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Google: niente Android 12 senza Material You

Lo schema dinamico dei colori del sistema diventerà un prerequisito, almeno per chi vuole le app Google

Google vuole rendere i colori dinamici di Material You un prerequisito per utilizzare Android 12, facendo diventare il design un ‘obbligo’ per tutti i produttori di smartphone. O perlomeno quelli che vogliono utilizzare le app e i servizi Google sul proprio smartphone.

Material You diventerà un prerequisito per Android 12

Il report arriva da Android Police, che fa riferimento a dei documenti aziendali di Google. Secondo i quali dal 14 marzo Google richiederà che tutte le build con Android 12 che vogliono usare i Google Mobile Services (GMS) usino il design con i temi che cambiano colori in base allo sfondo.

Il motore grafico Monet, che Google ha dapprima lanciato come esclusiva per i suoi Pixel 6 e 6 Pro, tra poco diventerà parte di AOSP. Che è il sistema operativo su cui gli altri costruttori di smartphone sviluppano la propria build: pensa a One UI di Samsung o la MIUI di Xiaomi. Quindi Google sta chiedendo a queste aziende che non modifichino la nuova funzionalità, che colorare menu e impostazioni di un colore abbinato al vostro sfondo dello smartphone.

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Chi non soddisferà questo prerequisito, dovrà fare a meno delle GMS. Che includono applicazioni essenziali per il funzionamento di Android come il browser Chrome, Google Maps e YouTube. I costruttori possono sostituirle con altri servizi, come sta facendo Huawei dopo il ban americano. Ma il percorso è costoso, complicato e rischia di scontentare diversi clienti.

Quindi, se questo report dovesse essere confermato, la maggior parte dei produttori aderirà al Material You, mostrando temi a colori dinamici. Sembra che Motorola e Xiaomi stiano già usando il software di Android 12L (la versione per grandi schermi di Android) per adattarsi al cambiamento. Altri come Samsung in One UI 4.0 non utilizzano Monet, ma un servizio proprietario. Che però adotta lo stesso stile nel design e dovrebbe quindi soddisfare i requisiti.

Google negli ultimi mesi sta esercitando il controllo sulle proprie app per uniformare il sistema operativo Android, che i produttori possono modificare essendo open source. Per esempio a dicembre ha imposto che Android 12 includa una pagina per la sicurezza e le emergenze.

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Source
Android Police

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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