Meta sta pianificando di aggiungere nuove funzionalità a pagamento all’interno delle sue app Facebook, Instagram e WhatsApp, per attirare nuovo pubblico pagante. Proprio per questo l’azienda avrebbe creato un nuovo team col compito di ideare nuove esperienze a pagamento per le app di Meta.
Meta punta sulle funzionalità a pagamento per Facebook, Instagram e WhatsApp
Meta starebbe creando un nuovo team che si occuperà di identificare e creare “possibili funzionalità a pagamento” per Facebook, Instagram e WhatsApp. O almeno questo è quello che si evince da una nota interna inviata ai dipendenti la scorsa settimana e intercettata dalla testata The Verge.
Questo nuovo team diventerebbe la prima vera e propria divisione dedicata alla creazione di funzionalità a pagamento all’interno delle app del colosso Meta, che insieme vantano miliardi di utenti. La divisione è stata creata dopo che l’attività pubblicitaria di Meta è stata gravemente danneggiata dalle novità di iOS riguardo il monitoraggio degli annunci, e da un più ampio calo degli investimenti pubblicitari digitali. Il team, chiamato New Monetization Experiences, sarà guidato da Pratiti Raychoudhury, che in precedenza era il capo della ricerca di Meta.
In un’intervista con The Verge, il vicepresidente della monetizzazione di Meta che supervisiona il gruppo, John Hegeman, ha affermato che la società è ancora impegnata a far crescere la propria attività pubblicitaria. E che non avrebbe in programma di consentire alle persone di pagare per disattivare gli annunci nelle sue app. “Penso che ci siano opportunità per creare nuovi tipi di prodotti, funzionalità ed esperienze per cui le persone sarebbero disposte a pagare. E per cui sarebbero entusiaste di pagare”, ha affermato. Non ha voluto, però, approfondire le funzionalità a pagamento che sono state pensate al momento.
Sarebbe una nuova opportunità di guadagno per il colosso
Le entrate di Meta provengono quasi interamente dalle pubblicità e, sebbene abbia già diverse funzionalità a pagamento nelle sue app, il colosso non ha mai visto queste feature una priorità fino ad ora. Ma Hegeman ha affermato che “se ci sono opportunità per creare nuovo valore, linee di reddito significative e anche fornire una certa diversificazione, questo ovviamente essere qualcosa che sarà attraente”.
A lungo termine, Meta vede le funzionalità a pagamento diventare una parte più significativa della sua attività. “Su un orizzonte temporale di cinque anni, penso che possa davvero muovere l’ago della bilancia e fare una differenza piuttosto significativa”, ha affermato.
Come anticipato, nelle app di Meta ci sono già alcune funzionalità a pagamento, ma non sono mai state spinte o pubblicizzate troppo. Gli amministratori dei gruppi Facebook possono addebitare l’accesso a contenuti esclusivi e le “stelle” virtuali possono essere acquistate da inviare ai creatori. WhatsApp addebita ad alcune aziende la possibilità di inviare messaggi ai propri clienti; e Instagram ha recentemente annunciato che i creatori potrebbero anche iniziare ad addebitare un abbonamento per l’accesso a contenuti esclusivi.
A giugno, però, Mark Zuckerberg aveva dichiarato che la società non avrebbe preso una fetta delle transazioni dalle funzionalità a pagamento e dagli abbonamenti fino al 2024.
Le funzionalità a pagamento sono ormai comuni nel mondo social
In ogni caso Meta, con le sue app, non è l’unica azienda che sta spingendo sempre di più verso le funzionalità a pagamento. Negli ultimi anni, infatti, le app social media sono diventate sempre più incentrate sul pagare una somma per accedere a feature esclusive. TikTok, ad esempio, dall’inizio dell’anno ha iniziato a testare degli abbonamenti per i creator e Twitter ha la sua iscrizione Super Follows.
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Anche Telegram si è unito al carro, rilasciando da pochi mesi la versione Premium a pagamento, così come Snapchat. Per non parlare di Discord, che da anni offre l’abbonamento Nitro per sbloccare alcune funzionalità esclusive.
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