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Fujifilm X-T200 recensione: la piccola che sogna in grande

Il corpo minuto nasconde un mondo di funzioni sia per i fotografi che per i videomaker, la X-T200 vi sorprenderà

Fujifilm X-T200 recensione

Fujifilm X-T200 recensione – Fujifilm ad inizio di questo 2020 si è data molto da fare, presentando 3 prodotti della serie X tutti con un proprio pubblico di riferimento ben distinto. Sto parlando di X-T4, di X100V e di X-T200, di cui vi parlerò nel dettaglio proprio qui di seguito. Se la prima è destinata ad un pubblico avanzato, la seconda per chi cerca stile e qualità per la fotografia street o di viaggio, la piccola X-T200 può essere invece considerata l’anello di congiunzione tra il mondo professionale e quello amatoriale di Fujifilm.

La Fujifilm X-T200, come tutte le mirrorless della serie X, si presenta con un aspetto che richiama al passato nonostante sia una fotocamera pensata alle nuove generazioni di fotografi e videomaker. Nasce, infatti, con l’intento di rendere più semplice l’approccio per chi si appresta a fare il salto dal mondo degli smartphone. La scelta di un display di grandi dimensioni con una pronta risposta dal pannello touch non è infatti casuale. Ma X-T200 è anche molto altro, offrendo sia modalità di scatto per il principiante che funzioni avanzate e un comparto video di tutto rispetto.

La dotazione a bordo di X-T200 potrebbe far pensare facilmente ad un prodotto di fascia molto più alta rispetto a quella in cui si posiziona, ma in realtà ci sono importanti differenze rispetto alle sorelle maggiori. E a quelle minori.

fujifilm x-t200

Il sensore, ad esempio, non è lo stesso X-Trans a bordo dei prodotti di punta di Fujifilm ma un più classico CMOS da 24,2 milioni di pixel. Vedendo solo il numero di pixel si potrebbe pensare che sia lo stesso del modello precedente (X-T100 nata nel 2018), ma non è così. Si tratta di una versione aggiornata con una capacità di lettura 3,5 volte più veloce e che, non meno importante, ha permesso di innalzare la sensibilità ISO massima fino a 25,600.

Il nuovo sensore ha permesso anche di migliorare gli aspetti video, portando il formato 4K a registrare fino a 30 fps e riducendo l’effetto rolling shutter durante le riprese. A proposito di video X-T200 permette anche di registrare in HDR e di sfruttare una sorta di “gimbal digitale”, che utilizza algoritmi di stabilizzazione e il giroscopio interno per intervenire ed ammorbidire le riprese.

Lato fotografico con la X-T200 possiamo scattare in raffica a 8 fotogrammi al secondo e sfruttare il nuovo sistema autofocus che copre l’intera area del sensore e che è ora dotato delle funzioni Eye Detection e Face Detection.

fujifilm

Un’altra delle caratteristiche principali della nuova X-T200 è il suo display da 3,5 pollici, completamente articolato e in formato 16:9. È stata aumentata anche la risoluzione, che tocca i 2.76 milioni di punti e che assicura una eccezionale resa dei colori e una luminosità che consente una visione chiara anche in piena luce. Considerato il formato wide, quando scatterete nel formato 3:2 sappiate che appariranno due bande nere ai lati. Fujifilm ha lavorato bene anche dal punto di vista della sensibilità del pannello tattile che risulta reattivo e replica abbastanza bene l’esperienza d’uso di uno smartphone.

Design & Ergonomia

La X-T200 è una piccola mirrorless molto leggera che, nonostante sia simile per design e funzionalità alle sorelle maggiori, se ne discosta soprattutto per la scelta dei materiali e per le dimensioni. E questo è uno dei motivi che rende la X-T200 una fotocamera più economica di prodotti come X-T30 e soprattutto X-T4. In un certo senso possiamo fare lo stesso discorso anche per le similitudini con X-A7, molte caratteristiche in comune sul lato pratico ma differenti sul design. Ed in questo caso il prezzo è maggiore. Proprio per questi motivi ho definito la X-T200 un perfetto anello di congiunzione tra le due fasce di prodotti della casa giapponese. 

Il corpo della X-T200 per essere così leggero – appena 370g con batteria e scheda inclusi – è composto in gran parte di materiali plastici e la sensazione al tatto infatti non è delle migliori. Ciò nonostante devo ammettere che è ben strutturata e offre sicuramente una buona praticità d’uso anche se le dimensioni sono davvero minime. Sul retro del corpo macchina c’è spazio quasi esclusivamente per l’ampio display e non c’è il classico selettore a quattro vie, ma solo un piccolo joystick e altri due pulsanti. Considerato che le dimensioni dei tasti sono ridotte al minimo è sicuramente un bene che ce ne siano pochi, potrebbero altrimenti essere premuti accidentalmente. Ma il protagonista è proprio il display da cui possiamo gestire per intero la fotocamera e per cui non sono necessari più pulsanti di quelli che troviamo.  Interessante anche la scelta di proporlo in formato 16:9, soluzione ideale per chi fa vlogging o per chi ama farsi molti selfie. 

fujifilm

Le ghiere sul profilo superiore di questa piccola mirrorless offrono i controlli principali, diaframma, tempi, modalità di scatto e l’ampia ghiera sul lato sinistro – per impostazione predefinita – permette di navigare tra le varie modalità di simulazione pellicola. Muovendo questa ghiera sul display vedremo in anteprima la resa della simulazione corrente e di quelle alternative, così da facilitare la scelta per ogni situazione. Come in tutte le fotocamere ghiere e pulsanti possono anche essere personalizzate a piacere attraverso il menu. Io, per esempio, ho subito impostato i valori ISO su uno dei due pulsanti posti sulla destra del mirino elettronico. 

Ho apprezzato molto anche il nuovo obiettivo con cui ho provato la X-T200: sto parlando del Fujinon XC35mm f/2. È un’ottica che si sposa alla perfezione con questa mirrorless, per dimensioni, design e soprattutto per la qualità d’immagine. Ma sappiamo bene che gli obiettivi Fujinon sono una garanzia da questo punto di vista, anche quelli più piccolo ed economici. Per chi è alle prime armi è sicuramente una validissima alternativa al più costoso fratello della serie XF. 

Qualità d’immagine

Purtroppo la prova pratica di questa X-T200 l’ho dovuta realizzare tra le mura di casa per via della situazione che stiamo vivendo. Ed è un peccato perché una fotocamera del genere è perfetta da portare in giro, da tenere al collo e non sentirla; è veloce e silenziosa, un’ottima compagna per esempio per la street photography. Cercherò, se mi sarà possibile, di ampliare la galleria di immagini di esempio appena sarà possibile. Chiudo subito questo discorso, perché qui quello che ci interessa è vedere cosa è in grado di offrire dal punto di vista della qualità d’immagine la nuova Fujifilm X-T200. 

Da una fotocamera della serie X ormai ci aspettiamo tutti tanto, anche da quelle di fascia più bassa. E la X-T200 non fa eccezione. La definizione dei dettagli è molto buona, come al solito le modalità di Simulazione Pellicola sono un plus di cui nessun altro si può vantare e ho trovato buona anche la gamma dinamica. Lavorando sui file RAW si possono recuperare dettagli sia nelle ombre che nelle alte luci preservando una buona qualità del file. A questo proposito tornano utili anche le modalità automatiche di espansione della gamma dinamica. 

Dal punto di vista dell’esperienza di utilizzo l’unico appunto da fare per una fotocamera di questa fascia è sulla gestione dell’autofocus. Un utente alle prime armi potrebbe perdersi nel cercare di capirci qualcosa tra tutte le modalità disponibili, alcune che potrebbero sembrare anche in contraddizione con altre. Di base ci sono quattro modalità AF: punto singolo, zona, una per il tracking e una denominata tutto. Poi c’è un menu per la selezione del numero di punti di messa a fuoco, 117 o 425, con la seconda opzione utilizzabile solo con la modalità punto singolo. Per chi non è avvezzo alle questioni tecniche, qualche dubbio sicuramente potrebbe sorgere e potrebbe volerci un pochino di tempo per venirne a capo. Ma questo discorso mi fa tornare a ribadire il concetto che questa fotocamera può andare bene sia per il novizio che per chi è più esperto ed è in grado di valutare in autonomia quale sia l’impostazione AF adatta ad ogni situazione. Restando sul tema AF, ho trovato molto preciso e pratico il sistema di messa a fuoco touch, soprattutto in ambito Still-Life. Amo meno, invece, la possibilità di attivare anche lo scatto attraverso il pannello touch perché sono più le volte che fotografo accidentalmente che quelle volute. Ma questo è un discorso che vale per tutte le fotocamera che offrono questa funzione, non solo per la piccola Fujifilm. 

Ma andiamo al sodo: per quanto concerne la sensibilità ISO di questa X-T200 ho notato i primi difetti a 3200 ISO, ma ancora nulla di eclatante. I dettagli iniziano ad ammorbidirsi verso 6400 ISO, che è anche il valore in cui il rumore fa la sua comparsa in modo evidente. 

Come già accennato, lavorando sui file RAW – io l’ho fatto utilizzando Camera RAW – possiamo sicuramente intervenire in modo deciso per ridurre il rumore alle sensibilità più elevate e consentirci così di scattare anche in condizioni di scarsa luce con una certa tranquillità. 
A seguire un’altra serie di esempi in cui vi mostro come ho recuperato delle immagini camera RAW, come si comporta anche il piccolo flash integrato e quanto sia stato facile scattare attraverso l’app Cam Remote di Fujifilm per farmi un autoritratto. L’app è disponibile sia per iOS che per Android. 

Conclusioni

Fujifilm con la X-T200 sta chiaramente puntando ai fotografi alle prime armi, offrendo però un prodotto che nasconde un grande potenziale e che potrà soddisfare a lungo nel tempo. Con questa mirrorless un fotografo principiante può avvicinarsi a questo mondo, crescere e considerare un domani di tenere questo modello magari come secondo corpo da avere sempre con sé. Può essere adatta ad una famiglia che vuole avere una buona fotocamera da portarsi in vacanza, ma anche per creare contenuti di qualità per i social network.
Il prezzo è più alto rispetto a quello delle reflex digitali entry-level che possiamo trovare anche a poche centinaia di euro, ma la differenza è che questa fotocamera di entry-level ha ben poco. Come ho già detto è sicuramente indicata per chi non ha grandi conoscenze, ma sapendola sfruttare la X-T200 vi saprà soddisfare appieno. È chiaro che non abbia lo stesso look&feel delle sorelle maggiori, ma il prezzo di listino è interessante: €869 con la sua ottica standard (XC15-45mm). 

Ideale non solo per i fotografi in erba, ma anche per i videomaker grazie a delle soluzioni video di buona qualità e grazie al display 16:9 e davvero piacevole da guardare. Non è un caso che Fujifilm per questa fotocamera offra anche un kit già pronto per i vlogger che comprende anche un piccolo treppiedi GorillaPod, una scheda SD da 16GB e un microfono Rode VideoMic GO.

Fujifilm X-T200

Pro Pros Icon
  • Compatta e leggera
  • Display 16:9 articolato
  • Design
  • Buona qualità d'immagine
  • Facilità d'uso
  • Interfaccia Touch Screen
  • Ricarica USB
Contro Cons Icon
  • Sensore tradizionale e non X-Trans
  • Materiali utilizzati
  • Pulsanti troppo piccoli

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Autore

  • Luca Forti

    Fotografo dal 2002 e scrivo di fotografia dal 2004: insomma, amo la fotografia e tutto ciò che le ruota intorno. Da due anni sono stato adottato da Milano e da sempre sono appassionato di tecnologia, di praticamente tutti gli sport, amo viaggiare, mangiare bene e non toglietemi il mio gin tonic!

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