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One Day, com’è la serie Netflix tratta dal romanzo di David Nicholls – Trending on Streaming

Non la prima trasposizione che quest’opera abbia ricevuto finora, se avete in mente il film con Anne Hathaway e Jim Sturgess del 2011. Parliamo di One Day, inizialmente romanzo di David Nicholls che è giunto in una nuova forma qualche giorno fa per tutti gli abbonati al colosso dello streaming Netflix, ma stavolta in formato seriale. Cambia non solo la forma, ma anche in parte la narrazione (e, duole ammetterlo, il budget allocato per il cast attoriale). Vero è anche che il film di tredici anni fa non brillava in maniera eccessiva per scelte di casting, ma alcune scelte dell’epoca sono state anche funzionali. Cos’è successo invece nel caso della serie Netflix? Lo raccontiamo nel nostro appuntamento con Trending on Streaming!

One Day, un ritorno smielato sul piccolo schermo

Ricapitoliamo in breve la vicenda di One Day, per coloro che ancora non la conoscono. In una notte nel 1988, Emma (qui interpretata da Ambika Mod) e Dexter (Leo Woodall) si incontrano per la prima volta, mentre stanno concludendo l’università a Edimburgo. Stanno per affacciarsi al mondo adulto e la vita di entrambi sembra ancora promettere tante possibilità.

Non manca nemmeno la dimensione sentimentale per i due, che nonostante appartengano a mondi apparentemente diversi tra loro, quasi opposti, dimostrano proprio che gli opposti si attraggono. Da quella notte, tra i due nasce una storia sempre più complessa, per quanto prendano due percorsi molto diversi. Con un reciproco tenore di vita anche parecchio distante.

One Day 1

Partendo da un’amicizia casuale, One Day porta sullo schermo una serie di riflessioni che partono dalla dimensione sociale di ognuno di loro. Si mettono in evidenza così le distanze di ceto, e che si riflettono anche nel loro approccio alla vita stessa.

Tra dramma melenso e temi delicati

One Day cerca di equilibrare i due poli opposti, dramma quasi superficiale e fin troppo sdolcinato e confronto tra visioni della vita differenti, tra classi sociali quasi contrastanti tra loro. Un’amplificazione molto interessante che la serie si concede per offrire una più ampia visione di questo conflitto contemporaneo e delle modalità con cui i due affrontano i momenti chiave della loro esistenza.

In questo senso, One Day si allontana dalla semplice dimensione romantica, per scegliere di soffermarsi su due profili in cui ci si può rispecchiare abbastanza facilmente. La scrittura della serie in questo frangente convince, sottolineando fragilità e sensibilità che tutti noi abbiamo provato. Il processo di crescita di entrambi i protagonisti ci consente di assistere a un vero e proprio viaggio, con due punti di vista differenti.

Nel corso di vent’anni, assistiamo ogni 15 luglio a diversi momenti cruciali che i due vivono, sia in relazione alla loro crescita, sia nei confronti dell’altra persona. Emma e Dexter si amano, ma non se lo dicono mai, o lo fanno ma nel momento meno opportuno. Si ispirano a vicenda, ma ci si arresta sempre a un passo prima dal voler far combaciare le due linee del destino. Così, momenti di tensione e pregni di senso vanno a calare in questa serie, rendendo alcuni drammi un po’ più melensi e “scontati” di come avrebbero potuto essere resi.

One Day: la nostra recensione della serie Netflix

Una serie che avrebbe potuto regalarci qualche gioia in più, ma non sono stati così tanti i dolori di One Day. Il casting, lo abbiamo detto, non è quello del film di anni fa, ma comunque il risultato nel complesso è passabile. Anche per scrittura, nonostante non riesca sempre a fare centro. Il contenuto degli episodi di questa serie viene portato sullo schermo spesso con un ritmo troppo lento. A volte riesce invece a conquistare lo spettatore e a desiderare di conoscere ancora di più delle vite dei due protagonisti. Per chi ha già letto il romanzo e visto il lungometraggio, potrebbe essere un’esperienza al limite dello sciapo. Chi invece ancora non conosce nel dettaglio la storia, potrebbe apprezzare un po’ di più, ma senza elevarla a prodotto seriale memorabile. Forse che i “remake” come questo, o il recente Mr and Mrs Smith su Prime Video non riescano a fare centro perché è solo una minestra riscaldata, e di conseguenza nemmeno troppo appetibile?

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Francesca Sirtori

Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti. Non fatevi ingannare dal faccino. Datemi un argomento e ne scriverò, come da un pezzo di plastilina si ottiene una creazione sempre perfezionabile. Sed non satiata.

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