La lista dei soldati digitali che stanno prendendo parte alla guerra ibrida tra Russia e Ucraina si sta allungando sempre di più: stando a quanto emerso dagli studi di un gruppo di ricerca sulla sicurezza informatica chiamato CyberKnow, che sta tenendo traccia dei gruppi di hacker attivi nel conflitto, ci troveremmo di fronte a 50 collettivi che si stanno dando battaglia in ambiente cyber. Di questi quelli che supportano la Russia dichiaratamente sono 14.
Hacker schierati con l’Ucraina: sono 50 i gruppi attivi
Oltre al gruppo Conti, di cui si è parlato nei giorni scorsi come principale oppositore di Anonymous che sostiene Kiev – al cui interno però ci sarebbe una spaccatura – nelle liste pro Mosca ci sono il gruppo Free Civilian, Coming Project, Sandwarm, Ghostwriter, quest’ultimo riconducibile alla Bielorussia, alleata delle Russia in questo momento, nonché una sua estensione, all’atto pratico.
Dalla lista emerge anche una serie di gruppi pro Kiev di provenienza dai paesi più disparati: Georgia (BlackHawks e Gng), Turchia (Monarch Turkish Hactivist), Indonesia (GreenXparta_9haan). Nella lista figura l’esercito di hacker ucraino, IT Army of Ukraine, messo in piedi dal governo di Kiev per organizzare la controffensiva cyber e informativa contro la Russia, che al momento conta 280mila iscritti e continua a difendere strenuamente il paese.
Proprio nelle scorse ore il famigerato gruppo internazionale di hacker, Anonymous, è riuscito ad hackerare i canali televisivi russi, trasmettendo video della guerra in Ucraina e invitando i russi a opporsi al genocidio russo in Ucraina. La popolazione russa è infatti al momento sotto il gioco della censura del Cremlino, che ha vietato di parlare dell’invasione, pena fino a 15 anni di carcere e multe fino a 10.000 euro.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API