – ve lo anticipiamo subito – non bastano a surclassare del tutto la concorrenza, ma è evidente che GoPro non è più il leader incontrastato della categoria.
Prima però di spiegarvi perché è bene raccontarvi com’è fatta questa action cam.

La recensione di DJI Osmo Action 4

Inutile girarci intorno: esteticamente non cambia nulla.
Il design è rimasto invariato ed estremamente simile alla concorrenza: un rettangolo nero, con la lente sulla parte frontale, due display LCD a colori – entrambi touchscreen -, il tasto per la registrazione posizionato sulla parte superiore e il pulsante di accensione a sinistra che permette anche di cambiare modalità.

Abbiamo poi due sportellini ai lati: uno per l’accesso al connettore USB-C, necessario per la ricarica, e uno per estrarre ed eventualmente cambiare la batteria. Tra l’altro esiste un bundle – l’Adventure Combo – che include una custodia per la ricarica delle batterie, custodia che contiene ben 3 batterie. Qual è il plus?

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1. non rimarrete mai a secco di batteria visto che ognuna offre circa 75 minuti di registrazione in 4K a 60 fps;
2. le caricate in blocco tramite USB-C prima di un viaggio o di uno shooting, che è sicuramente più comodo;
3. il trasporto è agevolissimo;
4. il case ha 3 LED, uno per ogni batteria, che vi comunica lo stato della stessa: verde se è carica, arancione se ne avete consumata un po’ e rosso se la situazione è drammatica.

Non dimentichiamo poi che il frame di questa Osmo Action 4 è in metallo e che è resistente alle cadute e, naturalmente, all’acqua – fino a 18 metri senza il case.
E sì, ritroviamo il sistema di aggancio magnetico che vi facilita la vita quando montate gli accessori.

Ok ma come si comporta sul campo?

In fondo è la domanda più importante.
A nostro avviso sono due gli aspetti che contano nell’uso quotidiano: quanto è facile da usare e come registra.

L’utilizzo è agevolissimo, proprio come sul modello precedente: i display sono reattivi, le icone sono semplicissimi da interpretare, i parametri molto chiari e ci sono anche i comandi vocali.
In più potete decidere quali modalità vengono mostrate premendo il tasto di sinistra, chiamato Quick Shift; questo significa che se ci sono modalità che non usate spesso, come lo Slow Motion o il Timelapse, potete eliminarle.

DJI Osmo Action 4 prevede due formati,16:9 e 4:3, e avete la possibilità di registrare fino in 4K e fino a 240 fps. Ovviamente potete avere diverse combinazioni di formato, risoluzione e frame per secondo, tenendo presente che ci sono delle limitazioni. Ad esempio, i 240 fps li avete solo con i 1080p mentre il 4K in 4:3 vi blocca a 60 fps.
Non è niente di nuovo e non possiamo nemmeno considerarlo un contro, soprattutto considerando che questa action cam offre comunque grande versatilità e vanta una buona capacità di adattamento a qualsiasi situazione.
In sostanza non importa che stiate girando un cortometraggio, che dobbiate portare a casa il filmato delle vacanze, che siate alle prese con uno sport estremo o che abbiate deciso di darvi al vlogging: c’è una combinazione di impostazioni che risponderà sicuramente alle vostre esigenze.
Tenete inoltre presente che abbiamo finalmente la possibilità di usare il profilo D-Log M a 10 bit, il che significa che potete poi darvi alla color correction in post-produzione. Perfetto se desiderate armonizzare la ripresa con quella di altre camere (o del drone) oppure dare un mood particolare al girato.

Le clip che portate a casa con il sensore da 1/1.3″ sono decisamente interessanti, con colori vividi e una buona qualità del dettaglio. Si comporta abbastanza bene anche in condizioni di luminosità difficili, mantenendo un maggior dettaglio nelle ombre e regalando comunque una buona resa cromatica.
Ecco, non troverete differenze incredibili con la GoPro sul fronte video, mentre diventano un pelo più evidenti quando scattate delle foto, con i RAW di GoPro Hero 12 che sono più dettagliati e con una maggior gamma dinamica.
Ricordatevi però che parliamo pur sempre di fotografie e sono pochissime le persone che usano un action cam per portarsi a casa degli scatti.

Promossa a pieni voti la stabilizzazione e sì, potete decidere l’angolo di visione selezionando Standard (equivalente a 15 mm), Ampio (12 mm) e Ultra Ampio (11 mm). Insomma, in linea con la concorrenza che però sfoggia GoPro Max tra gli accessori per avere un FOV (field of view) ancora più ampio.

In cosa è meglio DJI Osmo Action 4

Se siete qui, c’è una buona probabilità che vi stiate chiedendo se DJI Osmo Action 4 faccia o meno al caso vostro, se sia meglio o peggio di GoPro Hero 12.
Partiamo da un presupposto importante: dipende dalle vostre esigenze.
Ci sono elementi che ci sono piaciuti in entrambi i prodotti.

Partiamo da DJI Osmo Action 4 che dalla sua ha un indubbiamente un bel po’ di punti a favore.
Il primo è il doppio display touchscreen.
Sembrerà una banalità ma se registrate dei vlog, come noi, il fatto di modificare al volo le impostazioni senza cambiare inquadratura, usando lo schermo frontale, è una bella comodità che vi permette di risparmiare tempo ed essere più rapidi quando serve.

Il secondo aspetto è il sistema di montaggio, con la placca magnetica che, anche in questo caso, vi aiuta a velocizzare le operazioni senza però rinunciare a nulla visto che la camera rimane saldamente collegata.

Anche l’autonomia va a favore di Osmo Action 4, persino senza il case e le batterie aggiuntive dell’Adventure Combo. Le ragioni però non si limitano al fatto che le performance sono leggermente migliori rispetto alla concorrenza. In aggiunta infatti abbiamo anche un miglior sistema di raffreddamento che permette all’action cam di non surriscaldarsi neanche dopo lunghi periodi di utilizzo, così siete sicuri di portare a casa il risultato; in secondo luogo lo sportellino che nasconde la batteria è, a nostro avviso, nettamente più accessibile della controparte, senza minacciare la sua capacità di resistere all’acqua.

Abbiamo poi un ultimo plus: la compatibilità con i DJI Mic.
Questo significa che potete collegare i microfoni di DJI tramite USB-C e avere un audio perfetto, senza sforzo visto che è tutto plug and play.
Se fate vlog, è una combinazione incredibilmente utile.

In cosa è meglio GoPro Hero 12

Nonostante DJI Osmo Action 4 si comporti alla grande, GoPro Hero 12 è più versatile dal punto di vista della registrazione e dei formati.
È vero che molti si limiteranno a riprendere in 4K a 60 fps, ma è anche vero che ci sono persone con esigenze diverse e magari molto specifiche, il che significa che potrebbero beneficiare delle riprese in 5.3K a 60 fps offerte da GoPro Hero 12.
Quest’ultima inoltre vi permette di portare a casa scatti da 24 megapixel contro i 10 megapixel di Osmo Action 4, senza contare che – come spiegato poco sopra – i RAW sono migliori e più lavorabili.

Dalla sua poi GoPro ha anche un’interfaccia generalmente più intuitiva, più pulita. Certo, Osmo Action 4 ha il tasto Quick Shift personalizzabile, ma la UI della concorrenza è più accogliente, soprattutto per qualcuno alle prime armi.

La recensione di DJI Osmo Action 4: conclusioni

DJI Osmo Action 4 ci è piaciuta moltissimo.
Ha due schermi touch, ha il sistema di montaggio magnetico, registra in Log, ha una buona autonomia e si accoppia con i DJI Mic. Tutti elementi che la rendono un’ottima scelta, soprattutto se volete usarla per i vlog o comunque per registrare anche del parlato.
Questo non significa che abbia vinto definitivamente lo scontro con GoPro Hero 12, che è ancora un’eccellente action cam con un’ottima qualità dell’immagine e un’ottima stabilizzazione.
DJI però sta giocando bene le sue carte e le sue carte includono anche la possibilità di usare più prodotti del brand insieme, e non è poco.

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