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Videogiochi

Hometopia: il gioco che svela le abilità da costruttore di case

Prima del lancio ci sarà un periodo di demo dall'1 al 7 ottobre

Hometopia: l’abilità di costruire, progettare e ristrutturare case approda online sotto forma di videogioco, creato da The Isn’t Company. Un assaggio di quello che sarà lo si avrà dall’1 al 7 ottobre, quando Hometopia sarà disponibile in modalità “demo” allo Steam Next Fest su Steam.

Hometopia: le caratteristiche del gioco

Costruire case da zero, creare edifici e interi quartieri in modalità multiplayer, giocare in modalità “visuale” in prima persona o in modo panoramico, disegnare mobili, scegliere materiali, scegliere gli ambienti, la conurbazione circostante e tanto tanto altro ancora: il gioco si propone come un qualcosa di innovativo per chi è interessato all’urbanistica virtuale.

Sabbiera o Carriera?

Ci sono due “prospettive” per giocare: sabbiera o carriera, andiamo a vederle e a capire le differenze.

Sabbiera
E’ la condizione ideale per chi vuole costruire case, bungalow o altro in situazioni dai consumi e dai budget illimitati, che sia in un ambiente urbano o in uno scenario forestale. Portando poi le proprie creazioni sullo Steam Workshop, si può interagire in multiplayer con altre persone per confrontarsi e ampliare i propri orizzonti o migliorare le proprie creazioni.

Carriera
In questa modalità devi ristrutturare 30 case in cinque quartieri diversi stanno attento ai budget, ai layout e a tutto quello che serve per mantenere il decoro urbano circostante. Ma non ci sono solo gli appartamenti a cui pensare, internamente ed esternamente: se il tuo lavoro è infatti di qualità, le sfide successive riguardano garage per le auto e demolizioni votate all’espansione delle case stesse. Attenzione però perché qui si gioca con un tot di soldi a disposizione e l’idea di soddisfare le richieste di mercato a cui poi si sarà sottoposti sia in costruzione sia in rivendita.

Hometopia: quando sarà disponibile?

Il gioco verrà lanciato nel gennaio 2022 e sarà disponibile in inglese, spagnolo, italiano, cinese, francese, tedesco, portoghese, russo e polacco.

Alex Ahlund, fondatore di The Isn’t Company, ha detto: “Siamo un team piccolo, di cinque persone, ma sviluppiamo giochi da vent’anni. Dopo che io e mia moglie abbiamo ristrutturato la confraternita di 120 anni dove viviamo da qualche tempo, avevamo il sogno di riprodurre questa situazione in maniera digitale. E’ un gioco unico, con caratteristiche che non hanno gli altri ed è per questo che ci piace e speriamo possa piacere”.

Questo il trailer del gioco

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