Enel X – la business line globale del Gruppo Enel -, Nissan e RSE – la società pubblica di ricerca per il settore elettrico ed energetico- hanno deciso di avviare la prima sperimentazione per lo sviluppo e la dimostrazione del Vehicle to Grid. Ma che cos’è esattamente? Si tratta di una tecnologia che consente alle auto di immagazzinare e restituire energia per la stabilizzazione della rete.
Vehicle to Grid: il progetto
A comporre il progetto due infrastrutture di ricarica bidirezionale di Enel X, installate nella microrete sperimentale di RSE, e un’apposita piattaforma di controllo. Tutto questo per utilizzare le Nissan LEAF per stabilizzare la rete.
L’obiettivo è testare le funzionalità del V2G in base alle abitudini degli utenti privati e di coloro che utilizzano veicoli di flotte aziendali. Tutto questo per raggiungere il fine ultimo: capire come sfruttare la tecnologia Vehicle to Grid per massimizzare l’autoconsumo di energia rinnovabile da impianti domestici, ottimizzare i flussi di energia prodotta e consumata a livello locale e, infine, garantire la continuità della fornitura energica anche in caso in interruzioni. A questo poi aggiungete l’opportunità offerta ai possessori di auto elettriche: ottenere una remunerazione per i servizi forniti al sistema elettrico. L’acquisto di auto elettriche a quel punto risulterebbe ancora più incentivato: non solo aiutate l’ambiente ma in cambio avete anche qualche beneficio economico.
Il Vehicle To Grid di Nissan: dalla Danimarca al Regno Unito per favorire le auto elettriche
Il progetto lanciato oggi da Enel X, Nissan ed RSE è un unicum nel nostro Paese, ma in realtà la casa automobilistica non è nuova a questo genere di sperimentazioni.
Nel 2016 infatti Nissan, Enel e Nuvve hanno lanciato in Danimarca il primo Hub V2G al mondo interamente commerciale, composto da 10 unità Enel V2G e 10 Nissan e-NV200, van elettrici al 100%. Un sistema che permetteva ai veicoli commerciali di ricevere o cedere energia alla rete elettrica nazionale contribuendo alla già citata stabilizzazione della rete elettrica.
Anche nel Bel Paese Nissan ha avuto qualche esperienza positiva. Nel 2017 infatti la casa automobilistica portò a Genova il V2G e Nissan LEAF grazie ad un accordo siglato con Enel Energia e l’Istituto Italiano di Tecnologia. Lo scopo? Dare vita ad un progetto pilota di car sharing elettrico aziendale con colonnine di ricarica Vehicle To Grid situate proprio presso la sede dell’IIT di Genova.
Il 2018 invece è l’anno di Regno Unito e Germania. In terra anglosassone Nissan e i suoi partner hanno dato vita a e4Future, il primo progetto a predisporre una dimostrazione ad ampio raggio di questo tecnologia. Il tutto con un finanziamento di 30 milioni di sterline da parte del governo britannico e dello IUK. È però la Germania il territorio più importante: qui Nissan LEAF si è attestata come la prima auto 100% elettrica ad aver superato la fase di prequalificazione come sistema di accumulo di energia elettrica secondo le linee guida dei TSO ((Transmission System Operator) tedeschi.
Ovviamente questo è solo l’inizio: per Nissan il viaggio continua.
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