fbpx
MobileNewsRecensioni TechTech

La recensione di Huawei P50 Pro: stile e scatti unici

Se non vi interessa il Play Store di Google (e non badate a spese), un vero gioiello di smartphone

Dopo aver passato qualche giorno con il nuovo Huawei P50 Pro, siamo pronti per raccontarvi quello che pensiamo del nuovo top di gamma Huawei in questa recensione. Già scrivendo delle prime impressioni suscitate da questo smartphone avevamo potuto notarne lo stile unico del design e le capacità multimediali (dallo schermo all’audio), soprattutto fotografiche. Ora però ci sentiamo pronti a entrare nel dettaglio e raccontarvi come sia l’esperienza quotidiana con il nuovo P50 Pro di Huawei.

La recensione di Huawei P50 Pro

Come vi avevamo già raccontato descrivendo le nostre prime impressioni sullo smartphone, Huawei non ha voluto tralasciare nessun dettaglio per gridare il più forte possibile che questo smartphone è un vero top di gamma. Aprendo la confezione in materiale riciclabile trovate uno smartphone che dà subito una sensazionepremium‘. Le linee sono eleganti, con lo schermo che si piega leggermente sui lati dello smartphone, con il contorno in alluminio. Il retro in vetro (nel nostro caso nel lucidissimo e brillante colore Cocoa Gold) è interrotto in alto a sinistra dal modulo per le fotocamere, i cui sensori sono contenuti in due grandi cerchi scuri. Una scelta di stile che non teme di attirare l’attenzione su di sé: Huawei P50 Pro è elegante ed è consapevole di esserlo.

Nella confezione trovate anche una cover in silicone trasparente, che permette di mostrare il colore dello smartphone ma protegge dalle impronti digitali che, con un vetro tanto lucido sul retro, non possono che notarsi. C’è però anche un caricabatterie da con cavo USB-C da 66W. Una scelta apprezzata, specie in questo frangente in cui molti rivali top di gamma stanno togliendo gli alimentatori dalle confezioni.

huawei p50 pro confezione recensione min

In questi giorni passati insieme a Huawei P50 Pro per preparare questa recensione, si è dimostrato un dispositivo che oltre a essere elegante e solido. La costruzione e i materiali sono di qualità davvero elevata, niente di meno di quello che dovete aspettarvi da oltre 1000 euro di prezzo. Huawei ha però voluto portare anche la certificazione IP68, assicurando che possa resistere anche a qualche schizzo d’acqua di troppo e alla polvere.

Lo smartphone misura 158.8 x 72.8 x 8.5 mm e pesa 195 grammi. Ma grazie alle scelte di design di Huawei ci sembra di avere fra le mani uno smartphone meno ‘ingombrante’ di quanto questi dati suggerirebbero. L’eleganza sfina, in questo caso.

Schermo e audio da favola

Hauwei ha dotato il P50 Pro di un grande schermo da ben 6,6 pollici, abbastanza per qualsiasi cosa vogliate fare con uno smartphone. Anche se come detto, l’impressione quando lo avete fra le mani è di uno smartphone di dimensioni più contenute.

Il pannello OLED ha una risoluzione da 1228×2700 pixel, con una densità da 450 ppi. Se amate i confronti, iPhone 13 Pro Max fa leggermente meglio a 458 ppi, con Samsung Galaxy S21 Ultra che arriva fino a 515 ppi. Ma dubitiamo che anche l’occhio più esperto possa cogliere questo tipo di differenza: ci troviamo di fronte a un display di qualità assoluta, che non deve invidiare niente a nessuno.

La tecnologia OLED permette di avere neri assoluti e contrasto sublime. Anche solo le animazioni del display Always On bastano a dimostrarlo, così come le immagini di sfondo e le animazioni di qualità del sistema operativo. Ma è guardando contenuti in streaming che noterete la differenza con gli smartphone di fasce di prezzo inferiori. Guardate una puntata di uno show Netflix o un qualsiasi altro video in 4K per apprezzare quanto sono vibranti ma naturali i colori.

huawei p50 pro schermo min

Il refresh rate da 120Hz (che potete anche utilizzare in modalità automatica per variare la frequenza di aggiornamento in base all’attività) risulta poi ottimo nei giochi, così come il campionamento del tocco a 300Hz.

E per ogni contenuto multimediale potete utilizzare gli altoparlanti stereo di Huawei P50 Pro, che durante questa recensione ci hanno veramente stupito. E un dettaglio che molti costruttori trascurano, ma Huawei ha dotato il suo smartphone di un impianto audio di qualità. Anche se purtroppo manca il jack audio e dovrete affidarvi alle cuffie Bluetooth quanto non potete usare gli altoparlanti.

In alto trovate il discreto punch-hole per la fotocamera nello schermo, mentre in basso c’è il sensore sotto il display per lo sblocco con le impronte digitali. Abbiamo impiegato più del solito a registrare le impronte, ma ne vale la pena: è uno dei più precisi che abbiamo usato.

Hardware e prestazioni

benchmark huawei p50 pro min

Huawei ha deciso di puntare su uno Snapdragon 888 di Qualcomm, il processore di punta dell’anno scorso (quando effettivamente lo smartphone è arrivato in Cina). Un SoC davvero valente, che vi permette di gestire qualsiasi app e gioco possiate usare su uno smartphone. Nel modello disponibile sullo Store Huawei lo accompagnano 8GB di RAM e 256GB di memoria, espandibili tramite Nano Memory Card (che quindi entra nello slot della Nano SIM).

Abbiamo testato lo smartphone con i benchmark di AnTuTu, ottenendo un risultato di 737163. Che per chi non si intende troppo di benchmark, significa che c’è davvero poco che questo smartphone non faccia con fluidità e velocità estreme.

Questo vale particolarmente per le prestazioni multimediali, con prestazioni grafiche semplicemente sublimi. Le applicazioni per guardare contenuti in streaming sono fluide e passare da una all’altra, per quanto provassimo a ‘stressare’ lo smartphone, è un gioco da ragazzi. Abbiamo testato gioco casual e provato anche alcuni dei giochi nella selezione dei Migliori del 2021 su AppGallery. Come Guardians of Cloudia (un open world) e World of Tanks Blitz. In ogni caso, Huawei P50 Pro non ha avuto rallentamenti durante questa recensione e le prestazioni (anche grazie al campionamento del tocco a 300Hz) sono davvero soddisfacenti.

L’unica nota negativa nell’hardware è la mancanza di connettività 5G. Che in molte zone d’Italia non sarà un problema ma limita la ‘futuribilità’ di questo smartphone. Con l’hardware a disposizione, questo smartphone dovrebbe durare per almeno due o tre anni con prestazioni eccellenti. La mancanza di 5G potrebbe farsi sentire. Anche se potrete giocare e guardare contenuti in 4K tranquillamente con il 4G (noi l’abbiamo fatto senza problemi).

Il Bluetooth 5.2 ci ha aiutato a collegare smartwatch e cuffie senza difficoltà, il Wi-Fi 802.11 dovrebbe reggere anche la più veloce delle connessioni. Anche l’NFC ci è sembrato molto sensibile. Insomma: se cancelliamo la pecca del 5G, sul fronte hardware risulta tutto perfetto.

huawei p50 pro caratteristiche specifiche min

Batteria e ricarica

Huawei ha deciso di fornire da subito un alimentatore da 66W per la ricarica tramite USB-C, che nella nostra esperienza impiega una cinquantina di minuti a caricare da 0 a 100% la batteria da 4.360mAh. Ma nella maggioranza dei casi (iniziando la ricarica una volta sotto il 20%) mezz’ora è più che sufficiente. Non manca poi la ricarica wireless a 50W, che impiega poco più di un’ora a completare l’intera ricarica e con mezz’ora vi dà abbastanza autonomia da resistere fino a sera.

Durante i test per questa recensione, Huawei P50 Pro ha resistito tutta la giornata anche con utilizzo intenso. Potete superare le 6-7 ore di schermo attivo e non dover correre subito a una presa di corrente. Il software permette inoltre di ottimizzare in diversi modi le prestazioni, per assicurare che possiate anche fare scatti e chattare tutto il weekend senza dovervi preoccupare di portare l’alimentatore (ma portatelo lo stesso, non si sa mai!).

C’è chi fa di meglio nel mondo smartphone. Ma considerando la potenza del processore e la qualità dello schermo, l’autonomia ci è sembrata decisamente buona.

OffertaBestseller No. 1
Xiaomi Mi Wireless Charging Stand 50W Black EU
  • Xiaomi Mi Wireless Charging Stand 50W Black EU

Recensione di Huawei P50 Pro: fotocamera

Il design con il doppio cerchio delle fotocamere sicuramente mostra la priorità di Huawei: questo è uno smartphone che punta tutto sulla fotografia. Le quattro fotocamere Leica sul retro sono:

  • Un sensore principale wide da 50MP, f/1.8 con stabilizzazione OIS e autofocus laser
  • Ultra-wide da 13MP, f/2.2 con autofocus
  • Un periscopio da 64MP, f/3.5 con stabilizzazione OIS e 3,5x di zoom ottico
  • Un sensore monocromo (B/W) da 40MP, f/1.6

Se volete la ‘recensione rapida’, questo hardware impressionante mantiene le promesse: gli scatti sono ottimi. Specialmente durante il giorno, quando precisissimo sensore principale e la B/W lavorano insieme per fornire un bilanciamento del bianco di qualità, tantissimi dettagli e tanta dinamicità. L’AI, sfruttando l’effetto che Hauwei chiama True Chroma, permette di mostrare colori davvero naturali e precisi, con grandissima nitidezza senza trascurare i dettagli dei soggetti per aumentare il contrasto.

Chi non ha particolare dimestichezza con le regolazioni della fotocamera, può utilizzare le modalità pre-impostate con ottimi risultati. In particolare, l’autofocus laser del sensore principale funziona benissimo: otterrete messe a fuoco perfette anche semplicemente “aprendo e scattando”. Ma se avete le capacità e il tempo per utilizzare la modalità Pro del software della fotocamera, potete personalizzare gli scatti in ogni dettaglio.

fotocamera leica min

Tenete però presente che il viewfinder mostra l’immagine prima della “magia” software realizzata da Hauwei e Leica: ci è capitato più volte di ritrovarci con una fotografia meglio esposta e a fuoco di quella che pensavamo di scattare. Che è una bella sorpresa, ma meglio saperlo prima di scattare.

Un arsenale per la fotografia mobile

Il sensore principale di Huawei P50 Pro si è dimostrato il punto di forza di questa fotocamera, capace di gestire qualsiasi situazione. Anche durante gli scatti notturni abbiamo apprezzato come il seppur leggero rumore che vedevamo nel viewfinder spariva nella fotografia scattata, fornendo immagini con un buon livello di dettaglio. Aprendo più a lungo l’otturatore per scatti particolarmente bui, però, ha portato a qualche risultato con un po’ troppo rumore. Durante il giorno però non abbiamo avuto problemi di alcun tipo: un sensore davvero eccellente.

Il periscopio da 64MP però è stata la sorpresa in positivo dei nostri test. Zoomando fino a 3,5x, quando ancora utilizzate solo lo zoom ottico, otterrete livelli di dettaglio impressionanti. Tanto che le scritte anche piccole (guardate più sotto lo scatto alla copertina di un libro) restano perfettamente leggibili. Rispetto al sensore principale, ci sembra che l’immagine fosse in generale meno calda, ma la differenza è minima. Lo zoom misto arriva fino a 100x, dove riuscite a distinguere i contorni anche di piccoli oggetti ma senza una qualità tale da postare l’immagine anche nei social. Fino a 30x o anche 50x, tuttavia, con la giusta illuminazione potete fare scatti di discreta qualità. Non li confonderete con le fotografie fatte con la vostra reflex e obiettivo zoom dedicato, ma per la fotografia mobile è un livello decisamente elevato.

Meno eccellente l’ultrawide, dove si sentono il conto inferiore dei pixel, specialmente in condizioni di luce non ideali. Ci siamo trovati a preferire la fotocamera principale, risistemandoci e cambiando la messa a fuoco, piuttosto che utilizzare il sensore ultrawide quando la luce era minore. Anche se per gli scatti da social network sarà più che sufficiente, non regge il confronto con il sensore principale (mentre sempre di più i top di gamma stanno presentando sensori di wide e ultrawide di qualità simile).

huawei p50 pro recensione fotocamera chiaro scuro min

fotocamera internoi min

fotocamera bianco e nero min

zoom 35x scritte min
Zoom 3,5x, potete ancora distinguere il testo facilmente
 

recensione fotocamera huawei p50 pro min
Fotocamera principale

fotocamera leica prova huawei p50 pro min
Fotografia esterna (impostazioni automatiche)

fotocamera leica huawei p50 pro min

Modalità ritratto

huawei p50 pro fotocamera min

Interno (impostazioni automatiche)

modalita notte min

Modalità notte

zoom huawei p50 pro min

Zoom 3x

huawei p50 pro zoom x50 min

Lo Zoom x10

huawei p50 pro zoom x100 min

Zoom x100

fotocamera selfie huawei p50 pro min

Fotocamera selfie

    Quando invece si tratta di girare video, Huawei P50 Pro può registrare in 4K a 60fps. Utilizzando il sensore principale e il periscopio, l’OIS permette ottime riprese anche a chi come noi non ha la più ferma delle mani. Il sensore ultrawide invece registra a 30fps e senza OIS, per risultati di livello inferiore. La qualità delle riprese è in generale molto buona, con colori fedeli e buona gestione dei movimenti. Un occhio esperto però noterà il cambio di qualità nel passare da una fotocamera all’altra.

    Davanti troviamo invece un sensore da 13MP per i selfie, che fa il proprio dovere quando scattate per i social e fate videochiamate. Potete utilizzare diversi effetti, da quello sfocato sullo sfondo alla modalità notturna quando c’è poca luce. Non brilla come il sensore posteriore, da veri professionisti della fotografia mobile. Ma è di buona qualità.

    Recensione di Huawei P50 Pro: l’esperienza software con EMUI 12 HarmonyOS

    Invece di lanciare lo smartphone sul mercato con il sistema operativo HarmonyOS, che l’azienda ha lanciato in Cina, Huawei P50 Pro arriva in Italia con Android 11 in versione EMUI 12.0.1. Questa nuova versione dell’OS ha qualche novità interessante, come l’assistente vocale Celia (si pronuncia “Silia”, quando dovete chiamarla). La configurazione è stata molto rapida, basta tenere premuto il pulsante di accensione per attivarla la prima volta, poi basta chiamare “Hey Celia” per chiedere di riprodurre una canzone o come sarà il meteo domani. La comprensione del linguaggio non è al momento sul livello di quella di Assistente Google su altri smartphone Android, che però ci ha ascoltato per molto più tempo ed è in Italia da molto. Ci sembra una novità interessante, che di certo diventa comoda quando siete in auto o avete altrimenti le mani occupate.

    huawei p50 recensione notifiche emui 12 min

    Il centro notifiche di Huawei P50 Pro

    La funzione Device+ ci ha permesso di collegare cuffie e smartwatch senza problemi. E l’integrazione dell’orologio con l’app Huawei Health ci ha davvero sorpreso in positivo. L’ecosistema di Huawei si sta evolvendo rapidamente, con sempre più dispositivi supportati e moltissime app a disposizione. Comprese soprattutto alcune essenziali, come quelle per il banking che sono quasi tutte su AppGallery. Qui trovate tutte le aggiunte più recenti.

    Quando non trovate un’applicazione potete sfruttare Petal Search, dove trovate notizie, siti, immagini ma anche applicazioni da alcuni degli store alternativi Android più affidabili. Il controllo degli apk (i file di installazione) è automatico e aiuta a farvi stare più tranquilli. Ma specie per gli utenti meno esperti potrebbe sembrare complicato all’inizio.

    Android senza i servizi Google

    Per chi viene da un altro smartphone Android e usa molto i servizi Google, ci sono alcune limitazioni per voi. Se troverete quasi tutti i vostri giochi preferiti, fra AppGallery e Petal Search, se avete sincronizzato i punteggi e i progressi dei giochi con Play Games li perderete. Se avete già investito denaro con app a pagamento sul Play Store, dovrete faticare un po’ per riottenere i servizi acquistati. Ma se invece venite da uno smartphone iOS oppure non avete usato molti servizi Google, quello di Huawei sta diventando un’ecosistema completo e che funziona bene.

    huawei p50 pro recensione appgallery hms software min

    Huawei AppGallery

    Potete comunque utilizzare il vostro indirizzo Gmail e collegarlo all’app per la posta elettronica. Ma dovrete imparare a usare Petal Maps al posto di Google Maps e trovare un’app diversa per YouTube. Dipende da come utilizzate lo smartphone. Ma la situazione sta migliorando di mese e in mese: adesso l’unica vera distinzione riguarda quanto avete ‘investito’ nei servizi Google e a cosa siete disposti a rinunciare.

    Recensione Huawei P50 Pro: ne vale la pena?

    Al momento potete trovare Huawei P50 Pro nello Store Huawei per 1199,90 euro. Entro il 28 febbraio otterrete allo stesso prezzo anche un paio di auricolari wireless Freebuds Pro (valore di 199 euro) e l’assicurazione per il cambio dello schermo (da 99 euro). Che sono in linea con i top di gamma di altri brand.

    Questo smartphone è senza dubbio un top di gamma sotto molti aspetti. Ha uno schermo eccellente, un design unico, una fotocamera brillante. Ma dall’altro lato manca il 5G e chi utilizza molti i servizi Google dovrà abituarsi a farne a meno. Se queste due questioni non sono problemi per voi, Huawei P50 Pro non solo vale il prezzo del cartellino. Ma chiunque poserà lo sguardo sul vostro smartphone ne capirà il valore. In questa fascia di prezzo però ci sono smartphone come iPhone 13 Pro Max e Samsung Galaxy S21 Ultra. E praticamente qualsiasi altro top di gamma (non pieghevole) costa di meno.

    La concorrenza è molta, ma Huawei P50 Pro si distingue senz’altro.

    PRO

    • Fotocamera brillante
    • Schermo e audio al top
    • Stile unico e premium

    CONTRO

    • Manca il 5G
    • Niente servizi Google (per chi li usa)
    • Prezzo elevato


    Da non perdere questa settimana su Techprincess

    🌍 Giornata della Terra: ciascuno può dare il suo piccolo contributo per salvaguardarla
     
    🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
     
    🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
    🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
     
    ✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
     
    🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
     
    📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
     
    💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
     
    🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
     
    💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

    Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

    Ti potrebbero interessare anche:

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Back to top button