Site icon Techprincess

Berlina, Coupé o Monovolume: cosa significano questi termini?

Quante volte abbiamo sentito frasi come “berlina 2 volumi” oppure “auto del segmento C” senza sapere veramente cosa significassero. Certo, un monovolume ci ricorda un’auto abbastanza grossa ma un tre volumi? E la spider, non sarà mica la versione americana della cabriolet?

Vi spieghiamo oggi tre facili criteri per distinguere e catalogare i vari modelli in commercio. Non sarete più impreparati al prossimo acquisto e potrete sorprendere i vostri amici quando, con nonchalance, descriverete con precisione ogni auto che vi passa davanti.

Classificazione in base ai segmenti

La prima classifica che vi proponiamo è quella più semplice, anche se poco usata nella vita comune. Ne esistono diverse varianti: da quella nordamericana a quelle britannica ed europea.

www.jato.com

Analizzando quest’ultima troviamo 6 categorie principali, suddivise grossolanamente per dimensione. Come esempi cercherò di riportare pochi marchi in modo da non confondere troppo le idee:

Alcuni termini meno utilizzati, anche accoppiati ai precedenti, sono:

Classificazione in base ai volumi

Non si tratta di una vera e propria classifica: questa nomenclatura fornisce un’idea del design in base alla geometria degli scompartimenti principali dell’auto. Tali vani (o volumi) sono: vano motore, spazio passeggeri e bagagliaio. Premesso che lo spazio dedicato al motore viene preso come vincolato, descriviamo le caratteristiche principali di queste espressioni.

3 VOLUMI: abitacolo e vano posteriore sono ben distinti; sia per la comunicazione interna sia per il netto stacco del profilo esterno. Normalmente sono vetture di grandi dimensioni, perlomeno in lunghezza, come il classico BMW Serie 3.

2 VOLUMI: sono le configurazioni più usate per le medio-piccole. Offrono compattezza, non separano completamente il vano bagagli dallo spazio passeggeri e permettono variazioni del volume di carico notevoli grazie al ribaltamento dei sedili. Il profilo laterale, meno marcato sul posteriore, dà spazio alla verticalità. In questa categoria possono rientrare tranquillamente le auto a tre porte (ovvero due portiere laterali e un portellone posteriore).

MONOVOLUME: detti anche minivan, offrono un grande spazio interno, un profilo esterno sostanzialmente continuo influenzato nella forma dal vano bagagli. Quasi sempre hanno 5 o 7 posti passeggero anche se ne possiamo trovare di piccole dimensioni.

2 VOLUMI E MEZZO: nati negli anni ’70 come variante delle due volumi, non distinguono completamente i due vani come le 3 volumi ma spezzano leggermente la linea laterale a favore della lunghezza. Per capirci meglio prendete come esempio la Fiat Brava.

Design della carozzeria

 

Photo Credit: huffingtonpost.com

Con l’ampliarsi della gamma di veicoli il modo più efficace per capirsi è essere sempre più specifici. Analizziamo ora termini che sentiamo tutti giorni senza però avere bene in mente l’immagine corretta:

Ricapitolando i termini principali: una qualsiasi auto a tetto fisso, generalmente tre volumi, è definita berlina. Riducendo il numero di portiere a favore di una linea più sportiva otteniamo un coupé’. Mettendo mano al tettuccio abbiamo una cabriolet, allungando invece il retro una station wagon. La spider, a differenza della cabriolet, non deriva da una berlina (è più originale insomma) e le dimensioni sono più contenute; aggiungendo il caratteristico montante fisso otteniamo una targa, riducendo o eliminando il parabrezza una barchetta. Un SUV è un fuoristrada che non fa fuoristrada e un crossover è una station-wagon un po’ più alta.

Exit mobile version