Forza 4, ovvero il gioco del Tris diventato adulto. La macchina del tempo

Un tempo, quando il mondo era una prateria per ingenui che coi cavalcavamo con fierezza, ci bastavano pochi centimetri di carta e una matita per istituire feroci sfide a tris.

Poi un giorno, in chissà quale trattoria di provincia, qualcuno avrà avuto la brillante idea: perché non trasformare questo passatempo dal sapore quasi carbonaro in un vero e proprio gioco da tavolo? Trovando magari il modo non solo di renderlo un po’ più comodo, ma anche un po’ meno estemporaneo?

Non sappiamo se Forza 4 sia nato davvero così, ma saremo quasi pronti a scommetterci.

Cos’è Forza 4

Forza 4 è quella grande matrice in plastica blu con quarantadue fori, sette in orizzontale per sei in verticale.

I due concorrenti, nei rarissimi casi in cui non sia andato smarrito un numero imprecisato di pedine, può sfidarsi. Pedine gialle contro pedine rosse, scopo del gioco è allineare quattro pedine del proprio colore in verticale, orizzontale o (tenetevi forte) diagonale.

Insomma: un tris più grande in cui si sfrutta quella comodissima invenzione della natura chiamata forza di gravità.

Nascita e successo di Forza 4

Le origini di Forza 4 affondano nel mito. Messo sul mercato statunitense da MB (Milton Bradley, nel 1984 acquistata dalla Hasbro), il gioco è arrivato in Italia “qualche anno dopo”, come si può leggere nell’apposita voce della (di solito) rigorosa Wikipedia.

Sappiamo poi che esistono versioni moderne di Forza 4, ma tutte pericolosamente vicine a quella originale: certo, perché la regola del gioco in fondo è una, e non c’è poi molto di modificabile. Non si scherza con i Grandi Classici.

Forza 4 o Forza quattro?

Per dimostrare una volta di più come questo gioco di origine ancestrale abbia basato larga parte delle sue fortune sulla tradizione orale, possiamo concentrarci sul nome: Forza 4 o Forza quattro?

Dilemma irrisolvibile. Sulla scatola campeggia il numero “4”, ma il nome si trova ovunque scritto nell’uno e nell’altro modo. La povera Wikipedia, evidentemente mandata in crisi dal gioco, riporta la voce “Forza quattro”, ma poi nel testo si trova scritto unicamente “Forza 4”.

Ma veniamo al gioco in sé.

Quei mascalzoni dei genitori

Una delle cose più turpi (e divertenti) era – ed è – sfidare i bambini a Forza 4 e trionfare senza pietà.

Questo perché i giovanissimi, di solito, non badano più di tanto alle sequenze di pedine in diagonale. O, tutti concentrati nella costruzione della propria tattica d’attacco, ignorano ogni minima difesa.

Il consiglio è di giocare a Forza 4 con i propri figli in questi giorni vicini al Natale, in modo da soggiogarli psicologicamente: vedrete che non chiederanno altro in dono a Babbo Natale se non un po’ di pace interiore.

Abbiamo una teoria (ma non spifferatela a nessuno)

Scherzi a parte, uno dei nemici giurati di Forza 4 è davvero la distrazione.

Nel senso che, restando entrambi i giocatori un minimo concentrati sulla – chiamiamola così – scacchiera, è altamente probabile che una partita finisca mestamente in parità.

Sì, sappiamo bene che per Forza 4 ci sono diverse teorie, tutte infallibili (secondo chi le adotta). Meglio partire per primi, anzi no per secondi. Meglio partire dal centro, anzi no dai lati.

Anche noi abbiamo la nostra teoria, ma se tra i lettori di Tech Princess ci fossero campioni di questo gioco, saremo ben lieti di essere smentiti. E insomma, la nostra teoria è che a Forza quattro non esistano tattiche vincenti, ma solo giocatori più o meno capaci di concentrarsi e di tenere d’occhio la disposizione delle proprie e altrui pedine.

Siamo stati blasfemi?

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Il crollo delle illusioni

Pensavamo, cari lettori, che fosse come vi abbiamo appena detto.

Invece, decenni dopo le nostre gagliardissime partite da bambini, ecco che qualcosa ci chiama con violenza a sé, trascinandoci via per sempre dalle illusioni della giovinezza.

Questo qualcosa è l’ultimo paragrafo dell’ormai arcinota voce di Wikipedia. Che così recita: “Forza 4 è un gioco ‘risolto’: con questa definizione si intendono tutti quei giochi i quali hanno una sequenza di mosse pre-calcolate che, se eseguite, portano inevitabilmente alla vittoria di uno dei concorrenti. In Forza 4 il giocatore che comincia la partita ed esegue tutte le mosse ‘giuste’ arriverà inevitabilmente a vincere l’incontro.”

A questo punto, se qualcuno vi invita a giocare a forza 4 pretendendo di iniziare lui, rispondete che avete già un altro impegno.

Leggi anche: Il mitico, e vagamente poliziesco, “Indovina chi?” La macchina del tempo

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