Il CEO di Google, Sundar Pichai, ha detto che il fatto che Google abbia l’esclusiva come motore di ricerca di default sugli iPhone e tutti i prodotti Apple dia una “cattiva impressione”. O perlomeno, lo diceva diversi anni fa, quando non era ancora alla guida dell’azienda di Mountain View. Ma le sue dichiarazioni, recentemente emerse in un processo, potrebbero avere un impatto anche nel prossimo futuro.
Google e l’esclusiva per la ricerca su iPhone, criticata anche dal CEO
Durante il recente processo antitrust contro il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, una corrispondenza e-mail del CEO di Google, Sundar Pichai, ha suscitato l’interesse anche della stampa. La e-mail, datata 2007, Pichai l’ha inviata quando ancora gestiva il team di Chrome ai co-fondatori Larry Page e Sergey Brin.
Pichai esprimeva preoccupazione riguardo al fatto che Google fosse l’unica opzione di ricerca predefinita nel browser Safari di Apple. Lo riteneva “brutta impressione” (“bad optics” in originale) e non una buona esperienza per l’utente.
Questo punto di vista da parte dell’attuale CEO di Google sembra confermare le affermazioni del Dipartimento di Giustizia secondo cui Google esercita un monopolio illegale nel settore della ricerca online.
Un monopolio di fatto?
Come riporta Bloomberg, la causa vuole verificare se Google esercita un monopolio sul settore della ricerca nei dispositivi della Mela, in particolare sugli iPhone. Una delle questioni da risolvere sta nel fatto che Google pagherebbe una notevole somma di denaro per essere il motore di ricerca predefinito per i dispositivi Apple. Joan Braddi, un dirigente di Google, ha confermato che Google effettivamente paga una grossa somma di denaro per mantenere questi accordi esclusivi. “Non è sempre stato così, ma oggi sì” ha confermato.
Google ha sostenuto durante il processo di non esercitare un monopolio nella ricerca online, sostenendo che gli utenti possono facilmente modificare le impostazioni predefinite. Tuttavia, sia i rivali che il Dipartimento di Giustizia hanno contestato questa affermazione, sostenendo che Google rende difficile il passaggio da Google a un’altra opzione.
Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha anche evidenziato che Google domina il mercato e che i rivali come Bing hanno poche possibilità di guadagnare quote di mercato. Di recente, è emerso che Microsoft fosse sul punto di vendere Bing ad Apple, proprio perché diventasse il motore di ricerca di default degli iPhone. Ma Apple dubitava potesse competere con Google.
Le dichiarazioni di Sundar Pichai potrebbero avere un peso sulle decisione della corte, che potrebbe obbligare Apple a fornire alternative per la ricerca online sui propri dispositivi. Ma non potremmo saperlo fino a un eventuale condanna: vi terremo aggiornati.
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