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Horizon Zero Dawn con i mattoncini LEGO – L’opera di Nicola Stocchi | Intervista

Scopriamo tutti i dettagli del Collolungo realizzato in mattoncini

Dopo la trappola dei Ghostbuster di Marco De Bon, e la più recente armatura Giapponese di Andrea Montuori, questa volta vi portiamo direttamente dentro uno dei videogiochi più di successo degli ultimi anni. Infatti, Nicola Stocchi ha realizzato con i mattoncini LEGO un’opera che prende ispirazione da Horizon Zero Dawn! Scopriamo insieme tutti i dettagli dell’opera e alcune informazioni sul suo creatore.

Passione LEGO – Scopriamo Nicola Stocchi

Nicola Stocchi ci ha raccontato che i suoi primi ricordi legati ai mattoncini risalgono a quando era molto piccolo, ma il set più speciale per lui è stato l’8635, il camion della prima serie LEGO agents. “Era un regalo costoso per l’epoca. Mio padre me lo regalò come premio per aver superato l’esame di terza media, ad ovvia insaputa di mia madre”, racconta Nicola Stocchi. L’amore fu quindi grande, e da allora non ha più lasciato i mattoncini, per poi iniziare nel 2013 ad utilizzare anche il software di progettazione LEGO Digital Designer.

Horizon Zero Dawn

Abbiamo chiesto ad Nicola Stocchi com’è nata l’idea di questa sua nuova creazione, cosa lo abbia ispirato, ecco cosa ci ha detto a riguardo.

“Questa opera è ispirata a Horizon, serie di videogiochi popolata da giganteschi dinosauri-robot dai design accattivanti e carichi di armi (di cui sono fan dal primo giorno). La voglia di costruirli con i mattoncini fu immediata e, dopo aver costruito il Divoratuono nel 2018, mi venne la voglia di farli in serie. Ecco dunque che mi sono lanciato subito sul più grosso: il Collolungo. Ho costruito anche altre creature più piccole con l’obbiettivo di farne una specie di collezione, ed ora che è uscito il secondo capitolo di Horizon ho l’imbarazzo della scelta per i prossimi progetti”.

LEGO Horizon Zero Dawn 22

Nicola Stocchi ci ha raccontato di aver utilizzato quasi esclusivamente software 3D per progettare tutte le sue MOC. La costruzione fisica è uno step successivo, che gli serve per testare il progetto e riportare le eventuali modifiche sul file digitale.

Un progetto davvero complesso e ricco di pezzi

“Questa MOC conta 7391 pezzi, che non sarei mai riuscito a recuperare tra le mie scorte. Da anni ormai mi rifornisco su Bricklink per tutto ciò che mi serve. Ho anche creato una guida per principianti per chi non si fosse mai approcciato all’acquisto di mattoncini online. Tra i più costosi e difficili da trovare sono stati i cavi gialli per le gambe, motivo per cui nelle istruzioni è stato cambiato il colore in light bluish gray”, racconta Nicola Stocchi. “Le misure dovrebbero essere 30×35 cm circa, per un’altezza di 94 cm. Tutte le placche della corazza, il torso, le gambe e la base sono modulari. Ovvero si montano e smontano con facilità per rendere più semplice il trasporto. Visto il peso, anche la testa è concepita per essere rimossa e trasportata su una base apposita”.

LEGO Horizon Zero Dawn 33

E poi conclude: “il progetto ha visto una versione primitiva realizzata nel 2017. Le gambe erano snodate e posabili, ma proprio per questo non riusciva a sostenere il peso. L’unica soluzione sarebbe stata l’utilizzo di un supporto esterno (inaccettabile). La versione definitiva è stata sviluppata tra il 2019 e il 2022, con gambe rigide stavolta, piantate in una solida base”.

Nicola Stocchi ci ha poi detto che tra i punti più creativi della sua opera non può non menzionare la testa e la sua connessione con il collo. Quest’ultimo doveva essere inclinato, molto sottile ed allo stesso tempo riuscire a sorreggere l’enorme testa a disco. Obbiettivo raggiunto!

Presente e futuro

Le opere di Nicola Stocchi sono state esposti in alcuni eventi come il Bologna Brick, il Modena Nerd, Lucca Comics e quest’anno al Model Expo Italy. Le novità non finiscono però qui. Infatti, Nicola, è già al lavoro su altre creature di Horizon Zero Dawn costruite con i LEGO e ha intenzione di ritornare sul mondo delle automobili di Mad Max Fury Road. Terminati questi due filoni, racconta, ha ancora molti altri temi che non vedo l’ora di esplorare!

Nicola Stocchi, che ringraziamo per aver condiviso la sua passione e la sua opera, fa parte del gruppo di appassionati Orange Team. Se volete vedere altri suoi lavori, potete dare un’occhiata ai suoi profili Instagram e Twitter.

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