Interpol rivela una maxioperazione contro il cybercrimine

Centinaia di arresti e diversi milioni di dollari sotto sequestro, questo è l’incipit adoperato dall’Interpol per rivelare la riuscita della sua ultimissima operazione contro il cybercrimine. L’investigazione ha avuto portata internazionale e ha coinvolto ben 76 nazioni dispiegate, sostengono le autorità, in ogni continente del mondo. Sospettiamo che nel conteggio venga omessa l’Antartide. 

Quello intercettato dall’Interpol è un cybercrimine meno “pop”

La notizia della manovra di polizia è freschissima, non sono ancora stati esplicitati tutti i dettagli, però sappiamo che l’operazione, nota come “First Light 2022”, sia stata portata avanti dall’8 marzo all’8 maggio del 2022 e che questa abbia colpito duro il settore dei gruppi criminali che sfruttano le telecomunicazioni e le frodi di ingegneria sociale.

I Paesi per ora ufficialmente coinvolti nella faccenda sono Cina, Singapore, Papua Nuova Guinea e Portogallo, mentre per quanto riguarda i crimini contestati si registra una gamma molto ampia di sfumature: truffe, inganni telefonici, frodi a sfondo romantico, phishing via e-mail e crimini finanziari. Sebbene ultimamente si parli frequentemente di furti di dati e ransomware, non bisogna infatti scordare che la gamma di attacchi informatici è quanto mai ampia e che spesso gli approcci più artigianali siano anche quelli più funzionali. 

L’Interpol si è dunque concentrata sull’intercettare manovre di riciclaggio eseguite su account bancari rubati, sul bloccare il traffico umano organizzato via social, sull’interrompere schemi piramidali che promettevano ai disoccupati l’ottenimento di posti di lavoro, ma anche sul salvare un giovane teenager che, sotto ricatto, ha simulato il proprio sequestro. In un bizzarro contrappasso, le autorità hanno anche identificato dei truffatori che ottenevano informazioni sensibili proprio fingendosi agenti dell’Interpol.

L’Interpol segnala che il suo recente attacco al cybercrimine sia sfociato in 1.770 irruzioni, per un totale di circa 3.000 identificazioni e 2.000 arresti. A livello monetario si contano sui 4.000 conti bancari congelati e circa 50 milioni di dollari sequestrati.

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