fbpx
FeaturedMotoriNewsTech

JUMP, l’e-bike sharing di Uber, arriva a Roma

Un nuovo modo di spostarsi nella capitale

Roma – Oggi, in una cerimonia che ha visto la presenza anche della sindaca RaggiUber ha annunciato l’arrivo a Roma di JUMP, il suo servizio di e-bike sharing utilizzabile direttamente dall’applicazione di Uber. Per capire un po’ meglio le caratteristiche di questi mezzi e di questa piattaforma, ho prima chiacchierato con Fabio Stefanini, General Manager per JUMP, e poi ho provato di persona le bici elettriche in giro per il centro.

JUMP di Uber arriva a Roma

Le bici della flotta di JUMP, dotate di una batteria ed un motore elettrico, sono delle cosiddette biciclette a pedalata assistita, capaci quindi di ‘potenziare’ la nostra pedalata. Questo ci permette di superare con agio declivi di ogni tipo e di raggiungere, in modalità assistita, anche la velocità di 25 km/h (si può andare anche oltre, ovviamente, con la forza delle proprie gambe).

A differenza di altri servizi, lo sharing a Roma di JUMP è di tipo free floating, o, come lo definisce Uber, dockless. Non dobbiamo infatti lasciare la bicicletta in punti di ritrovo specifici, ma possiamo parcheggiarla sostanzialmente ovunque sia lecito all’interno dell’area di utilizzo, ben visibile sulla mappa. Nella bici è inoltre integrato un lucchetto che, quando chiuso, termina in automatico la nostra corsa.

Per quanto riguarda la manutenzione e l’autonomia, l’utente non deve preoccuparsi: Uber ha infatti predisposto un team di un cinquantina di persone che si occuperanno di riposizionare le bici e cambiarne la batteria almeno ogni 48 ore, monitorandola anche grazie al GPS integrato.

Un impegno sostenuto dall’amministrazione di Roma

L’introduzione di questo servizio è arrivata in collaborazione con l’amministrazione capitolina, che ha inoltre partecipato proprio alla cerimonia di inaugurazione. “Roma è stata scelta come prima città in Italia per l’avvio del servizio di uno dei maggiori operatori di sharing al mondo. Da oggi 700 bici a pedalata assistita, che diventeranno più di 2.800 in poche settimane, sono a disposizione di tutti, con uno sguardo attento alla mobilità sostenibile e al turismo. Un servizio di bike-sharing moderno che va di pari passo con il rispetto del decoro urbano e la sicurezza dei mezzi. La geolocalizzazione, infatti, permetterà di monitorare le bici in tempo reale”, ha dichiarato la Sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Per ora la zona di copertura, di 57 km quadrati, comprende il centro storico più alcune zone esterne, come l’Eur, il quartiere CoppedèMonteverde NuovoFleming. Come Fabio Stefanini ci ha spiegato: “L’aspettativa è comunque quella di iniziare a guardare qual è il comportamento dei cittadini romani, e dove la domanda si sta spostando. In base a questo, [andremo] poi ad allargare il più possibile l’area. La nostra intenzione, la nostra volontà, nel momento nel quale abbiamo operatività, è chiaramente quella di essere più espansi possibile. Però, dipende anche da quella che sarà la reazione dei cittadini. In base a questo decideremo a quali aree allargare.”

Con la crescita dall’utilizzo tra i cittadini, sarà fondamentale anche riuscire a contrastare episodi di vandalismo degrado, di cui possono essere protagonisti e vittime i mezzi in giro per la città. Sempre Stefanini ci ha spiegato come per questo è fondamentale la presenza sia dell’amministrazione che degli operatori: “Penso che la riduzione dei vandalismi e dei furti passi da un lato dalla collaborazione, la partnership con il Comune, che speriamo possa portare anche ad un’educazione dei cittadini. Dall’altro lato è la nostra presenza costante per strada: al di là che andremo a toccare queste biciclette ogni 48 ore per il cambio della batteria, il fatto che ci sono queste persone [gli operatori] per strada di fatto ci permetterà di intervenire banalmente non solo sul vandalismo, ma anche sulle biciclette che sono parcheggiate nelle zone in cui non dovrebbero stare e stanno ostruendo il passaggio alle persone sui marciapiedi.”

Continua: “Quindi, sicuramente [ci sarà una] presenza nostra, sicuramente voglio sottolineare anche una partnership che abbiamo con Corro: sono dei rider con queste cargobikes che andranno loro ad occuparsi del cambio delle batterie, e ci supporteranno. Direi [che la risposta al problema del vandalismo] è una presenza costante, tanti occhi sulla città che ci permetterà di evitare questi avvenimenti

La nostra prova su strada

Come per molti mezzi, possiamo ovviamente parlare nei minimi dettagli delle loro caratteristiche, ma poi bisogna passare alla pratica. Grazie quindi anche a 20 minuti gratuiti promozionali, ho aperto l’applicazione di Uber e ho  sbloccato la miabici semplicemente inquadrando il QR Code presente sul telaio.

OTTIENI ANCHE TE 20 MINUTI GRATUITI DI GUIDA PER JUMP CON IL CODICE: JUMPROMA

Una volta tolto il ‘catenaccio’ alla ruota posteriore, siamo pronti a partire. Basta pedalare anche molto lentamente per ricevere una accelerazione non indifferente, tanto da non essere necessario pedalare in maniera continua per poter andare ad una velocità comunque sostenuta. Il controllo dell’accelerazione tramite i pedali è a mio avviso molto più preciso di quello tramite il manubrio di, per esempio, uno motorino o un monopattino elettrico. Inoltre, almeno attualmente, a differenza di quest’ultimo una e-bike può andare ovunque in strada, senza essere limitata alle piste ciclabili.

Sul cruscotto sono presenti diverse spie, tra cui l’indicatore per la batteria e il bottone per mettere in pausa la corsa. Sul manubrio troviamo invece a destra il cambio, per regolare la spinta data dal motore, e a sinistra il segnalatore acustico.

Ho percorso circa 5 km per tornare a casa, in mezzo al traffico e con salite anche importanti, ma ho sudato praticamente solo a causa del sole a picco, piuttosto che per lo sforzo, praticamente nullo. Una riprova di come questo mezzo di trasporto, per tratte anche di diversi chilometri, possa essere un sostituto più che valido per la macchina o altri mezzi.

Se anche voi siete di Roma e volete provare a guidare le bici JUMP di Uber, non vi resta che scaricare l’applicazione e cercare l’e-bike più vicina. Buona pedalata (assistita)!

[amazon_link asins=’B076M3PT7F,B00NZ4DKRI,B074XBF1NB’ template=’ProductCarousel’ store=’gamspri02-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7290d287-5d4f-4d95-8e3f-0f41c0068c1c’]

Maggior informazioni su JUMP disponibili sul sito ufficiale.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🚪 La pericolosa backdoor di Linux, disastro sventato da un solo ricercatore
 
🎶Streaming Farms: il lato oscuro della musica, tra ascolti falsi e stream pompati
 
✈️Abbiamo provato DJI Avata 2: sempre più divertente!
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
  
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
  
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
  
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
  
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
  
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button