fbpx
Recensioni VideogiochiVideogiochi

La recensione di No Place Like Home, il farming simulator post-apocalittico

L’apocalisse è arrivata, ma non come la immaginate di consueto. Vi aspetta una vita agricola infernale, tra mucchi di spazzatura da aspirare, animali da gestire e colture di cui prendersi cura, ogni giorno. Dopo un lungo periodo di Early Access su Steam, arriva il 17 marzo su PC il nuovo farming simulator che vi farà adorare il lavoro in fattoria, con No Place Like Home, sviluppato da Chicken Launcher e edito da Awaken Realms. Un gioco indie molto interessante che abbiamo provato in anteprima per voi e che si basa sulla cura e pulizia dell’ambiente, nel pieno rispetto del nostro pianeta dopo che gli umani sono ormai del tutto scomparsi. Come sarà vivere solo con animali e pochi superstiti alla catastrofe? Scopriamolo insieme nella nostra prova su Steam.

La recensione di No Place Like Home – Un nuovo inizio

L’umanità ha distrutto la Terra ed è partita per Marte. Questo è quanto sappiamo circa il futuro del nostro pianeta, dove solo in pochissimi sono rimasti. Non ci resta dunque che vestire i panni di una giovane protagonista, Ellen, per esplorare il mondo e ripulirlo, oltre che dover fabbricare oggetti con risorse riciclate. In No place like home il messaggio è proprio quello che nulla è più come prima, e non c’è più nessun posto che si possa definire casa. Proprio perché dobbiamo crearla noi da zero.

No Place Like Home Screenshot 2022.02.10 16.49.12.79

Addomesticare gli animali e ricostruire il nostro villaggio sono solo alcune delle attività di cui dobbiamo occuparci in questo gioco, durante il quale dobbiamo gestire la nostra fattoria. Saremo dunque un ibrido a metà tra agricoltori e fattori, con il compito di risistemare la fattoria ereditata dal nonno di Ellen, circondata da acque inquinate, campi coperti di spazzatura e montagne tossiche. Saranno proprio gli scarti però a essere riutilizzati per creare una nuova casa e un nuovo mondo, come impariamo muovendo i primi passi attraverso il tutorial che ci viene fornito sin dall’inizio.

Tutto quello che è rimasto sulla Terra dopo la fuga degli uomini su Marte è frutto di dimenticanze o semplicemente di un surplus di risorse. Gli animali e gli umani superstiti vivono non solo in balìa della spazzatura, ma anche di robot aggressivi da quali dovremo difenderci anche noi. Ellen è uno dei pochi umani ancora in circolazione su questo sporco pianeta. Quando suo nonno muore, Ellen decide che vuole rendere di nuovo bella la sua vecchia casa. Si trasferisce nella fattoria abbandonata da tempo e le viene lasciato l’enorme compito di ripulire i campi, piantare, costruire pollai e stalle per addomesticare gli animali, oltre a dover pulire l’intera area per renderla più sicura per gli umani che rimangono.

Tra torri di spazzatura e animali da accudire

In cosa consiste dunque il gameplay? Il contenuto vero e proprio è legato a quello che ci viene mostrato nel tutorial iniziale di cui parlavamo poc’anzi. In primis, siamo chiamati ad aspirare la spazzatura grazie a uno strumento presente all’interno dello zaino di Ellen. Grazie a questo attrezzo possiamo abbattere le torri di spazzatura, e non è l’unico a disposizione: abbiamo anche la possibilità di attaccare i robot diabolici con una sorta di trapano. Dobbiamo anche fare i conti con un buon sistema di crafting, abbastanza intuibile. In questi step capiremo anche quali risorse potranno darci i vari animali che dobbiamo addomesticare e come coltivare i terreni, oltre a produrre cibo da conservare in seguito. 

Un tutorial che ci segue pedissequamente e che dovrebbe essere presente in tutti i simulator, molto pratico e chiaro. Terminata questa fase, non ci resta che introdurci al mondo di No place like home parlando direttamente con una gallina, o meglio “la” gallina che ci viene presentato quasi come personaggio secondario e che ci spiega in breve cos’è successo. Ammettiamo che il gameplay sia parecchio avvincente per via delle diverse attività che dobbiamo compiere e che ci ha convinto nel suo complesso.

No Place Like Home Screenshot 2022.02.10 15.32.54.32

Un comparto artistico ben curato 

Infine diamo uno sguardo anche al comparto tecnico e artistico, per godere di un ambiente bellissimo e dall’artwork stupefacente. Nel complesso l’aspetto del gioco è davvero piacevole, dove molta cura è stata riposta nella presentazione del mondo, con modelli e rappresentazione dei personaggi con molta personalità. Pur non essendo profondamente ricco di storia, la grafica è presente e le meccaniche sono interessanti.

È possibile tenere un cane, un gatto e un procione come animali domestici, ed Ellen può anche addomesticare polli, anatre, maiali e una specie adorabile di piccoli robot chiamati Cubebots. Ognuna di queste creature è un utile amico con personalità e un forte desiderio di un umano che le accarezzi. Infine anche la risposta del motore di gioco è fluida e pulita, restituendoci un’esperienza di gioco gradevole e non inficiata da problematiche tecniche di alcun tipo.

La recensione di No Place Like Home in pillole

No Place Like Home è in definitiva più di un farming simulator, in quanto unisce dinamiche gestionali all’interno della fattoria, ma anche momenti più action e educativi se vogliamo, circa la cura del nostro pianeta. Il game design ci ha convinti, anche per via della risoluzione di diversi problemi di prestazioni e glitch precedentemente presenti in Early Access. L’aspetto generale e il gameplay sono eccezionali, regalandoci un’esperienza rilassante e divertente da giocare. I personaggi, l’aspetto, la possibilità di accarezzare le creature e di decorare la vostra casa sono tutti aspetti che fanno di No Place Like Home un simulatore gestionale con elementi classici, ma stuzzicanti. Un titolo sicuramente da provare e consigliato in primis agli amanti del genere.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Francesca Sirtori

Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti. Non fatevi ingannare dal faccino. Datemi un argomento e ne scriverò, come da un pezzo di plastilina si ottiene una creazione sempre perfezionabile. Sed non satiata.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button