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Anche nel 2021 è cresciuta l’industria del gaming in Italia

I dati del report di Iidea

Nonostante le clamorose notizie recentissime della chiusura di tutte le sale Lan in Italia, l’industria del gaming nel nostro Paese gode di ottima salute.

Prosegue dunque la tendenza iniziata nel 2020, che evidentemente ha ricevuto uno slancio dai duri periodi di lockdown. Quando, dovendo noi tutti rimanere confinati tra le mura domestiche pressoché per l’intera giornata, è cresciuto esponenzialmente il numero di chi si è appassionato di videogiochi.

Tra i tanti report che riguardano il 2020, quello di Growth Capital ci ha messo davanti a numeri davvero imponenti. L’industria del gaming due anni fa ha prodotto a livello globale ricavi per 175 miliardi di dollari, e fatto registrare più di 2.7 miliardi di gamer attivi. Cifre che hanno permesso di superare le industria di televisione, cinema e musica.

L’Italia aveva fatto registrare numeri a sua volta importanti: nel nostro Paese, il mercato dei videogiochi nel 2020 ha superato i 2 miliardi di euro, e i gamer sono stati 16,7 milioni. La crescita rispetto al 2019 era stata di un confortante +29,1%.

Com’è andata, invece, nel 2021?

gaming

L’industria del gaming in Italia nel 2021

Il report di Iidea (Italian Interactive & Digital Entertainment Association) sull’industria del gaming nel nostro Paese porta dati davvero confortanti anche per quanto riguarda lo scorso anno.

Nonostante, dopo il boom del 2020, si temesse un’inflessione, l’Iidea – ovvero l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia – mostra un incremento del giro d’affari. I ricavi del 2021 sono infatti stati pari a 2 miliardi e 243 milioni di euro, in crescita del 2,9% rispetto alla rilevazione dell’anno precedente.

È calato, ma di pochissimo, il numero di gamer. Si è passati dai 16,7 milioni del 2020 ai 15,5 milioni del 2021.

Qualche numero

Iidea fa giustamente notare che la cifra di 15,5 milioni resta comunque ragguardevole. Perché corrisponde a oltre un terzo della popolazione (il 35%) compresa tra i 6 e i 64 anni, che ha trascorso parte del proprio tempo libero videogiocando.

Entrando più nel dettaglio del report di Iidea, ci sono altri dati confortanti per l’industria del gaming. Uno è il consolidarsi del rapporto tra il gamer e i videogiochi, con un tempo medio dedicato ai game in netta crescita. Parliamo infatti di 8,7 ore a settimana, mezz’ora in più rispetto al 2020.

Il segmento software detiene il grosso del mercato, con un valore pari a 1,8 miliardi di euro, grazie all’ottima performance del digitale e delle app.

Per quanto riguardo il comparto console, le cosiddette next-gen hanno fatto un balzo in avanti del 21,6% rispetto allo scorso anno, contro il +12,1% dell’intero comparto. Che registra un fatturato complessivo di 443 milioni di euro.

Fifa 22 è stato il videogioco più venduto, seguito da Grand Theft Auto V.

Chi è il gamer italiano

Il report di Iidea sull’industria del gaming ci consegna anche il profilo del videogiocatore italiano.

Dei 15,5 milioni che hanno giocato a un videogame, il 56% sono uomini e il 44% donne. Le fasce d’età in cui si videogioca di più sono quelle tra i 15e i 24 anni (2,8 milioni di utenti) e tra i 45-64 anni (che sorprendentemente registra il numero più alto: 3,7 milioni di videogiocatori).

Del tempo medio di 8,7 abbiamo già detto, ma vale la pena di segnalare la forte crescita del tempo dedicato soprattutto alle console: 8 ore, una in più dello scorso anno. Viceversa, in leggero calo rispetto al 2020 il tempo destinato al gioco su smartphone e tablet.

Ben 9 milioni di italiani (di cui 4,2 milioni donne) giocano da dispositivi mobili come smartphone e tablet. PC e console sono utilizzati da 6,9 milioni di utenti, e 1,4 milioni di persone preferiscono le console portatili.

I videogiocatori italiani si informano sull’universo dei videogiochi parlando con parenti e amici (34%), da siti della stampa generalista (24%) e specializzata (12%). Ma anche tramite TV (24%) e social media (22%).

Le piattaforme social preferite per parlare di videogiochi sono WhatsApp e Facebook (20% degli intervistati), seguite da YouTube (14%) e Instagram (12%).

FIFA 22 (PS4)
  • GOALKEEPER REWRITE: A brand new goalkeeper system brings a new level of intelligence to the last line of defence,...
  • TRUE BALL PHYSICS: Real-world data imported into FIFA 22 takes the game’s ball physics to a new level of realism....
  • EXPLOSIVE SPRINT: A new gameplay mechanic that changes the dynamic of one-on-one situations, Explosive Sprint gives you...

Il commento di Iidea al report

Sul report che riguarda l’industria del gaming in Italia nel 2021 è intervenuto Marco Saletta, Presidente di Iidea.

Saletta ha detto: “Nel 2020, spinti dalle restrizioni dovute alla pandemia, i consumi di videogiochi in Italia avevano registrato un record storico superando per la prima volta i 2 miliardi di euro. Quest’anno, complice l’allentamento delle misure d’emergenza e un progressivo ritorno alla normalità, ci saremmo aspettati di registrare un rallentamento e invece celebriamo un nuovo risultato estremamente positivo per tutto il comparto.

Analizzando i dati è evidente che stiamo assistendo ad un progressivo aumento della presenza dei videogiochi nella quotidianità di milioni di italiani, con un vero e proprio consolidamento dei consumi di uno dei più interessanti e innovativi media di intrattenimento”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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