Hyundai Ioniq è stata completamente rinnovata nell’estetica e negli interni per il 2020.
Per l’occasione, Hyundai Italia ci ha invitati a Milano per provare su strada la Ioniq riveduta e corretta per il nuovo decennio.
Del resto, i passi avanti fatti dal gruppo Hyundai-Kia negli ultimi anni sono tangibili, dal punto di vista della qualità del prodotto come da quello delle tecnologie impiegate.
C’è stato anche il tempo di parlare della intera gamma elettrificata della Casa coreana, destinata a crescere molto.
Era presente anche la proposta più innovativa presente nella gamma, la Hyundai Nexo, che abbiamo anche potuto provare per pochi km per “assaggiare” la mobilità a Fuel Cell!
La gamma elettrificata Hyundai: sempre più modelli, e saranno ancora di più!
La gamma elettrificata Hyundai è, al momento, piuttosto ampia. Troviamo infatti 4 modelli che hanno diversi livelli di elettrificazione: si tratta di Kona, Ioniq, Tucson e Nexo.
Di queste, la Nexo è l’unica pensata per essere completamente ad emissioni zero, mentre le altre sono state pensate anche per avere motorizzazioni a combustione.
Per Hyundai la tecnologia elettrica è già pronta, come fa ben capire il loro slogan: “Il futuro è già qui”.
E non solo: entro il 2025 infatti Hyundai porterà più di 18 modelli elettrificati e conta di venderne più di un milione e mezzo, di cui quasi 700 mila auto a zero emissioni!
Gli investimenti del costruttore coreano, del resto, parlano da sè. Nei prossimi 5 anni, infatti, Hyundai investirà 46 miliardi di euro sulla mobilità del futuro, di cui 6,7 saranno concentrati sulla tecnologia ad idrogeno oggi lanciata sulla Nexo.
Proprio sulla tecnologia ad idrogeno Hyundai ha puntato moltissimo. Fin dal 1999 la Casa di Seoul ha investito sulle celle a combustibile, non solo per l’applicazione automobilisitica, ma anche per la produzione e la generazione di energia, e per lo stock di energia e idrogeno.
Non si parla poi solo di obiettivi a lungo termine.
Hyundai è già infatti l’unico costruttore al mondo con 5 tipologie di veicoli “green” in gamma: mild hybrid, full hybrid, ibride plug-in, elettriche e a Fuel Cell.
Ha inoltre nei propri piani di ampliare il livello di elettrificazione della propria gamma addirittura all’88%.
Ciò significa che, esclusa la piccola i10, ogni Hyundai sul mercato avrà almeno una versione elettrificata, che sia ibrida o elettrica.
L’impegno verso la mobilità sostenibile: tecnologie e soluzioni innovative
Hyundai ha già messo in piedi tecnologie e soluzioni nuove per la mobilità elettrificata.
È infatti nuova la piattaforma totalmente dedicata alle auto elettriche, la E-GMP, modulare sia per quanto riguarda le dimensioni che per la capacità di alloggiare al suo interno batterie e moduli elettrici modulari.
Ha anche pensato un nuovo sistema per la ricarica ad alto voltaggio che arriva fino a 400 kW di potenza, per abbattere notevolmente i tempi di ricarica.
Due sono, inoltre, le novità ancora inedite presentateci, molto diverse tra loro.
Da una parte, infatti, c’`e la prossima auto che parteciperà all’ETCR, il campionato per vetture turismo 100% Elettriche: la Veloster N ETCR.
Questa infatti, nonostante condivida con la Veloster N di serie la stravagante carrozzeria con le porte asimmetriche, è dotata di un motore elettrico centrale e trazione posteriore, e vedrà le piste dal prossimo anno.
Dall’altra parte, invece, Hyundai ha pensato ad un sistema di ricarica portatile per auto elettriche, il Generator.
Questo sfrutta due pile a combustibile integrate nell’unità di ricarica, ed è in grado di dare un output di 80 kW.
La partnership con Enel X: un aiuto per la vita con un’elettrica
Oltre all’impegno di Hyundai sulla produzione di modelli e tecnologie innovative, c’è da registrare anche una partnership molto importante tra Hyundai Italia e Enel X per la fornitura di wallbox e delle ricariche.
La filiale italiana di Hyundai, infatti, ha messo a segno una collaborazione con Enel X di cui vanno a beneficiare tutti i nuovi clienti green.
Per un periodo limitato, infatti, all’interno del contratto c’è la possibilità di installare un Wallbox in casa con incluso un sopralluogo di un tecnico specializzato per verificare lo stato della rete elettrica della casa o del box del proprietario.
Inoltre, sono disponibili anche dei pacchetti di kilowatt di cui usufruire nelle colonnine pubbliche di Enel X in Italia.
La collaborazione, però, non terminerà alla fine della promozione.
Con l’acquisto di una Hyundai elettrica, infatti, subentreranno delle offerte (a pagamento) di ricarica e installazione della Juicebox (aka Wallbox per Enel X) con dei pacchetti di kilowatt crescenti a seconda del prezzo.
Sembra un prezzo piuttosto alto, ma è in linea con la spesa chilometrica di un equivalente benzina per una percorrenza di 15/20 mila chilometri.
Un’offerta del genere, inoltre, “mette al riparo” dai rincari che Enel e Hyundai si aspettano di vedere nel costo delle ricariche nei prossimi anni.
La Hyundai Ioniq: rinnovata per il MY2020
Una delle due “stelle” della giornata era, senza dubbio, la Hyundai Ioniq.
La rivale della Toyota Prius, infatti, si è concessa un restyling di metà carriera, a quasi 4 anni dal lancio datato 2016.
Esteticamente, è stata modificata soprattutto la parte frontale, resa meno spigolosa e più morbida, con l’aggiunta dei fari Full LED.
Nuove sono anche le griglie, diverse per ogni alimentazione, ora più sportiveggianti e meno futuristiche.
Differenze minori per quanto riguarda il resto degli esterni, con il debutto di nuovi fari Full LED anche al posteriore.
Nuovi anche i disegni dei cerchi in lega, specifici per ogni alimentazione.
Dove è cambiata di più è, però, all’interno.
La prima cosa che balza all’occhio è il nuovo volante, dal disegno più sportivo e con la parte inferiore tagliata.
Dietro al volante debutta un nuovo cruscotto completamente digitale da 7 pollici completamente configurabile e di ottima qualità.
Questo nuovo cluster digitale fa il paio con un nuovo sistema di infotelematica da 10,25 pollici.
Questo nuovo sistema debutta sulla Ioniq e si andrà a estendere a tutta la gamma, elettrificata e non.
È dotato di Apple CarPlay, Android Auto e del nuovo sistema di Hyundai BlueLink, un’interfaccia tra l’auto e lo smartphone del proprietario.
A causa del poco tempo a disposizione, non abbiamo potuta provare a dovere il nuovo sistema Bluelink. Sicuramente, però, appena avremo la possibilità di avere sotto mano una Hyundai per più tempo vi faremo sapere nel dettaglio come si comporta!
Nuova è anche la plancia dove l’unico tasto fisico presente è quello del volume per il sistema multimediale.
Tutti gli altri comandi, compresi quelli del climatizzatore, sono soft touch, in modo da avere una continuità con il nuovo sistema infotainment.
La nuova Hyundai Ioniq: Hybrid e Plug-in Hybrid
Ciò che non cambia è, però, la possibilità di avere la Ioniq con ben tre diverse alimentazioni “green”.
La Hyundai Ioniq è infatti disponibile in versione Hybrid, ovvero ibrida pura, Plug-In Hybrid e Electric.
Le due ibride sono dotate dello stesso 1.6 a ciclo Atkinson da 105CV e 147 Nm di coppia, e del cambio automatico a doppia frizione DCT a 6 marce. È ormai un powertrain che conosciamo bene, e di cui vi abbiamo parlato approfonditamente nel viaggio a Roma con Hyundai e AS Roma.
La differenza tra le due è, a parte qualche dettaglio estetico (come i cerchi in lega, da 17 sulla Full Hybrid e da 16 sulla Plug-In), la parte elettrificata delle due auto.
La Hybrid, infatti, è dotata di un motore elettrico da 43,5 CV e una batteria da 1,56 kWh, mentre la Plug-In dispone di un motore da 60,5 CV e una batteria da 8,9 kWh.
Sulla Plug-In Hybrid ha inoltre una nuova funzionalità, presa in prestito dalla Full Electric, che riguarda i paddle dietro il volante.
Quando la PHEV è in modalità Sport, le palette si usano per cambiare marcia, esattamente come le altre auto.
Se messa in modalità Eco, però, le due palette servono a regolare la potenza della frenata rigenerativa che ricarica le batterie.
Infine, sempre sulla Plug-In Hybrid, debutta un nuovo ADAS che non si concentra sulla sicurezza, bensì sul risparmio di carburante.
Sto parlando dell’Eco Driving Assist, un sistema che analizza il percorso inserito nel navigatore e consiglia quando effettuare il Coasting (ovvero, lasciare l’acceleratore e sfruttare l’energia cinetica dell’auto) e dà delle “lezioni” di guida predittiva, in modo da guidare in modo più ecologico e risparmioso.
La nuova Hyundai Ioniq: la prova della Electric
La versione di Hyundai Ioniq che è cambiata maggiormente e che abbiamo provato è la Electric, ovvero l’elettrica pura.
Premettiamo che il test drive è stato particolarmente breve, e non ci ha purtroppo dato la possibilità di provare approfonditamente la Ioniq 2020. Aspettiamo quindi nel portarvi un test drive più puntuale, appena avremo la possibilità di passare più tempo con la Hyundai più green di tutte.
Le novità sotto la pelle sono parecchie.
Cambia, infatti, il motore. Il propulsore elettrico passa da 120 a 136 CV, con 295 Nm di coppia, più potente ma anche più efficiente.
Nuova è anche la batteria, più capiente del 36% rispetto alla precedente e ora capace di immagazzinare 38,3 kWh di corrente elettrica.
Queste novità meccaniche permettono un aumento dell’autonomia del 30% rispetto alla precedente, raggiungendo i 311 km nel ciclo WLTP.
Tutte queste novità, però, non cambiano molto il comportamento su strada della nuova Ioniq Electric, e ci viene da dire per fortuna.
La Ioniq, infatti, si conferma un’auto davvero piacevole da guidare in ogni configurazione, e ancora di più in quella Electric.
Il baricentro ulteriormente abbassato grazie alle batterie sotto il pianale, infatti, mette in luce una dinamica di guida curata e molto riuscita, insospettabile da un’auto così votata all’efficienza.
La spinta immediata del motore elettrico, inoltre, non è certamente ai livelli di Tesla, ma rende la guida in città molto piacevole e spigliata.
Il confort di marcia è assicurato da delle sospensioni sufficientemente morbide e da un isolamento acustico davvero ben riuscito, amplificato dall’impercettibile sibilo del motore elettrico.
Sterzo e freni, inoltre, non sono certamente sportivi, ma contribuiscono alla piacevolezza generale di guida, sia in città che in strade piene di curve.
I freni, componente sempre delicata nelle auto elettriche, si comportano molto bene sia in città che fuori città, riuscendo a gestire molto bene lo “stacco” tra frenata “vera” e rigenerativa.
Molto bene, infine, lo spazio nel bagagliaio (357 litri) e la visibilità esterna, aiutata da sensori di parcheggio anteriori e posteriori e dalla telecamera di retromarcia.
Tutto oro quello che luccica? Anche la Ioniq ha i suoi difettucci.
Per iniziare, la linea filante della berlina coreana costringe a qualche compromesso per i più alti, sia al volante che come passeggeri.
Inoltre, se il rinnovato sistema di infotelematica si è confermato tra i migliori dei produttori cosiddetti “generalisti” (torneremo più tardi su questo punto…), personalmente trovo la scelta di rendere i comandi del clima soft touch un errore dal punto di vista ergonomico.
Se esteticamente sono molto belli e creano continuità con l’ambiente “tech” dell’abitacolo, regolare la temperatura e la potenza della ventola è piuttosto complicato, e spesso si finisce a litigare con la plancia e distrarsi più del dovuto dalla strada. In questo frangente più che mai, ci riserviamo di provarla nuovamente per entrare in confidenza con questo sistema.
Hyundai Kona Electric: poche modifiche e grande convenienza
Anche se non presente, grande attenzione è stata data alla Hyundai Kona.
Modello di grandissimo successo della Casa di Seoul, le Kona elettrificate sono due: la Hybrid e la Electric.
Della Hybrid vi abbiamo già parlato più volte sul nostro sito, mentre la Electric guadagna il nuovo infotainment dalla Ioniq con Bluelink e una ricarica più veloce.
Rimangono invariati i 204 CV e 395 Nm di coppia per la versione da 64 kWh, così come i 7,6 secondi necessari per lo 0-100.
La rinnovata Kona Electric 2020 adotta, infatti, un nuovo caricatore trifase da 10,5 kWh.
Questo permette di accorciare la ricarica dalle colonnine pubbliche del 20%, scendendo a 7 ore e 25 minuti.
Ovviamente questo tempo rimane davvero lungo, ma con le colonnine Fast da 100 kW il tempo per una ricarica completa scende a meno di 45 minuti.
Questi piccoli accorgimenti non riducono la grandissima autonomia di ben 449 km in WLTP.
La maggiore novità riguardante la Kona Electric, però, non riguarda una caratteristica tecnica.
C’è, infatti, una politica prezzi molto aggressiva da parte di Hyundai Italia.
L’offerta più interessante riguarda la versione “base” di Kona Electric, la 39 kWh da 136CV (dotata dello stesso powertrain della Ioniq Electric).
Se si sceglie di pagare tramite il finanziamento I-Plus 0, il prezzo di listino, grazie ad Ecobonus, sconti regionali e sconti di Hyundai scende da 38300 a 29 mila euro. Inoltre, il finanziamento è ad anticipo e tasso 0, e si va a pagare solamente 299 euro al mese per 36 mesi, con inclusa l’offerta Enel X sulla ricarica e la Wallbox di cui vi ho parlato prima.
A questo link, potrete trovare tutti i dettagli sull’offerta!
Hyundai Nexo: un hands-on sull’auto a idrogeno made in Korea
Abbiamo infine avuto la possibilità di provare per pochissimi chilometri l’auto a idrogeno del marchio Hyundai, la Nexo.
Per chi non sapesse di cosa si tratta, la Nexo è un’auto elettrica a celle di combustibile, o Fuel Cell, alimentate ad idrogeno.
In parole semplicissime, l’idrogeno viene usato come combustibile all’interno di una cella, appunto, a combustibile, dove la reazione elettrochimica tra l’idrogeno e l’aria esterna genera elettricità e acqua, vera e propria sostanza “di scarico”.
In questo caso, la Nexo ha una cella a combustibile da 95 kW, alimentata da un serbatoio da 156,6 l di idrogeno (ovvero 6,33 kg di idrogeno gassoso) e da una batteria ausiliaria da 1,56 kWh.
Questo sistema alimenta un motore elettrico da 120 kW, ovvero 163 CV, e 395 Nm di coppia, e garantisce un’autonomia di 666 km (nel ciclo WLTP).
Lo 0-100 km/h è coperto in meno di 10 secondi, e la velocità massima supera i 180 km/h, inediti per una elettrica, seppur atipica.
Esteticamente, la Nexo è futuristica e molto particolare, con una particolare soluzione per i fari anteriori.
Questi, infatti, sono Full LED e posti su due livelli come alcune “sorelle” Hyundai, come la Kona.
I fari “superiori” sono inoltre collegati da una lunga striscia LED trasversale che crea una firma luminosa decisamente unica.
Al posteriore l’auto è piuttosto classica e forse un po’ goffa, ma l’insieme, grazie anche al colore grigio opaco del nostro esemplare, attira gli sguardi dei curiosi.
All’interno, invece, ci sono molti più tasti e levette di quanto si possa pensare da un’auto così tecnologicamente avanzata. L’insieme, inoltre, ricorda più una Lexus che una Hyundai, ma questo non è un vero e proprio difetto: l’interno, infatti, ha un bel livello di qualità.
Alla guida dell'”idrogenata” Hyundai Nexo
La posizione di guida della Nexo è molto riuscita: alta ma non “appollaiata”, consente di dominare la strada molto bene. Inoltre, nonostante le dimensioni siano abbastanza importanti (4,67 metri di lunghezza), la visibilità è ottima e dissimula bene le sue dimensioni e il peso di oltre due tonnellate una volta alla guida.
Di grande effetto sono i due schermi, quello multimediale da 12,5 pollici (comandabile, un unicum per la gamma Hyundai, con un rotore stile iDrive BMW) e quello del quadro strumenti da 7 pollici.
Questo, seppur non chiarissimo nelle indicazioni “classiche”, regala un vero e proprio colpo di genio.
Quando si mette la freccia, infatti, lo schermo mostra le immagini della telecamera laterale per coprire l’angolo cieco non mostrato dallo specchietto. Questa soluzione non solo rende la guida cittadina incredibilmente più facile, ma è talmente fantastica che è immediata nella sua comprensione. Speriamo di vederla anche sulle altre Hyundai!
Alla guida, nei circa 6-7 km a nostra disposizione, si nota subito la grande coppia del motore elettrico, che a causa delle gomme strette per ridurre la resistenza al rotolamento causa delle partenze… “vistose” se si sterza anche solo di qualche grado.
La differenza rispetto ad un’elettrica tradizionale è pochissima, solo un inedito sibilo quando si accelera!
Per il resto, l’auto è sveglia, precisa e molto silenziosa, agile in città e comoda anche alle velocità più alte.
Lo sterzo è leggero e piuttosto preciso, la risposta dell’acceleratore è bella corposa, e i freni si comportano molto bene anche in città.
Speriamo tanto di poterla provare meglio molto presto, per conoscere le potenzialità della tecnologia Fuel Cell di Hyundai.
La nuova rotta di Hyundai: offrire prodotti e tecnologie migliori sul mercato
Questa giornata passata tra ioni, colonnine e serbatoi di idrogeno ha portato a due nuove consapevolezze.
La prima riguarda la voglia di Hyundai di approcciarsi alla mobilità sostenibile e di diventare tra i maggiori costruttori di auto elettrificate.
La seconda, e meno attesa, è la forza con cui Hyundai sta cercando di cambiare la sua immagine.
Negli ultimi 20 anni, la Casa coreana ha cambiato radicalmente il suo prodotto.
È passata da auto robustissime e con un incredibile rapporto qualità/prezzo, ma non esattamente desiderabili (come la Getz o la Elantra) ad auto sempre più belle e ricercate, con grandi tecnologie e uno straordinario successo di vendite, come Tucson e Kona.
Oggi, Hyundai (insieme a Kia, ovviamente) vuole fare l’ultimo “salto”: non essere solo più il produttore generalista con buoni contenuti e un buon rapporto qualità/prezzo, ma diventare leader nei propri settori di appartenenza, dai SUV e Crossover alle elettriche, fino alle sportive, con la sempre più forte gamma N.
Ce la farà Hyundai a compiere questo ulteriore passo? Il potenziale e la volontà ci sono tutti, solo il tempo ci dirà come andranno le cose.
Di certo, di questo passo, Hyundai e Kia saranno un osso duro per tutti.
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