Le spie stanno tornando a conquistare i cuori dell’entertainment americano. Lo fanno silenziosamente, come è normale che sia per dei buoni agenti segreti. Ma negli ultimi mesi si sono moltiplicati i progetti legati al mondo dello spionaggio, da Mission: Impossible a Schwarzenegger. E in questi giorni si è aggiunto un nuovo titolo, Heart of Stone che ha debuttato su Netflix facendo parlare parecchio di sé.
Heart of Stone, Netflix lancia la sua maxi-rete di spie
Alla base di questo film c’è un caro vecchio trope della storia dello spionaggio cinematografico, reso popolare proprio dalla saga di Tom Cruise. Si tratta dell’idea della maxi-agenzia, quella posta su un livello superiore alle singole Nazioni. Insomma, non siamo più al servizio segreto di Sua Maestà, ma direttamente al servizio segreto del mondo intero, per abbattere qualsiasi malvagio criminale.
Non solo, ma nel caso del film Netflix Heart of Stone, questa super agenzia segretissima è infiltrata nelle fila di tutte le altre. Troviamo così la nostra protagonista Rachel Stone, che deve segretamente aiutare una squadra del MI6. E per farlo userà il Cuore, ma non il suo: si tratta di un potentissimo algoritmo capace di infiltrarsi in qualsiasi sistema, elaborando una marea di dati, arrivando quasi a prevedere il futuro. Un potere immenso, che è importante non cada in mani sbagliate.
Heart of Stone contiene la gran parte degli ingredienti che caratterizzano le storie di spionaggio più celebri. Non nel senso che la storia sia di per sé prevedibile, quanto che è caratterizzato dagli elementi che siamo abituati a conoscere. Dal “guy in the chair” al passato che ritorna, dalle alleanze che si svelano poco affidabili, ai nemici che forse non lo erano… Insomma, un mix sufficientemente fresco di tutto ciò che conosciamo.
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Il cuore di tutto (forse stiamo iniziando a fare troppi giochi di parole su questo) è un complesso discorso sul controllo del potere. Chi ha diritto di avere tutta quella forza, quell’opportunità incredibile di guidare il mondo e cosa dovrebbe farne? È giusto che qualcuno abbia questa possibilità e cosa succede se sbaglia a usarla?
James Bond a metà tra televisione e cinema
Da un punto di vista produttivo, Heart of Stone si incastra perfettamente nella vita di mezzo che caratterizza la maggior parte delle produzioni di Netflix. Quell’essere qualche gradino sopra la produzione strettamente televisiva, ma senza entrare davvero nel territorio del cinema. Poter osare, ma senza strafare, cercando di ottenere il meglio da ciò che si ha.
E così la nostra novella Jane Bond si trova coinvolta in un’avventura che la porterà in giro per il mondo, passando dalle Alpi italiane al deserto, sfrecciando tra Spagna e Islanda. Il tutto con il classico assortimento di veicoli volanti e terrestri, che però non diventano mai nulla di iconico come una Aston Martin, per quanto un paio di sequenze con Gal Gadot su due ruote provino a rivaleggiarci.
Il cast è fondamentalmente costruito proprio sulla protagonista, evidentemente il nome più grande del film (fatta eccezione per un sorprendente cameo). Un posizionamento che potrebbe essere molto utile all’attrice in caso di un franchise nascente, sebbene le speranze non siano altissime al momento. Ciò detto, possiamo notare un Jamie Dornan che fa il suo lavoro, con una delle prestazioni più interessanti della pellicola.
Insomma, la sensazione è quella di assistere a un film di Bond realizzato però per la TV. Con un budget e un impegno superiori al normale prodotto per il piccolo schermo, ma senza la forza per saltare di categoria (e con un paio di green screen che meritavano un po’ di rifinitura in più). Qualcosa di divertente, ma che non lascia grande esaltazione.
Heart of Stone, per la serata Netflix post-grigliata
Oggi è Ferragosto, giornata che per molti italiani significa barbecue, quasi quanto la Festa dell’Indipendenza al di là dell’Atlantico. E dopo un pomeriggio ad abbuffarsi di costine o melanzane, l’idea di appoggiarsi sul divano e vedere un film d’azione tutti insieme non sembra così male. Heart of Stone, pur non nascendo con questa ambizione, ma puntando molto più in alto, è la scelta ideale per questo momento Netflix in chiusura di giornata. Una visione che intrattiene senza richeidere troppo sforzo e fa passare la serata. Lasciando però poco il segno, perdendosi insieme all’atmosfera dell’estate.
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