La sicurezza delle compagnie aree è una di quelle cose di cui non si vorrebbe dover dubitare quando si viaggia. Qantas, la compagnia australiana, è stata votata come la più sicura del mondo per sette anni di fila, cosa che dovrebbe rassicurare anche il più timoroso dei viaggiatori.
Le compagnie aeree più sicure del 2020: nessuna sorpresa al primo posto
La lista delle compagnie aeree più sicure è stata redatta dal sito AirlineRatings.com che controlla 405 compagnie in tutto il mondo e produce, ogni anno, la lista di quelle che sono considerate le più sicure.
Qantas è stata la più sicura dal 2014 al 2017. Nel 2018 non c’è stato un vincitore netto, ma nel 2019 Qantas ha vinto di nuovo.
La classifica tiene conto di fattori come incidenti gravi, l’età della flotta, il posizionamento finanziario, cultura e formazione dei piloti.
Geoffrey Thomas, capo editore di AirlineRatings, dice che i piccoli incidenti non sono considerati perché tutte le compagnie ne hanno tutti i giorni.
“È il modo in cui l’equipaggio gestisce gli incidenti che fa la differenza tra una buona compagnia aerea e una non sicura.
Negli ultimi 60 anni, Qantas è stata leader in quasi ogni avanzamento delle operazioni di sicurezza e non ha fatto registrare nessun incidente fatale“, afferma Thomas.
Le compagnie nelle altre posizioni
Air New Zealand è al secondo posto e il terzo se lo guadagna EVA Air, compagnia Tailandese.
New entry è invece Etihad Airways, la compagnia basata ad Abu Dhabi e si posiziona al quarto posto.
Nelle successive posizioni, dalla quinta alla dieci, troviamo: Qatar Airways, Singapore Airlines, Emirates, Alaska Airlines, Cathay Pacific e Virgin Australia.
Mentre invece le compagnie presenti dalla posizione 11 alla 20 sono: Hawaiian Airlines, Virgin Atlantic, TAP Air Portugal, SAS, Royal Jordanian, Swiss, Finnair, Lufthansa, Aer Lingus e KLM.
Tra le grandi escluse ci sono British Airways, ANA, American Airlines, United, Japan Airlines e Delta che erano, però, tutte presenti nelle liste degli anni precedenti.
La spiegazione torna a darcela Geoffrey Thomas. In particolare riferimento a British Arways dice che l’esclusione dalla top 20 è dovuta ad una “combinazione tra l’età dei velivoli (13.8 anni in media) ed un numero di piccoli incidenti; nessuno che abbia messo a rischio la vita dei passeggeri, ma che sono stati in numero maggiore rispetto ad altre compagnie“.
Su United, American, Delta, JAL e ANA si sono verificati degli incidenti che hanno riguardato una presunta intossicazione ai danni dei piloti.
Riguardo Qantas, Thomas ha apprezzato le innovazioni, compreso “il successo straordinario del servizio no-stop del Boeing 787 da Perth a Londra“, oltre ai recenti test sulle tratte Londra-Sydney e New York-Sydney e per gestire questi viaggi, la compagnia ha già prenotato 12 Airbus A350.
Riguardo la classifica Geoffrey Thomas commenta: “tra le compagnie nella top 10 non c’era molta differenza, differenza invece maggiore tra le posizioni dalla 10 alla 20“.
E le compagnie low cost?
Il sito ha redatto una classifica anche delle compagnie low cost e dato che il posizionamento in classifica è pressoché unico, sono state listate in ordine alfabetico: Air Arabia, Flybe, Frontier, HK Express, IndiGo, Jetblue, Volaris, Vueling, Westjet e Wizz Air.
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