fbpx
CulturaDentro la canzoneMusicaRubriche

Dentro la Canzone – Roxanne dei Police: storia, significato e quell’errore in fase di registrazione

"You don't have to put on the red light"

Ai Police le cose stavano andando decisamente male. Dopo un primo singolo deludente chiamato Fall Out e con un contratto praticamente inesistente (la loro label era gestita dal fratello del batterista), la band è a Parigi per suonare in un piccolo club chiamato The Nashville.

Sarà la data che cambierà la loro carriera. No, non per il concerto in sé, ma perchè il frontman e bassista Gordon Matthew Thomas Sumner – che per ovvi motivi ha deciso di presentarsi al mondo col ben più immediato nome di  Sting – camminando per le strade di Parigi, si ritroverà per puro caso (così dice lui) nel quartiere a luci rosse. Qui nasce l’ispirazione per Roxanne, canzone che svolterà la carriera dei Police, regalando al mondo quello che gli inglesi chiamano istant classic.

Nascere nel peggior momento possibile: il 1977

L’anno è il 1977, il mese quello di ottobre. Un momento decisamente particolare per la storia della musica britannica (e decisamente negativo per band molto tecniche come proprio i Police). Difatti per le strade di Londra è esploso il punk. Band come Sex Pistols, sapientemente manovrate dal genio di Malcolm McLaren, avevano, con un album solo, fatto diventare dinosauri tutti i colleghi. Niente arrangiamenti complessi, niente assoli e suite strumentali, niente tecnicismi. Avete presente i Pink Floyd? Ecco, dimenticateli

Insomma i Police non potevano scegliere momento peggiore per formarsi. A peggiorare le cose c’è la zia di Sting, maestra di canto, la quale consiglia al nipote di cambiare mestiere. “Hai la voce stridula, troppo alta, è fastidiosa”, gli dice. In effetti ha ragione: per i canoni dei più conservatori, ancora troppo legati a Vera Lynn e poco alle sonorità emergenti, la voce di Sting era decisamente insopportabile. 

Qui Amazon Music con 30 giorni d’uso Gratuito, cancella in qualsiasi momento

La storia di Roxanne dei Police: quella passeggiata nel quartiere a luci rosse

Torniamo a quella sera di Parigi. Sting cammina per il quartiere a luci rosse e, ovviamente, incontra una grande varietà di offerta di intrattenimento. Il pensiero del cantante è lo stesso che molti anni dopo farà la fortuna di Pretty Woman, film diretto da Garry Marshall in cui il personaggio di Richard Gere si innamora di una prostituta interpretata da Julia Roberts.

Sting si chiede quante di quelle donne abbiano una relazione sentimentale stabile. Pensa ai loro fidanzati, al loro rapporto. Come spesso accade i pensieri diventano parole e le parole diventano canzoni. Soprattutto se sei Sting, che qualche capolavoro lo ha scritto.

La storia c’è, la protagonista pure. C’è da darle un nome. Anche in questo caso è Parigi fornire la risposta. Su un muro campeggia la locandina malridotta, mezza strappata, di uno spettacolo teatrale tenutosi poche settimane prima. È un adattamento del Cyrano de Bergerac. Sting conosce bene l’opera, che narra di uno spadaccino che si innamora della bella Rossana.

Eccolo il nome che cercava: Roxanne.

A questo punto manca solo la musica. Ma quando nella band hai Stewart Copeland e Andy Summers (che peraltro era appena subentrato a Henry Padovani alla chitarra), la musica non è mai un problema.

La canzone c’è, ora bisogna inciderla

Nel gennaio del 1978 i Police fanno chiusino ai Surrey Sound Studios, appena fuori da quella Londra messa a ferro e fuoco dal movimento punk. Si portano dietro il nuovo chitarrista Andy Summers; Nigel Gray, proprietario del Surrey Sound e produttore; e una valigia piena di brani per quello che sarà il loro primo album. I Police hanno molto materiale da registrare, tra cui anche quella nuova canzone chiamata Roxanne. 

In realtà a Sting il brano non entusiasma. Gli piace, certo, ma non ritiene possa diventare il singolo di successo di cui i Police hanno bisogno per dare un senso alla loro carriera. Ciò che lo preoccupa di più è che Roxanne è un brano più lento e melodico rispetto agli altri pezzi del disco, che invece stavano lentamente abbracciando l’approccio new-wave e, a suo modo, anche punk.

A convincerlo è Miles Copeland, fratello di Stewart, che invece intravede del potenziale. Con la necessità di tirare fuori un singolo di successo dopo il mezzo flop di Fall Out, la band si fida. Del resto i manager servono a questo, no?

Parlando del primo ascolto di Roxanne nel documentario The Police: A Visual Documentary, Sting racconterà:

“Siamo entrati nei Surrey Sound Studios ed è andata abbastanza bene. Abbiamo registrato un paio di tracce, una delle quali l’avevo scritta più o meno come riempitivo. Si trattava di Roxanne, me ne ero quasi dimenticato fino a quando non abbiamo suonato l’album a Miles Copeland che era, ovviamente, il fratello di Stewart. Ha ascoltato il materiale e gli è piaciuto molto. Quando è arrivato il momento di Roxanne eravamo un po’ imbarazzati, perché la canzone era leggermente anacronistica, in quanto se confrontata al resto del materiale risultava più lenta e melodica. Miles invece ha detto che era incredibile”

Miles è così convinto del brano che accetta un accordo di distribuzione assurdo con la A&M Records: niente soldi, niente anticipo, i Police guadagneranno solo dalle royalties delle vendite.

Nella registrazione di Roxanne c’è un errore molto evidente, ma anche irresistibile

Prima di svelarvi come andò dal punto di vista delle vendite (tanto lo sapete già), e di raccontarvi il significato del testo di Roxanne dei Police, vale la pena parlare di un piccolo errore in fase di incisione. È uno di quei casi in cui un imprevisto diventa storia.

Se ascoltate attentamente l’intro del brano potete sentire un accordo dissonante di piano seguito da una risata sguaiata. 

Ciò che accadde è che Sting, durante le registrazioni della voce, si sedette per sbaglio sulla tastiera di un pianoforte verticale presente in sala di incisione. Il cantante era convinto che il coperchio che copre la tastiera fosse chiuso, ed essendo di spalle vi si è appoggiato sopra mentre i microfoni erano accesi. Si, quell’accordo che sentite è il sedere di Sting che suona note a caso sul pianoforte.

Anche la risata è di Sting, che ha cominciato a ridere dopo essersi accorto del bizzarro incidente. In fase di editing Nigel Gray decise di non eliminare la registrazione, anzi, la tagliò e la incollò all’inizio di Roxanne.

Lo scarso successo, la censura della BBC, l’esplosione: i Police come gruppo punk

Tre mesi dopo le registrazioni di Londra, Roxanne arriva finalmente sul mercato. È il 7 aprile 1978 e…fu un mezzo flop. Praticamente ignorata dalle radio britanniche (e altamente snobbata da quelle americane) la canzone esploderà per puro caso, proprio in America, quando un DJ di Austin (in Texas) comincerà a suonarla nel suo programma radio. Molto lentamente il brano comincia ad avere un timido successo. Ci vorrà un anno prima che, nel maggio del 1979, Roxanne riesca a raggiungere una mediocre dodicesima posizione nel Regno Unito.

A frenare il successo fu anche la scelta della BBC di non trasmettere il brano sulle proprie radio e in TV. I Police cominciarono a lamentare che fosse un evidente caso di censura, dato anche il significato della canzone. Come spesso accade per le canzoni censurate, ciò non fece che alimentare la curiosità degli ascoltatori. Non solo. Ricordiamoci che il contesto storico era quello di una Londra immersa nella ribellione punk: i Police cominciarono così ad essere ben visti anche dai giovani vestiti di borchie, come ricorda lo stesso Stewart Copeland in un’intervista per Songfacts:

“A quel punto eravamo un gruppo punk, ufficialmente. Era la nostra missione, il nostro scopo”.

Il significato di Roxanne dei Police: analizziamo il testo

Roxanne
You don’t have to put on the red light
Those days are over
You don’t have to sell your body to the night

L’intera canzone è cantata dal punto di vista del fidanzato di Roxanne (o comunque dell’uomo che è innamorato della prostituta). Questi si rivolge direttamente alla donna, cercando di convincerla a cambiare lavoro. Le dice che “non c’è bisogno di accendere le luci rosse”, riferimento proprio ai quartieri a luci rosse dove la prostituzione è legalizzata. E poi ancora “non c’è bisogno di vendere il tuo corpo alla notte”.

Roxanne
You don’t have to wear that dress tonight
Walk the streets for money
You don’t care if it’s wrong or if it’s right

La seconda parte della prima strofa ribadisce il medesimo concetto di non necessarietà di svolgere quel lavoro, ma con parole diverse.

Roxanne
You don’t have to put on the red light

I ritornelli riprendono l’incipit. Questa frase compare come omaggio anche in una bellissima canzone di un’altra band britannica. Parliamo di When The Sun Goes Down degli Arctic Monkeys, brano che tratta il medesimo argomento ma da una prospettiva diversa. Nella canzone dei Monkeys si denunciano le attività deplorevoli di un protettore di prostitute. Nel testo il frontman Alex Turner canta: “and he told Roxanne to put on the red light”, l’esatto opposto di ciò che dice il protagonista della canzone dei Police.

I loved you since I knew you
I wouldn’t talk down to ya
I have to tell you just how I feel
I won’t share you with another boy

Nella seconda strofa Sting ci porta nella mente dell’uomo. Lui la ama fin dal loro primo incontro, quando era probabilmente uno dei tanti clienti della donna. Il protagonista prova evidentemente dei sentimenti e, a differenza di altri, non la vede come un oggetto. C’è ovviamente anche una forte componente di gelosia: “non ti condividerò con un altro ragazzo”. È interessante che Sting abbia usato la parola “boy” e non “man”, come a rimarcare che una relazione basata solo sul sesso a pagamento sia prerogativa di immaturità. Ma questa è solo la nostra interpretazione.

I know my mind is made up
So put away your makeup
Told you once
I won’t tell you again
It’s a bad way

Nell’ultima parte della strofa l’uomo si dice sicuro di voler stare con lei (“my mind is made up” ) e le chiede ancora una volta di togliersi il trucco (“so put away your make up”). Oltre alla rima sapientemente costruita, Sting è anche bravissimo a fornirci un’immagine della situazione: lei si sta preparando per tornare a lavoro e servire un nuovo cliente, mentre lui la implora di smettere.

Infine notiamo per la prima volta un tono di aggressività da parte dell’uomo, che potrebbe far riflettere il fatto che anche i suoi sentimenti, sebbene ben mascherati, possano essere tossici. Difatti il protagonista dice: “te l’ho detto una volta, non te lo ripeto più, hai scelto una brutta strada”. Una frase che potrebbe sembrare quasi minacciosa, e che sembra voler dire alla donna ciò che dovrebbe o non dovrebbe fare. Frase in leggero contrasto rispetto a quando, precedentemente, le prometteva che “non l’avrebbe trattata come un oggetto”.

Outlandos D'Amour
  • Spedizioni in imballaggi apertura facile autorizzati

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

Un commento

  1. Se posso aggiungere un dettaglio (manco tanto dettaglio…). Sting lo aveva concepito come Bossa Nova e solo in sala prove Copeland lamenta il fatto che così non potrà mai funzionare e quindi proporrà quella bellissima cadenza “simil” Tango/Reggae e addirittura dirà a Sting dove suonare le note della linea di basso (così dice Andy Summers nel suo libro)! Il resto è storia! Grazie per parlare dei Police, la band più dinamica (e da me, la più amata) della storia del Rock!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button