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Elon Musk continua a parlare di Twitter (e continua a cambiare opinioni)

L'uomo più ricco al mondo si apre ai dipendenti del social per chiarire un paio di punti.

L’uomo più ricco al mondo, Elon Musk, è notoriamente coinvolto nel tormentato processo di acquisizione del social media Twitter. Mentre il lato finanziario viene progressivamente portato avanti dai legali e dalla diplomazia, Musk ha organizzato un primo incontro digitale con i dipendenti dell’azienda, così da rispondere ai quesiti e rivelare la sua vision imprenditoriale.

Musk racconta dei suoi piani ai dipendenti di Twitter

Ad aprile, quando il noto miliardario aveva avanzato la proposta d’acquisto, non tutti i dipendenti del portale avevano accolto la notizia con gioia. Anzi, le proteste sono state discretamente vocali. Era dunque ora che Musk si ponesse davanti ai circa 8.000 lavoratori per cercare di creare un confronto diretto con i suoi futuri sottoposti, tuttavia il suo messaggio non è stato dei più rassicuranti.

Presentatosi alla video-call con 10 minuti di ritardo, l’imprenditore ha rovesciato sui presenti delle informazioni che parzialmente contraddicono quanto da lui affermato in passato, ma, soprattutto, ha annunciato che sarà necessaria una «razionalizzazione dell’organico». In pratica: licenziamenti determinati dai risultati ottenuti in relazione a un’ipotetica barra di rendimento. Incalzato sull’argomento, l’uomo non ha voluto esplicitare il suo desiderio di esonerare alcun soggetto, tuttavia ha laconicamente fatto notare che «ora come ora i costi superano i ricavi e questa non è una situazione ottimale». In tutto questo, ci ha tenuto a fare sapere che solamente i dipendenti «eccellenti» avranno diritto a lavorare in remoto da casa.

Poco sorprendentemente, a quel punto nessuno gli ha posto quesiti difficili riguardanti al come voglia comportarsi effettivamente in relazione alla trattativa con il social, ancor meno qualcuno si è azzardato ad approfondire le pesanti accuse che l’eccentrico riccone ha subito da parte dei dipendenti di SpaceX. Anche perché i principali autori di tali accuse sono stati licenziati celermente.

elon musk twitter

Cambio di rotta sulla gestione delle inserzioni

Musk ha rivelato in passato di odiare le inserzioni e di valutare un futuro in cui Twitter sarebbe stato privo di pubblicità. Come non detto. Conti alla mano e alla perenne ricerca di investitori che coprano i costi dell’operazione di acquisizione, il miliardario deve aver notato che sia estremamente difficile cambiare radicalmente il sistema di monetizzazione di un portale, soprattutto se detto portale già non brilla per risultati finanziari.

L’imprenditore ha dunque sostenuto di non essere assolutamente ostile al modello delle inserzioni, ma che anzi queste siano – assieme alle iscrizioni – la chiave per la sopravvivenza del social. Al massimo, il futuro proprietario del sito ha annunciato di voler puntare su pubblicità che non reclamizzino «cattivi prodotti» e che siano caratterizzate da un alto valore d’intrattenimento. Tra i punti di riferimento virtuosi è stato citato TikTok, il quale è stato elogiato proprio perché «non è noioso».

Meno professionisti, più consumo

Per lungo tempo, Twitter è stato reclamizzato come un social dedicato alle istituzioni, l’ideale per promuovere attività formali quali il giornalismo e la politica. Il fatto che si stia valutando di muoversi verso l’intrattenimento suggerisce dunque una rivoluzione profonda dell’utenza di riferimento. Testate e diplomatici che ripudiano l’infotainment e il sensazionalismo non generano grandi traffici, non sollazzano con contenuti mesmerizzanti, al contrario propongono spesso tematiche complesse e profonde che raggiungono solamente una parte minoritaria degli utenti del web. In soldoni, la qualità paga meno della superficialità, almeno in quei contesti in cui domina l’economia dell’attenzione.

In tal senso, Twitter offre già servizi quali i super follows, i ticketed spaces e la possibilità di inviare piccole donazioni ai vari profili presenti sulla piattaforma, tuttavia i “content creators” non hanno mai visto fino ad ora il social come una piattaforma utile a crearsi una carriera internettiana. Musk sembra voler invertire questa rotta, proponendo per altro che la verificazione degli account sia condizionata da un sistema di abbonamento.

Il Twitter di Musk dev’essere un tutt’uno con la quotidianità

La direzione adocchiata da Elon Musk può venirci suggerita da alcune osservazioni colme di encomio espresse nei confronti di WeChat, una delle app più popolari all’interno della comunità cinese, nonché social dalla portata straordinariamente capillare. WeChat viene adoperata per la messaggistica, come social, ma anche al pari di un postmoderno centro commerciale e come sistema di pagamento digitalizzato. 

Chiarite le informazioni immediate, gli attuali dipendenti di Twitter hanno indagato sulle visioni politiche del miliardario, al che Musk ha risposto di aver votato sempre per i Democratici, ma anche di voler aprire il portale alle visioni estreme. Incidentalmente, le opinioni polarizzate sono anche quelle che generano più traffico e, quindi, maggiori ritorni economici. Il confronto si è dunque spostato brevemente sulla possibile esistenza degli alieni fino a concludersi senza troppe cerimonie. A posteriori, fa notare Bloomberg, il canale Slack di Twitter si è animato di un «feroce dibattito» attraverso cui i lavoratori di Twitter hanno condiviso le proprie opinioni sulle posizioni di quello che potrebbe essere il loro futuro capo.

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Source
Il Sole 24 OreThe New York TimesBloomberg

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