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Una vittoria per Free Now

Ora i tassisti milanesi possono utilizzare applicazioni di terze parti come Free Now, dando così il via alla libera concorrenza

È via libera all’utilizzo di applicazioni digitali di terze parti, come Free Now, per la prenotazione di un taxi. Il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza del Tar del Lazio ed ha dato la possibilità alla libera concorrenza a vantaggio dei tassisti e degli utenti finali.

Free Now, si dà il via alla libera concorrenza

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È ufficiale, il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza del Tar del Lazio sulle clausole di esclusiva dei radiotaxi  – le centrali radio – milanesi. Confermando così l’illiceità delle condotte di alcuni radiotaxi di Milano che avevano impedito ai propri membri l’utilizzo di applicazioni digitali “aperte”, come Free Now.

“Siamo decisamente soddisfatti della sentenza del Consiglio di Stato.” ha commentato Ottavia Marotta, Public Affairs Manager di FREE NOW Italia. “Finalmente la sentenza sostiene la libertà imprenditoriale dei tassisti, riconoscendo gli indubbi benefici della coesistenza tra sistemi tradizionali e sistemi tecnologici innovativi di procacciamento corse taxi. Benefici non solo per i tassisti, adesso liberi di scegliere con quali e quanti operatori lavorare, ma anche per i passeggeri, che ora avranno a disposizione una flotta taxi più ampia ed un servizio ancor più efficiente e di qualità.

Con questa decisione, i giudici di Palazzo Spada hanno accolto senza riserve le argomentazioni formulate dall’Autorità e da FREE NOW. Dando così un forte segnale di apertura alla concorrenza nel settore e chiarendo che la forma cooperativa non può mai legittimare clausole anticoncorrenziali. Il messaggio è chiaro, le cooperative radiotaxi non possono limitare, a scapito dell’innovazione e della qualità dei servizi, le libere scelte dei propri membri per mantenere rendite di posizione.

FREE NOW si è sempre battuta per una libera concorrenza. Nonché per offrire ai tassisti ulteriori strumenti per l’acquisizione della clientela ed all’utenza un più facile accesso al servizio taxi.” ha affermato Marotta.

Si mette un punto finale al regime esclusivo dei radiotaxi milanesi, rendendo ufficialmente possibile l’utilizzo di applicazioni di terze parti. Come ha concluso Ottavia Marotta, ora c’è piena fiducia che venga riconosciuta la stessa legittimità anche per il giudizio, ancora in corso, sui radiotaxi romani.

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