Dyson e l’inquinamento in estate: i consigli dello scienziato Mike Maric

In che modo il cambiamento climatico influisce sull’inquinamento e come cambiano gli effetti degli inquinanti in estate? Per provare ad alleviare almeno un po’ gli effetti del caldo, e dell’inquinamento in estate, Dyson ha chiesto allo scienziato del respiro Mike Maric di condividere 6 semplici consigli. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

Dyson e l’inquinamento in estate: i consigli dello scienziato Mike Maric

È risaputo che nei periodi caldi si tende a consumare più energia per climatizzare case e uffici aumentando quindi le emissioni nocive. Di conseguenza aumenta l’inquinamento da polveri sottili e non. Tutto ciò è dovuto anche agli incendi, molto più frequenti d’estate e al meteo estivo (alta pressione, radiazione solare elevata, temperatura elevata) che influiscono sulla distribuzione e sulla composizione degli inquinanti nell’aria.

A questi elementi si aggiungono poi gli adattamenti fisiologici del corpo umano e varie abitudini quotidiane come le finestre aperte, che lasciano entrare negli ambienti indoor una quantità di smog maggiore rispetto ai periodi invernali.

Le temperature elevate comportano un’intensificazione anche nella produzione di pollini, classicamente nei mesi di aprile, maggio e anche giugno.

Sappiamo bene come le aree urbane sembrino particolarmente colpite dall’aumento delle temperature. Il fenomeno è reale e gli esperti lo chiamano “isola di calore”. Ciò avviene perché l’asfalto e i diversi materiali edili con cui vengono costruiti gli edifici ostacolano la traspirazione e la dispersione notturna del calore accumulato durante il giorno. Anche la poca ventilazione riduce lo scambio termico, a cui si aggiunge la più alta concentrazione di polveri sottili e di ozono.

I consigli di Mike Maric

1. Non tenere le finestre costantemente aperte. Inoltre, mantenere la temperatura dell’aria condizionata compresa tra i 22° e i 24°C;
2. Ridurre l’esposizione in casa a polveri, fumo di sigaretta, candele o incensi, che possono peggiorare i sintomi respiratori;
3. Verificare lo stato di pulizia dei diversi filtri;
4. Dotarsi di un purificatore o umidificatore dell’aria: il controllo dell’umidità negli spazi indoor causa meno effetti indesiderati nelle persone che si trovano all’interno dell’ambiente, perché alleggerisce l’aria senza raffreddarla;
5. Bere poco ma con costanza, ogni 15 minuti circa, acqua a temperatura ambiente;
6. Controllare il respiro: cercare di respirare con il naso, lentamente e controllare il ritmo respiratorio.

Dyson Purifier Cool Formaldehyde

Nei nuovi purificatori Dyson, non è solo il filtro a soddisfare lo standard HEPA 13, ma l’intero dispositivo. Il flusso d’aria del dispositivo è stato riprogettato per ottenere un sistema di filtrazione HEPA 13 completamente sigillato.

Gli ultimi purificatori Dyson catturano il virus H1N1 e il 99,95% di particelle fino a 0,1 micron. I miglioramenti del percorso del flusso d’aria hanno reso la nuova gamma di purificatori il 20% più silenziosa per ridurre il rumore indesiderato negli ambienti indoor senza però compromettere le prestazioni di purificazione.

Infine, grazie alla tecnologia Dyson Air Multiplier, il purificatore è in grado di diffondere aria purificata in ogni angolo della stanza.

Per ulteriori informazioni sui purificatori Dyson, potete consultare il sito ufficiale.

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