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I dissipatori e gli impianti a liquido: scopriamo come funzionano

C’è un mistero più grande delle piramidi di Giza, più oscuro del Demogorgone di Stranger Things, che aleggia su di noi: cosa sono gli impianti di raffreddamento a liquido per PC, e come funzionano i dissipatori?

Come abbiamo visto in questo articolo, i processori si scaldano parecchio, e più rimangono sotto sforzo più la temperatura continua a salire, e più questa si alza, peggiori saranno le prestazioni generali della nostra macchina. Chi è nato negli anni 80 come me (e come i piccoli Ghost Buster di Hawkins), probabilmente si ricorderà una situazione come questa:

Ecco! Avete già intuito perchè è tanto importante raffreddare la CPU, andiamo allora a  scoprire assieme tipologie e modelli.

3 tipologie 3 differenti approcci.

Per prima cosa dobbiamo distinguere le 3 principali tipologie di dissipatori: ad aria, a liquido AIO (All In One), e i custom loop.

Che differenza c’è tra queste 3 tipogie?
Se apparentemente il loro scopo è lo stesso, cioè raffreddare il più possibile il processore per mantenere il PC veloce e funzionante, le loro conformazione e il loro funzionamento è invece sostanzialmente differente.

I dissipatori ad aria sono i più economici, hanno una piastra metallica che poggia direttamente sulla CPU e tramite delle heat pipe e altre lamelle portano fuori il calore e, tramite una ventola, lo disperdono spingendolo fuori dal computer. Semplice no?

Se foste orientati verso questa tipologia, ecco 3 modelli testati personalmente che vi consiglio.

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Oggi però vogliamo svelare il mistero dei dissipatori a liquido e ci concentreremo proprio su gli AIO e sui custom loop.

Una volta i dissipatori erano solo ad aria, ma per abbatterne la rumorosità e migliorarne la prestazioni, modder e altri appassionati del settore iniziarono a costruire in maniera del tutto artigianale dei sistemi basati sul grande nemico delle componenti elettroniche: i liquidi! 

Grande Giove!!” Fu una grandissima innovazione! 

La “moda” di mostrare la parte interna del PC nacque proprio in quel periodo, prima i case di PC arano degli scatoloni di metallo chiusi e inaccessibili, da quel momento invece si trasformarono sempre di più in teche, in piccole vetrine o addirittura in acquari.

Certo le prestazioni erano migliorate, la componente estetica (per molti quasi più importante) aveva fatto un incredibile salto in avanti, ma la difficile manutenzione unita all’installazione che doveva essere eseguita da professionisti, faceva sì che i custom loop rimanessero una nicchia molto isolata rispetto al mercato dei dissipatori.
È proprio per ovviare a queste problematiche che i produttori iniziarono a creare a i primi dissipatori All in One, dove cioè non era necessaria nessuna competenza specifica, o manutenzione per avere un impianto a liquido funzionante. Solo poche viti per fissarlo al socket del processore e al case del computer e il gioco è fatto!

L’unica preoccupazione di chi ne acquista uno, appunto, è verificare che il modello in questione sia compatibile con lo zoccolo di alloggiamento del processore (ad esempio LGA 1151 e AM4 tanto per citare due più comuni di casa Intel e AMD).

Vediamo più da vicino il loro funzionamento.

All in One: i dissipatori a liquido più facili per iniziare

Il funzionamento è davvero semplice.
Un All in One è un sistema chiuso, dove il corpo centrale, costituito dalla pompa spinge l’acqua verso una piastra, solitamente di rame, di cui la parte esterna è a contatto diretto con la CPU. Grazie alle sue proprietà e a una pasta termica che ne favorisce l’interscambio di calore, il processore viene raffreddato mentre l’acqua riscaldata viene spinta dentro i tubi verso il radiatore il quale, con le sue lamelle e le ventole che gli vengono fissate sopra, abbassa la temperatura dell’acqua e ne permette il ricircolo verso la pompa dove ricomincia il loop.

Oltretutto questi dissipatori hanno un altro grande vantaggio, spesso sono RGB! : D
Ovviamente non sono un funzione basilare per la refrigerazione del processore, ma se l’aspetto estetico per voi come per me è importante, sono moltissimi i modelli che ad un buon prezzo integrano una pompa e delle ventole luminose spesso accompagnate da specifici controller degli effetti luminosi, o software per la sincronizzazione con le altre luci del PC.

Come? Vorresti un approfondimento a riguardo? Ne abbiamo parlato giusto settimana scorsa!

[LEGGI ANCHE: Guida alla costruzione del tuo PC assemblato: I LED RGB per PC]

Al di là della componente estetica i parametri da valutare nella scelta di un dissipatore a liquido sono:
– la bontà della pompa e la pressione d’acqua che riesce a generare all’interno dell’impianto,
– lo spessore e la concentrazione di lamelle presenti sul radiatore,
– il numero di ventole e la superficie totale del radiatore stesso.

Sulle lamelle potremmo anche sorvolare, ma ci limiteremo a dire che esiste un’unità di misura chiamata FPI (Fins Per Inch cioè lamelle per pollice) e più alto è il valore maggiore sarà la concentrazione. 

Per quello che riguarda lo spessore invece, esistono modelli da 30, 45 o addirittura e 60mm, quindi prendete bene le misure del vostro case e dello spazio a disposizione. 

Venendo invece al numero di ventole (che poi è il parametro principale per valutare l’efficienza effettiva o presunta di un’impianto a liquido), abbiamo dimensioni che variano dai 120 fino ai 560mm, e sono direttamente proporzionali al numero di ventole che avremo a disposizione. 

Le ventole infatti sono solitamente da 120 o 140mm e allinearne un certo numero darà per risultato la lunghezza del radiatore stesso. Ecco uno schema riassuntivo.

Qui invece qualche dissipatore AIO consigliato diviso per dimensione (i radiatori oltre i 360mm sono tipici di sistemi custom quindi non li troverete in questa sezione):

Monoventola da 120mm/140mm
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Biventola da 240mm/280mm
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Triventola da 360mm
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Ok ma di quante ventole ho bisogno per il mio impianto?
Beh solitamente si conta una ventola per ogni componente da dissipare, più una ulteriore in caso si faccia overclock (ne avevamo parlato qui) o se pensiamo che andremo a stressare con sessioni di gioco intenso o rendering il nostro PC.
Insomma se vogliamo raffreddare solo il processore un modello compreso tra i 120 e i 280mm andrà più che bene!

–  Ma scusa Japan, come “solo il processore”? Cos’altro possiamo dissipare con il liquido?
– Ah non vi avevo ancora detto è possibile dare una bella rinfrescatina anche scheda video e la ram? È per questo che esistono ancora i custom loop! 

Custom loop, gli impianti a liquido dei veri PRO.

Nel caso vogliate un PC unico nell’aspetto, amiate come me Super Mario e non possiate fare a meno di avere una fitta rete di tubi nel vostro PC o semplicemente vogliate cimentarvi nella costruzione di un un sistema con prestazioni superiori, allora si! Siete pronti per un Custom loop!

I motivi come visto possono essere i più disparati, ma sappiate subito che non è un’impresa per tutti i semplici appassionati, ne tantomeno per tutte le tasche!

Ok forse ho esagerato un po, ma non sapete quante volte ho visto con i miei occhi persone che si cimentavano nella costruzione un impianto a liquido artigianale senza riuscire a portarlo a termine o peggio ancora facendo cadere acqua sulle componenti elettriche del PC! Se come detto però avete tempo e voglia di cimentarvi, il vostro PC non passerà certamente inosservato!

Il funzionamento è praticamente lo stesso di un loop AIO, ma grazie alla modulabilità dei molti pezzi che lo compongono e della grande versatilità data dai tubi da tagliarsi su misura, avremo la possibilità di creare un unico grande dissipatore che raffreddi in un colpo solo CPU, scheda o schede video, ram e addirittura parti intere delle scheda madre.

A differenza di un prodotto preassemblato in un custom loop abbiamo la pompa separata dal WB (Water Block) che si aggancia e combacia col socket del processore.
In linea di massima quasi tutti i socket e quindi le schede madri sono compatibili con i WB universali, ma ne esistono anche di particolari costruiti su misura per determinate mother board chiamati Monoblock.

Esistono infine schede madri dove non è necessario montare niente, o schede video ad esempio dove non si devono smontare le ventole perchè vengono già vendute con il waterblock preapplicato. È il caso ad esempio della serie Waterforce di Gigabyte Aorus.


Stare qua a parlare di tutti i componenti di un custom loop acquistabili separatamente sarebbe davvero troppo lungo, quindi vi consiglio direttamente due kit completi di tubi, rubinetti, pompa e waterblock pronti per l’uso e personalizzabili facilmente per il vostro sistema! 

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Riassumendo quindi i dissipatori a liquido servono a raffreddare il vostro PC per ottenere migliori performance e durabilità nel tempo. Principalmente lavorano sulla CPU, ma esisotono modelli personalizzabili dove possiamo far passare il liquido anche in altri componenti quali la scheda video. In qualunque caso il raffreddamento avviene nel radiatore mediante le ventole di raffreddamento, e più sono migliori saranno le nostre prestazioni.

Inoltre data la maggior efficienza di questi dissipatori a liquido rispetto ai modelli ad aria, le ventole potranno girare più lentamente e a parità di dissipazione avremo un sistema più silenzioso. Viceversa a parità di rumorosità delle ventole, avremo temperature più basse e una dissipazione migliore del calore.

Ok, abbiamo completato il su e giù per i tubi come solo Super Mario saprebbe fare! Anche per oggi è tutto, vi aspetto sempre qua con altre news dal mondo dei PC: avete sentito dei nuovi processori Ryzen rilasciati da AMD? Scopriamoli insieme nel prossimo articolo!

Mata ne!!

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Davide Coco

Davide Coco AKA Japan Tomato, designer e video maker di giorno, otaku e gamer di notte. Appassionato di tutto ciò che riguarda tecnologia e Giappone, colleziono fumetti, disegno a mano libera e assemblo PC, di quelli belli tamarri RGB ovviamente! Amo condividere con gli altri ciò che so fare, per questo mi trovi sul web… e qui dagli amici di Tech Princess. Mata ne!

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