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Intelligenza artificiale vs evasione fiscale: è guerra

In Francia un team di super esperti informatici (M.R.V.) sta impiegando l'uso dell'intelligenza artificiale per stanare gli evasori fiscali

L’intelligenza artificiale impiegata per stanare gli evasori fiscali? Forse fino a qualche anno fa sarebbe stata fantascienza ma oggi è realtà.

L’esperimento, volendo essere precisi, ha avuto inizio in Spagna nel 2017, seguita recentemente dalla Francia. Con perdite fra gli 80 e i 100 miliardi di euro l’anno, come ammesso dal ministro dei conti pubblici Gérald Darmanin, la Francia è dovuta correre ai ripari chiedendo aiuto della tecnologia.

Per tale motivo la Direction Genéràle des finances publiques ha messo insieme un team di 22 super esperti informatici, chiamandolo M.R.V. (acronimo che sta per Mission, Requêtes et Valorisation).

In tutto sono stati spesi per questo progetto 20 milioni di euro, una cifra ragguardevole. Tuttavia, se si considera la somma da dover recuperare nel minor tempo possibile, allora un investimento del genere è più che giustificato.

Come impiegare l’intelligenza artificiale per combattere l’evasione fiscale

L’M.R.V. ha il compito di raccogliere e analizzare i cosiddetti dati mining. Parliamo di una serie di dati enormi provenienti non solo dalla Francia ma anche dall’estero, grazie ad una collaborazione fra Stati.

In questo modo si ha la possibilità di analizzare molti più conti. Ad esempio, su 24.000 conti sospetti, 14.000 sono stati analizzati scrupolosamente, mentre 6.900 sono quelli risultati effettivamente colpevoli. In questo modo è stato possibile recuperare ben 325 milioni di euro.

Come cifra siamo ben lontani dagli 80-100 miliardi di euro persi ogni anno, ma è comunque considerevolmente importante.

Non lo è solo in termini economici ma anche pratici. Questa operazione ha difatti permesso di comprendere l’efficacia del M.R.V. e dell’intelligenza artificiale applicata alla riscossione delle tasse evase.

Il prossimo step

Appurato che il programma M.R.V. funziona, il prossimo passo riguarda il mondo dei social network.

Difatti la lotta all’evasione fiscale non può essere relegata solo al mero controllo dei conti. Nell’era del 4.0 è importante dare un certo spazio anche ai social, per constatare se, effettivamente, lo stile di vita mostrato su internet sia conforme alle tasse versate.

L’impiego dell’intelligenza artificiale in campo fiscale è sicuramente una rivoluzione da non sottovalutare. Siamo ormai connessi 24 ore su 24 ed ogni nostra mossa può essere facilmente rintracciabile.

Un domani saranno sempre di più le Nazioni che usufruiranno di tale servizio. È stato stimato, infatti, che grazie all’intelligenza artificiale si avrà un incremento dell’efficienza nello scovare gli evasori fiscali. Un 20% in più rispetto ai metodi tradizionali ancora troppo spesso applicati.

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Maria Stella Rossi

Mangiatrice seriale di biscotti e ghiotta di pizza, adoro scrivere da sempre, ancor prima di imparare a tenere per bene una penna fra le dita. Sono una grande appassionata di libri, telefilm, film, videogiochi e cucina, mentre il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a catturare ed addomesticare una Furia Buia. Ma anche continuare a scrivere non è poi così male come desiderio.

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